Omelia: "Dio ha tanto amato il mondo..."

Mancano poco più di tre settimane alla Pasqua e la parola di Dio di questa domenica ci invita a contemplare quello che questo evento ha significato e significa per la nostra vita di credenti. In Gesù che muore e risorge Dio manifesta quello che è, la sua verità più profonda...

Omelia: 'Dio ha tanto amato il mondo...'

da Quaderni Cannibali

del 15 marzo 2012 (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); 

Letture:   

2 Cronache 36, 14-23Efesini 2, 4-10 Giovanni 3, 14-21 

          Mancano poco più di tre settimane alla Pasqua e la parola di Dio di questa domenica ci invita a contemplare quello che questo evento ha significato e significa per la nostra vita di credenti.

          In Gesù che muore e risorge Dio manifesta quello che è, la sua verità più profonda e sia s. Paolo nella lettera agli Efesini, sia s. Giovanni nel brano dell’incontro tra Nicodemo e Gesù tentano di illuminare questo oceano di amore e di dono.

Questa volta, nel commento, privilegio la lettera di S. Paolo agli Efesini 

          1. Contesto:  siamo al secondo capitolo della Lettera, che inizia presentando, in termini drammatici, la condizione dell’uomo lontano da Dio. Chi conduce una vita corrotta, chi è schiavo dei propri vizi non sta costruendo la propria vita, ma semplicemente consumando la propria esistenza: è già morto.  “Così, avendo commesso molti errori e molti peccati, eravate senza vita” (v. 2)

          Paolo include anche se stesso fra coloro che si trovavano in questa disperata condizione: “Del resto, anche tutti noi siamo stati ribelli, come loro: un tempo seguivamo le voglie della nostra debole natura, facevamo tutto ciò che voleva il nostro corpo e la nostra mente corrotta…” (v. 3) 

          2. E ora il testo che sentirai proclamare domenica. Lo commento con la voce di alcuni “amici”, incontrati leggendo i loro scritti! 

Dio, per il grande amore con il quale ci ha amati, …

          “Bisogna che cambiamo completamente le nostre idee su Dio… Dio è Amore e  nient’altro che Amore; Dio dona se stesso e non può fare altro che donarsi.

          Essere Dio non significa dominare, avere il potere di distruggere gli altri. Essere Dio significa donarsi senza misura, spogliarsi per l’eternità… E’ perché Dio non si tiene nulla per sé, perché è solo Amore, perché la respirazione del suo essere è la generosità che la creazione nasce e costituisce una chiamata infinita all’amore.

          Dio non può che donare se stesso… Non siamo degli schiavi, Dio non è un Padrone! Noi siamo in un matrimonio d’amore, nell’intimità di un’amicizia, noi siamo avvolti da una tenerezza infinita, noi siamo onorati da un rispetto che ha la Croce come misura.”  (M. Zundel)

… per grazia siete stati salvati!

          “Dio da noi non attende altro che una cosa: l’apertura del nostro cuore che gli permetterà di vivere la sua vita dentro di noi, come la persona che ama aspira a vivere con l’amato nello spazio di luce che è il dono del suo amore…Dio non può rivelarsi all’uomo che nella misura in cui l’uomo si lascia trasformare dall’amore.”  (M. Zundel)

… è dono di Dio!

“Quanto il cuore divino è assetato del nostro amore!  Dichiara la sua passione per noi, ci comanda di amarlo con tutta la nostra forza, affinché nessun pretesto ci distolga dall’amarlo. In ciò manifesta chiaramente che non è per niente che ha creato in noi l’inclinazione ad amarlo  e per questo non lascia nessun vivente senza mezzi abbondanti e appropriati a tal fine.  La bontà divina dà forza a tutte le anime e incoraggia tutti i cuori al suo amore e nessun uomo rimane senza il suo calore” (S. Francesco di Sales). 

Dio ha tanto amato il mondo …

          “Se potessimo comprendere quale obbligo di riconoscenza abbiamo nei confronti di quel sommo Bene che non solo ci permette, ma ci ordina di amarlo!

O Dio, non so se devo amare maggiormente la tua infinita bellezza che la bontà divina mi ordina di amare, o la divina bontà che mi ordina di amare una bellezza così infinta!

O bellezza, quanto sei amabile, poiché mi sei concessa da una così immensa bontà.

O bontà quanto sei amabile nel comunicarmi una così eminente bellezza!”  (S. Francesco di Sales)

… perché il mondo si salvi per mezzo di Lui! (Giovanni 3, 17)

“ Una sola cosa mi resta nella mia notte ed è l’immensa pietà e misericordia del mio Dio!  Prega perché quest’ultima stella non si spenga mai dai miei occhi!” (E. Leclerc)

          Gesù ha detto: Io sono la Via! È Lui la via che conduce all’amore del Padre, all’abbraccio tenero e misericordioso di questo Padre che per noi ha dato tutto, persino suo Figlio! Guardando alla Croce di Gesù mi rendo conto di quanto è devastante il peccato e a quale prezzo siamo stati salvati!  Solo in Lui c’è salvezza piena e definitiva! 

          Ti lascio alcuni pensieri sulla preghiera e sull’adorazione di P. Charles de Foucauld: di fronte alla contemplazione dell’amore di Dio credo che per noi l’unica risposta sia il dono di noi a Lui e questo passa attraverso la preghiera.

“Pregare è stare con Dio.

          La preghiera è l’attenzione dell’anima, amorosamente fissata su di Lui; più l’attenzione è ricca di amore, migliore è la preghiera. È questo cuore a cuore segreto, delizioso dove noi apriamo il nostro cuore in libertà….

E’ lo stare dell’anima con Dio, è questo stato dell’anima che guarda Dio senza dire parole, ma unicamente occupata nel contemplarlo, dicendogli tutto l’amore…

La miglior preghiera è quella dove c’è più amore!

          E l’imitazione è inseparabile dall’amore e tu lo sai; chiunque ama cerca di imitare. È il segreto della vita; io ho perso il mio cuore per questo Gesù di Nazareth crocifisso 1900 anni fa e passo la mia vita cercando di imitarlo per quanto è possibile alla mia debolezza.”

Don Gianni

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