Mode e nuove dipendenze tra i giovani.

Diffusi i risultati della ricerca condotta in Veneto sui consumi culturali tra le nuove generazioni. Ama il grande schermo, le mostre d'arte e i musei e la discoteca, porta sempre con sé il cellulare, indispensabile per i contatti via sms con i coetanei e, appena ritorna a casa, accende il pc...

Mode e nuove dipendenze tra i giovani.

da Attualità

del 12 febbraio 2007

Ama il grande schermo, le mostre d’arte e i musei e la discoteca, porta sempre con sé il cellulare, indispensabile per i contatti via sms con i coetanei e, appena ritorna a casa, accende il pc e si connette a Internet, senza dimenticare di sfogliare un quotidiano ogni tanto. Ecco l’identikit relativo ai consumi culturali e all’utilizzo degli strumenti tecnologici (le “nuove macchine”) definito dalla ricerca “Consumi culturali, mode e nuove dipendenze tra i giovani” promosso dalla Regione Veneto, dal Dipartimento di Sociologia dell’Università degli Studi di Padova, e dall’IRRE del Veneto attraverso il coinvolgimento dei ragazzi veneti provenienti da 80 scuole sia Secondarie di Primo Grado, sia classi terze e quinte delle Scuole Secondarie di Secondo Grado (Istituti Tecnici, Professionali e Licei).

 

 

LA METODOLOGIA DELLA RICERCA

I risultati presentati provengono dalla elaborazione:

1. delle risposte ad un questionario (costruito ad hoc) somministrato a 1728 ragazzi delle scuole venete;

2. dei contenuti emersi dai tavoli di discussione in cui circa un centinaio di ragazzi hanno potuto esprimere le loro idee sulle nuove tecnologie, sulle mode e sul fenomeno delle nuove dipendenze

3. dei temi emersi dalle decine di interviste realizzate con gli insegnanti.

 

 

I CONSUMI CULTURALI

Cinema, musei, mostre, discoteche, musica e teatro

Di fronte alla vasta offerta di svaghi culturali presenti nelle nostre città, i giovani veneti si orientano verso cinema, musei, mostre e discoteche:

a. mettono in cima alle loro preferenze il cinema (l’87,9% dei ragazzi è andato a vedere un film sul grande schermo almeno una volta nel corso degli ultimi dodici mesi),

b. al secondo i musei e le mostre (il 74,4% dei soggetti dichiara di aver frequentato musei e mostre nell’arco dell’ultimo anno) e,

c. al terzo posto le discoteche (72,2%). Seguono i concerti di musica, esclusa quella classica (42,9%), il teatro (42,5%), gli spettacoli sportivi (42%) e i concerti di musica classica e l’opera (14,4%).

 

Poco appetibili agli occhi dei giovani i concerti di musica classica e gli spettacoli d’opera (l’85,6% dichiara di non andarci mai), di rappresentazioni teatrali (il 57,5% non frequenta i teatri). Poco attraenti agli occhi dei ragazzi anche gli altri tipi di concerti di musica (più della metà, il 57,1%, non ha partecipato a nessun tipo di concerto nel corso dell’ultimo anno); il dato fa ipotizzare così un calo dell’interesse dei giovani per la musica dal vivo in generale.

 

Giornali

La carta stampata non ha perso il suo fascino per il giovane veneto che continua a leggere con una certa assiduità i quotidiani. Dai dati emerge, infatti, una percentuale elevata di lettori di quotidiani: il 69,1% dei ragazzi legge un quotidiano almeno una volta alla settimana e il 7,4% dei soggetti del nostro campione si informa tramite i quotidiani tutti i giorni. Se la percentuale di lettori di quotidiani è quasi pareggiata tra maschi e femmine (il 70% dei ragazzi e il 68,6% delle ragazze legge i quotidiani almeno una volta a settimana), i ragazzi mostrano una maggiore assiduità rispetto alle ragazze (il 25,8% dei maschi legge i quotidiani almeno tre volte la settimana contro il 18,6% delle ragazze che, pertanto, risultano meno assidue nella lettura dei quotidiani).

