Come ogni bambino viene generato nel grembo della madre 9 mesi prima del parto, così avvenne naturalmente anche per la Vergine Maria. Ma ci fu un particolare in quel concepimento: il Padre la preservò dalla macchia del peccato originale.
del 29 novembre 2011 (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) {return;} js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); 
             Come ogni bambino viene generato nel grembo della madre 9 mesi prima del parto, così avvenne naturalmente anche per la Vergine Maria. Ma ci fu un particolare in quel concepimento: il Padre la preservò dalla macchia del peccato originale. Mentre noi nasciamo alla vita di grazia nel Battesimo, Maria visse nello stato di grazia, perduto per il peccato dei nostri progenitori, fin dal suo concepimento, che noi ben definiamo 'immacolato'.
          La chiave di lettura più precisa di questo mistero della Vergine ce la fornisce il Prefazio della solennità: «Tu [o Padre] hai preservato la Vergine Maria da ogni macchia di peccato originale, perché, piena di grazia, diventasse degna Madre del tuo Figlio. In lei hai segnato l'inizio della Chiesa, sposa di Cristo senza macchia e senza ruga, splendente di bellezza. Da lei, vergine purissima, doveva nascere il Figlio, agnello innocente che toglie le nostre colpe; e tu sopra ogni altra creatura la predestinavi per il tuo popolo avvocata di grazia e modello di santità».
          Colei che avrebbe dato al mondo il Figlio di Dio non poteva conoscere il peccato. Ma anche noi abbiamo il privilegio da parte di Dio di dare, come Maria, seppur in modo diverso, il Figlio di Dio al mondo. Sì, il mondo ha bisogno del Figlio di Dio e noi, che qui lo incontriamo, mentre spezza per noi il Pane della Sua Parola e del Suo Corpo, dobbiamo portarlo al mondo senza sconti, senza riserve!
          Noi, che ci definiamo molto spesso, grandi 'devoti' di Maria, che la onoriamo come la Madre di Dio, ci fermiamo di solito a fare solo i grandi elogi di questa Donna, ma mai ci incamminiamo sulle sue orme per arrivare a Dio. La Sacra Scrittura non riporta alcun discorso di Maria; sentiamo le sue parole, essenziali e significative solo al momento dell'annunciazione, quando dice il suo 'Sì a Dio!', quando canta la sua esultanza di lode al Dio Salvatore nel 'Magnificat', e a Cana, quando chiede al Figlio suo di compiere la salvezza del mondo, attraverso il 'vino nuovo' della grazia. Dunque, Maria, come diremmo noi oggi, è una 'donna di poche parole', ma di molti fatti! E noi? Non ci sentiamo spesso troppo confusi dalle tante parole che diciamo e ascoltiamo? Con le parole abbiamo sempre la soluzione a portata di mano per ogni caso. ma al momento di agire siamo i primi a tirarci indietro.
          «Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno» (Gn 3,15). La disobbedienza di Adamo ed Eva ha permesso l'ingresso del peccato nel mondo ed ha creato la separazione totale tra il regno delle tenebre ed il Regno della Luce a cui siamo chiamati. Ma, anche se il male è sempre lì a 'insidiarci il calcagno', a tentarci e a tormentarci, con la nostra risposta di fede possiamo sempre essere in grado di schiacciare la 'testa dell'antico tentatore', al peccato.
          E' cio che ha fatto Maria: con il suo incondizionato 'Eccomi!' ha rinunciato per sempre al male ed ha accolto e vissuto per tutta la sua esistenza terrena, ed ora in eterno nel cielo, il dono della grazia. Anzi, come per Eva è entrato nel mondo il peccato, così per Maria è entrata nel mondo la grazia, in Cristo nostro Salvatore. Come Maria, diamo la nostra sincera adesione a Dio! Riscopriamo il nostro Battesimo, attraverso cui Dio ci rende 'già' santi e immacolati! Non rinneghiamo mai più il nostro Battesimo, fosse anche per il motivo migliore di questo mondo. che, comunque, presto si rivelerebbe un'altra solita illusione! Viviamo il nostro Battesimo, nel quale siamo morti al peccato e nati alla vita di grazia, alla santità. Potremmo ben dire che la solennità dell'Immacolata Concezione di Maria è la festa del nostro Battesimo! «Rallegrati, o piena di grazia, il Signore è con te» (Lc 1,28). Il saluto dell'angelo a Maria è rivolto oggi a ciascuno di noi, all'intera Chiesa, all'umanità che geme e soffre le 'doglie del parto' (cfr. Rm 8,22). A ciascuno egli dice: 'Rallegrati, il Signore è con te!'. Perché, allora, temere? Dio è 'con-noi'!!! Qualunque cosa possa accaderci, Egli è 'con-noi' sempre!
Vergine Immacolata, prendi il sì della mia risposta alla chiamata dei Signore e custodiscilo dentro il tuo sì, meravigliosamente fedele. Donami la gioia e la speranza che trasmettesti ad Elisabetta entrando nella sua povera casa. Fa' che la passione di salvare mi renda missionario infaticabile, povero di mezzi e di cose, puro e trasparente nei sentimenti, totalmente libero per donarmi veramente agli altri. Rendimi umile e obbediente fino alla Croce per essere una cosa sola con Gesù, Dio disceso dal cielo per salvarmi. O Maria, affido a te tutte le persone che ho incontrato e che incontrerò nel viaggio della fede: illuminaci il cammino, riscaldaci il cuore, portaci alla casa e alla festa dell'Amore che non avrà mai fine. Amen.
 
Mons. Angelo Comastri
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