Il premio Nobel per la pace 2004 è stato attribuito all'ecologista kenyana, nonchè deputato e viceministro dell'Ambiente, Wangari Maathai, 64 anni, prima donna africana a ricevere l'importante riconoscimento.
del 10 ottobre 2004
Il nuovo Nobel per la pace, Wangari Maathai, 64 anni, è stata prima donna in Africa centro-orientale a ottenere un dottorato di ricerca, e primo capo donna di un Dipartimento dell'università del Kenya. La Maathai ha fondato il movimento verde Green Belt nel 1977, e grazie a un progetto da lei ideato, che ha coinvolto soprattutto le donne, ha fartto sì che venissero piantati più di 10 milioni di alberi per impedire l'erosione del terreno e per fornire la legna da ardere a tutto il Paese.
 
Laureata in biologia all'università del Kansas, dopo aver ottenuto un master all'università di Pittsburgh ritornò in Kenya, dove entrò nel dipartimento di ricerca in medicina veterinaria all'università di Nairobi e finalmente, malgrado lo scetticismo e perfino l'opposizione degli allievi e della facoltà tradizionalmente maschili, ottenne il dottorato e poi la docenza, fino a diventare preside della facoltà di veterinaria dell'ateneo (prima donna in assoluto a ricoprire tale carica). Wangari Maathai iniziò a lavorare per alleviare la povertà della gente del suo Paese cercando di creare progetti dal basso, per offrire occupazione e migliorare l'ambiente allo stesso tempo. Un'idea che le ha portato fortuna ma le è anche costata il divorzio dal marito, un ex deputato da cui ha avuto tre figli, che la lasciò negli anni 80, protestando che era 'troppo istruita, troppo forte, troppo riuscita, troppo testarda e troppo difficile da controllare'.
 
Wangari Maathai è stata presidente nazionale del Consiglio nazionale delle donne del Kenya, e nel 1997 si è candidata alla presidenza del paese, senza tuttavia poter gareggiare perché il suo partito ritirò la sua candidatura alcuni giorni prima delle elezioni; alle stesse elezioni, non riuscì neppure a guadagnare un seggio in Parlamento.
In 1998, Wangari Maathai guadagnò l'attenzione in tutto il mondo quando si oppose al progetto del presidente del Kenya di costruire alloggiamenti di lusso eliminando centinaia degli acri di foreste. Nel 1991, venne arrestata e incarcerata, poi inseguito liberata in seguito a una campagna internazionale di Amnesty International. Nel 1999 venne ferita alla testa mentre piantava alberi nella foresta di Karura, a Nairobi, nel corso di una protesta contro il disboscamento continuo. È stata arrestata più volte dal governo del presidente Arap Moi. Dal gennaio del 2002, la Maathai ricopre il posto di Visiting Fellow al Global Institute for Sustainable Forestry dell'università di Yale. Eletta al Parlamento kenyiota nel dicembre 2002, dal gennaio 2003 il neo Nobel per la pace è sottosegretario al Ministero dell'ambiente, delle risorse naturali e della fauna selvatica.
 
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