Non fatevi rubare il cielo! Festa di Maria Ausiliatrice

Fermati un attimo... Ascolta... Sì, ascolta il tuo cuore... Cosa sta gridando? Sì, cosa grida il tuo cuore? Ogni tanto passa in Chiesa, magari di nascosto, e lascia che il tuo cuore gridi a Dio la sua rabbia o la sua gioia. Questa è preghiera, è la tua preghiera...

Non fatevi rubare il cielo! Festa di Maria Ausiliatrice

da Spiritualità Salesiana

del 24 maggio 2008

 

Letture

Ap 12,1.3a.7-12a.17

Gal 4,4-7

Gv 2,1-11

 

  

La prima lettura, tratta dall’Apocalisse è un po’ strana…. Quando si pensa alla Madonna si immagina sempre una donna che se ne sta tranquilla in cielo e che dal Paradiso benedice tutti. Ebbene... il libro dell’Apocalisse ci dice che le cose non stanno proprio così. Anzi: si parla di un drago rosso con sette teste e dieci corna chiamato anche serpente antico. Provate ad immaginarlo questo drago… È il male ed è così brutto che è difficile anche immaginarlo:la nostra mente si rifiuta di raffigurare una bestia così perché la nostra testa non è fatta per il male ma per il bene.

Si parla di un combattimento, di una lotta, di “angeli del bene” che combattono contro gli “angeli del male” che sono quelli che stanno dalla parte del drago rosso. Insomma… sebbene siamo in cielo vi è una scena infernale!! E Maria… c’è anche lei! Sì, c’è anche lei. Questo significa che la Madonna non se ne sta tranquilla in Cielo a fare i miracoli dall’alto camminando sulle nuvole indifferente a quello che accade nel mondo. È piuttosto una donna che non scappa di fronte alla guerra, di fronte al male! Maria sta in mezzo alla storia non ai margini, sta in mezzo alla tua storia, lei c’è in tutte le pieghe e in tutte le piaghe della tua esistenza.

Nella lettura che abbiamo ascoltato Maria sta lottando a tal punto che il drago si infuria contro di lei: il male se la prende con lei. Ma la Madonna è una donna combattiva, una lottatrice. Potremmo dire «Maria, donna lottatrice, lotta e prega per noi!».

Abbiamo bisogno oggi di ragazze e di donne così disposte a lottare per ciò in cui credono, ragazze e donne determinate come Maria, coraggiose come lei di fronte al male, capaci di amare a tutti i costi e in ogni circostanza. Si dice che dietro ad ogni grande uomo c’è sempre una grande donna. Maria ne è la conferma.

 

Ma perché Maria lotta? Perché vuole sconfiggere il drago? Perché il drago rosso vuole rubare il cielo. Sì, c’è un drago, che è il male, che vuole conquistare il Paradiso. Non è un fatto del passato che è già avvenuto e neanche un fatto del futuro che avverrà, ma… è qualcosa che sta accadendo ora! Ora ci vogliono rubare il cielo!! Ora! È una lotta che da sempre c’è e che anche ora continua. Il drago che ti vuole rubare il cielo si chiama egoismo, disonestà, sfruttamento, giudizio, invidia, maldicenza, gelosia, incapacità di desiderare, rassegnazione, pessimismo…

In nome di Maria Ausiliatrice, non fatevi rubare il cielo! Non fatevelo rubare: è vostro!! Non fatevi fregare dal drago rosso del male. Oggi ci sono molti che vogliono rubarti quel pezzo di cielo che sta dentro di te. Abbiate il coraggio di lottare contro coloro che vi vogliono rubare la felicità, contro coloro che vogliono rendere grigie le vostre giornate. Forse tra voi qualcuno è triste, qualcun altro pensa di avere tutto ma in realtà non possiede niente perché il cuore è vuoto, forse a qualcuno ogni tanto di nascosto vien da piangere… Sì, forse perché… il drago ti ha già rubato qualcosa…E non te ne sei accorto… Forse ti ha rubato anche la serenità in famiglia o la bellezza delle amicizie perché sei stato pugnalato alle spalle da qualcuno che credevi amico…

Non arrenderti! Non sentirti solo! Maria sta lottando per te e con te!! Perché Maria Ausiliatrice è una donna lottatrice, una donna che non si arrende di fronte al male… Inoltre, come famiglia salesiana, dobbiamo fare una promessa a Dio: dobbiamo promettere che ci opporremo con tutte le nostre forze a tutti quei draghi che vogliono rubare l’anima dei giovani. Solo chi ha a cuore sul serio la salvezza dei giovani e per loro è disposto a lottare può dirsi appartenente alla famiglia salesiana. È per questo che Maria è la nostra Patrona: perché lei ha a cuore la salvezza delle anime. Il motto di don Bosco “Da Mihi Animas” non né solo una bella frase: è un impegno, una promessa che oggi come famiglia salesiana dobbiamo fare nuovamente a Dio. Nostro compito nella Chiesa è portare i giovani a Dio perché più l’uomo si allontana da Dio, la sua Sorgente, tanto più smarrisce se stesso.