 

 

I CONSUMI DI NUOVE TECNOLOGIE

 

Il cellulare

Le nuove generazioni usano a loro vantaggio le nuove tecnologie, soprattutto quelle portatili (cellulare, pc, connessione Internet). La quasi totalità dei giovani veneti è in possesso di un cellulare.

Sono le ragazze ad utilizzare maggiormente il cellulare: il 99,2% delle ragazze è in possesso di un cellulare contro il 97,1% dei ragazzi. Possiamo ipotizzare una maggiore preoccupazione delle famiglie verso i potenziali pericoli vissuti dalle giovani figlie o un nuovo spiccato interesse femminile verso il mondo tecnologico.

 

Il computer

Il computer è davvero molto diffuso tra i ragazzi veneti. La quasi totalità del nostro campione possiede un pc a casa: il 94,1% dichiara di avere un computer nella propria abitazione.

La percentuale dei ragazzi che non sono dotati di un pc in casa è del 5,8% .

Nell’utilizzo del computer da parte di maschi e femmine emerge una differenza significativa. Il 47,1% dei ragazzi utilizza il personal computer tutti i giorni contro il 25,6% delle ragazze. Le ragazze che usano il pc qualche volta la settimana sono percentualmente di più (41,8%) rispetto ai coetanei di sesso opposto (33,9%). Esiste dunque una percentuale nettamente più alta di ragazzi che utilizzano il computer quotidianamente, mentre le ragazze ne fanno un uso maggiormente distribuito temporalmente. Dai nostri dati viene alla luce una differenza di genere, non tanto legata alla quantità di tempo trascorso davanti al computer, ma relativa alla tipologia d’uso del computer. Dalla nostra ricerca emerge come il pc sia diffuso nel mondo dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni e come la casa sia diventata il “luogo del computer”. Il pc ha assunto le veci di nuova agenzia di socializzazione dei giovani e, questa nuova agenzia, convive proprio con la famiglia d’origine, nella sua casa.

 

Internet

La casa è il luogo principale da cui i ragazzi si connettono per andare on line. La maggior parte dei ragazzi va on line da casa “spesso” (28,6% del totale), una percentuale consistente naviga da casa raramente (21,8%) ed il 16,6% sceglie sempre la casa per andare on line. Il 26,4% dichiara di non andare mai on line da casa.

Alla domanda “Quante ore al giorno (suddivise nell’arco della giornata) utilizzi Internet?”:

a. il 70% del nostro campione afferma di utilizzare internet nel corso del pomeriggio.

b. La seconda parte della giornata preferita dai ragazzi per utilizzare Internet è la sera.

c. Più della metà del nostro campione utilizza Internet la mattina e la notte.

 

Ad esclusione degli studenti più giovani, i ragazzi delle altre scuole considerano Internet la loro principale fonte di informazioni. I maggiori fruitori di Internet per le ricerche scolastiche sono gli studenti del quinto anno dell’istituto professionale (62,9%), seguiti dai ragazzi del terzo e del quinto anno della scuola tecnica (56,6% e 56%) e dai liceali del terzo anno (33%). I dati sulle opinioni confermano l’emergere di un’opinione giovanile legata alla funzionalità strumentale del pc in termini di stimolo alla conoscenza e all’approfondimento, così come di valido supporto per lo studio, accompagnata da una funzionalità più immediata, di intrattenimento e svago.

“Il computer sta sostituendo la tradizionale televisione ed internet si sta configurando come una nuova agenzia di socializzazione e di educazione che rischia di svilire le potenzialità educative della famiglia la quale, al tempo stesso, delega alle nuove macchine il proprio compito”.

E’ interessante notare, inoltre, come buona parte dei ragazzi (circa il 40%) ritenga fondata la preoccupazione relativa a potenziali incontri pericolosi via Internet, mettendo in evidenza un avvenuto passaggio di informazioni relativo alla necessità di attenzione e di tutela dei minori, mentre circa un terzo del campione non dichiara questa percezione del rischio.

 

 

LE CINQUE TIPOLOGIE DI GIOVANI VENETI, TRA UTILIZZO E DIPENDENZA

 

Sono cinque i profili del giovane veneto individuati dalla ricerca: 1) i Navigatori, 2) i Neofiti, 3) i Separati in casa, 4) gli Esclusi, 5) i Piloti.

 

1) I navigatori

Il gruppo meno numeroso (7,5% del campione) é costituito in larga maggioranza da maschi (69%), si caratterizza per un uso frequentissimo (in genere giornaliero) del Pc e di Internet (di qui al nome al cluster), che i ragazzi hanno imparato ad usare prevalentemente da soli, si caratterizzano anche per un uso maggiore dei videogiochi rispetto agli altri gruppi. L’atteggiamento nei confronti di Internet è fortemente entusiasta - mai negativo - (si rileva soprattutto un’idea del web come facilitatore, strumento totalmente positivo).

 

2) I neofiti

Quello dei “Neofiti” è il cluster più numeroso (formato dal 37,7% del campione), formato da maschi e femmine. L’etichetta “Neofiti” è stato scelto perché vi si trovano soprattutto i più piccoli (gli studenti di terza media) e gli studenti di terza superiore. È il gruppo che maggiormente possiede videogiochi e che maggiormente dichiara il divertimento legato al loro utilizzo, sebbene sia in qualche modo consapevole che alcune attività (soprattutto di relazione) sono rese più difficili dall’uso dei videogames. Quasi nessuno di coloro che appartengono a questo cluster dichiara di giocare con i videopoker. Fanno un utilizzo moderato di Internet, del quale hanno un’idea strumentale/pratica (è considerato uno strumento di conoscenza; aiuta a scuola e nelle ricerche).

 

3) I separati in casa

Questi ragazzi tendono a mostrare una serie di caratteristiche che fanno pensare ad una maggiore solitudine ambientale, ad un utilizzo delle nuove tecnologie finalizzato anche all’isolamento all’interno del contesto familiare. Si tratta di un gruppo formato dal 12,4% del campione, che vede al suo interno prevalentemente maschi.

 

4) Gli esclusi

Questo cluster raggruppa il 13,5% del campione. Si tratta soprattutto dei più piccoli (studenti/studentesse di terza media) e in misura minore di studenti/studentesse di terza superiore. È il gruppo meno fornito di tecnologie (possiedono computer e cellulare, ma in misura minore rispetto altri: il 9,4% di loro non possiede il cellulare; il 25% non può disporre di un computer a casa).

Molto socievoli, usano molto poco il pc e Internet (gran parte di loro non lo usa mai, nemmeno per motivi di studio, o lo fa molto raramente). Esprimono un’idea di Internet come strumento negativo, che toglie spazio alla “vita reale” e alle relazioni.

 

5) I piloti

Usando un’analogia con l’automobilismo, sono quelli che meglio sembrano utilizzare le “macchine” tecnologiche, in un cero senso la “Formula 1”. Il cluster dei piloti corrisponde al 29% del campione ed formato soprattutto da femmine. Si tratta dei ragazzi più grandi (sono presenti in modo quasi equivalente tutte le scuole superiori) che ottengono i migliori risultati scolastici. Quella dei videogame si è rivelata essere una pratica estesamente diffusa anche nel campione veneto, tanto che più dell’80% degli studenti dichiara di possedere dei videogiochi (dai risultati alla domanda che indaga la tipologia, emerge come possiedano soprattutto playstation e giochi da computer) e di trascorrere un tempo elevato in questa attività (prevalentemente durante il pomeriggio, per quasi un’ora e mezza, sebbene non manchi chi dichiara di giocare anche la sera tardi o di notte).

 

 

UTILIZZO ECCESSIVO DELLE NUOVE TECNOLOGIE

 

Al fine di porre in evidenza i soggetti che mostrano un consumo “elevato” o “eccedente di tecnologia (Internet, videogiochi, sms) sono stati messi a punto una serie di indicatori relativi all’utilizzo di tali strumenti.

Emerge, attraverso l’utilizzo dei punteggi percentili, l’esistenza di fenomeni di utilizzo eccessivo delle nuove tecnologie collegate ad un insieme di fattori di rischio.