Vivere sul serio questa missione, la missione salesiana non è una passeggiata. D’altra parte credete che a Maria in vita tutto fosse andato bene? Nient’affatto… Anzi, ha visto addirittura suo figlio morire in croce, eppure non si è arresa. Abbi anche tu il coraggio di lottare per la tua vita, per gli ideali grandi, quelli che durano un’eternità. Abbi il coraggio di lottare per ciò che vale. Abbi il coraggio di rischiare la vita per Dio e per i giovani. Il dono della propria vita a Dio fino a essere disposti a morire per Lui, per l’Amore non è prerogativa dei consacrati o dei preti, ma vocazione di tutti noi che vale ad ogni età. Qualunque sia la tua età, hai davanti un bel destino e ciò che verrà domani, se ci credi, sarà migliore di quello che hai già vissuto.

 

Talvolta cerchiamo la felicità fuori di noi, cerchiamo disperatamente il paradiso tra le cose di questo mondo dimenticando che l’eternità non abita qui. Il Paradiso, il cielo è dentro di te! Hai un mondo dentro. Abbi cura della tua anima, lasciala vivere. La seconda lettura dice che «Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito che grida: Abbà Padre».

Fermati un attimo…. Ascolta… Sì, ascolta il tuo cuore… Cosa sta gridando? Sì, cosa grida il tuo cuore? Ogni tanto passa in Chiesa, magari di nascosto, e lascia che il tuo cuore gridi a Dio la sua rabbia o la sua gioia. Questa è preghiera, è la tua preghiera…

 

Mi colpisce sempre il Vangelo di Cana, soprattutto perché viene raccontato il miracolo dell’acqua diventata vino. A volte mi chiedo: ma come mai il primo miracolo è stato questo? Ma non sarebbe stato meglio se Gesù avesse guarito una persona o dato da mangiare agli affamati come primo miracolo?!

Tante volte quando si pensa a Gesù si pensa ad una persona seria, invece se Gesù è presente alle nozze significa che Gesù ama la festa e che ama far festa. E così Maria dato che c’è anche lei.

Ebbene… la festa stava per finire male perché il vino era finito. E tutti sappiamo che quando finisce il vino in una festa…. Finisce anche la festa! Ma Maria non vuole che la festa finisca e Gesù neanche dato che fa il miracolo.

 

Questo vale anche per la tua vita!! Maria interviene perché vuole che la tua vita sia sempre una festa! Maria vuole che Gesù faccia dei miracoli anche nella tua vita. Sì, proprio così: Gesù vuole fare dei miracoli nella tua vita o meglio vuole fare della tua vita un miracolo ovvero qualcosa di grande. E non dire «Ormai… è tardi». La parola «ormai» è un’offesa alla Provvidenza. Abbiamo a che fare con un Dio a cui sta a cuore la tua felicità perché tu sei importante, tu sei prezioso ai suoi occhi.

Per questo Maria chiede anche la nostra collaborazione così come ha chiesto la collaborazione dei servi per compiere il miracolo: i miracoli veri avvengono quando anche noi collaboriamo…

Tu cosa stai facendo per rendere la tua vita qualcosa di unico? I miracoli nella tua vita dipendono da te! Se ti fidi di Maria, vedrai, i tuoi sogni, quelli veri, un giorno diverranno realtà.

 

Affidiamoci a Maria con le parole di mons. Tonino Bello chiedendo a Maria non solo la capacità di pregarla ma soprattutto il desiderio di imitarla: la nostra adorazione se non diventa imitazione è falsa. Se non viviamo ciò che preghiamo la nostra fede è solo un soprammobile.

 

Santa Maria, donna dei nostri giorni, liberaci dal pericolo di pensare che le esperienze spirituali vissute da te duemila anni fa siano improponibili oggi per noi, figli di una civiltà che, dopo essersi proclamata postmoderna, postindustriale e postnonsoché, si qualifica anche come postcristiana.

Santa Maria, donna dei nostri giorni, facci comprendere che la modestia, l'umiltà, la purezza sono frutti di tutte le stagioni della storia, e che il volgere dei tempi non ha alterato la composizione chimica di certi valori quali la gratuità, l’obbedienza, la fiducia, la tenerezza, il perdono. Sono valori che tengono ancora e che non andranno mai in disuso.

Santa Maria, donna dei nostri giorni, ritorna, perciò, in mezzo a noi, e offri a tutti l’edizione aggiornata di quelle grandi virtù umane che ti hanno resa grande agli occhi di Dio.

 

I.B.

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