Esso riguarda nello specifico un gruppo ristretto

— che mostra una punta del 15% nell’utilizzo eccessivo dei videogiochi,

— scende al 12% per il cellulare (o meglio gli sms)

— e tocca il 9,5% per internet.

 

L’uso eccessivo dei videogiochi

La passione per il videogioco si è evidenziata come un fenomeno decisamente più maschile che femminile, non sorprende che nell’area dell’eccedenza, quasi tre quarti dei soggetti siano ragazzi.

A giocare molto sono soprattutto i ragazzi nella fascia di età tra i 16 e i 17 anni, che frequentano soprattutto il terzo anno degli istituti professionali e tecnici, ed i ragazzi più piccoli (scuola media).

Tra i ragazzi del campione veneto che fanno un uso eccedente dei videogiochi c’è una netta preferenza per le tipologie di giochi più violente.

Sono circa il 31% i ragazzi con questa modalità di comportamento che dichiarano di andare male a scuola, ulteriore campanello di allarme verso un uso eccessivo che potrebbe diventare problematico nei confronti delle attività quotidiane.

 

L’uso eccessivo di sms

Questo comportamento (a differenza di quanto avviene per Internet e videogiochi) accomuna in modo quasi equivalente maschi e femmine ed è prevalente nelle fasce d’età 16-17 anni, risultando più elevato nelle terze classi di corso dei diversi istituti. È una percentuale abbastanza alta quella dei ragazzi e delle ragazze di questo gruppo che dichiarano di andare male a scuola (36,2%).

Risulta tuttavia più difficile in questo ambito identificare specifici elementi di rischio, dato l’utilizzo generalizzato che di questo strumento viene fatto all’interno del campione.

 

L’uso eccessivo di Internet

Riguarda più i maschi che le femmine, soprattutto i ragazzi nella fascia di età tra i 16 e i 17

anni. All’ interno di questo gruppo, il 30,5% dichiara di avere un andamento scolastico insufficiente.

Il gruppo “eccedente” risulta essere più impegnato su tutte le attività svolte in Internet, ma le differenze risultano più marcate soprattutto in quelle attività legate al divertimento o comunque molto lontane da un uso di Internet per lo studio o il lavoro.

 

È importante sottolineare che:

1. Tutte queste modalità di utilizzo eccessivo sembrano però definirsi come malessere solo quando si conformano in una combinazione di almeno due fattori.

2. Nel caso di ragazzi in età scolare, per esempio, esiste un rischio sociale quando l’utilizzo eccessivo di Internet o di videogiochi è abbinato allo scarso rendimento accademico.

3. Non è sufficiente infatti la sola quantità di utilizzo per destare preoccupazione. Un campanello di allarme deve però suonare se le nuove tecnologie vengono investite di valenze eccessivamente positive e il ricorso alla tecnologia viene utilizzato per affrontare i normali problemi della quotidianità, divenendo così un’interfaccia tra sé e il mondo.

 

 

GLI INSEGNANTI CHE COSA NE PENSANO

 

Per capire quali sono le opinioni e il livello di conoscenza della problematica da parte degli operatori della scuola, oltre che per individuare eventuali pratiche educative messe in atto per farvi fronte, si è proceduto ad intervistare un gruppo di insegnanti delle scuole venete.

Ne è emerso come, secondo il corpo docente, le “fissazioni” delle nuove generazioni riguardano:

a. l’uso massiccio delle tecnologie, soprattutto il cellulare,

b. immediatamente a seguire viene la moda (intesa come abbigliamento e calzature “griffati”);

c. solo dopo TV,

d. internet e

e. computer.

 

Il 35% degli insegnanti intervistati ritiene tali “fissazioni” solamente una moda passeggera. Tuttavia per il rimanente 70%, sono altre le motivazioni: dal bisogno di non sentirsi diversi dagli altri o di alleviare situazioni di disagio (poca presenza della famiglia, carenza di amici) sino alla necessità di essere ascoltati.

Università degli Studi di Padova

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