Gesù e Giovanni Battista erano cugini e praticamente coetanei, dunque da piccoli avranno sicuramente giocato insieme tante volte. Qual era il gioco preferito dai due cuginetti? Non lo sai? Ma è semplice! Giocavano a “Testa o croce?”
del 21 giugno 2012 (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); 
“Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni” 
Letture:Isaia 49, 1-6Atti 13, 22-26Luca 1, 57-66
           Non ti appaia irriverente, se inizio il commento alla liturgia di questa domenica, dedicata a S. Giovanni Battista (è pure il mio Santo, essendo nato il 24 giugno), con una battuta-barzelletta.
          Gesù e Giovanni Battista erano cugini e praticamente coetanei, dunque da piccoli avranno sicuramente giocato insieme tante volte. Qual era il gioco preferito dai due cuginetti? 
Non lo sai? Ma è semplice! Giocavano a “Testa o croce?”           1. Uomo “cerniera”: la figura di Giovanni segna il passaggio dal primo al secondo Testamento, dal vecchio al nuovo, da prima di Cristo a dopo Cristo. È una figura-cerniera che segna lo spartiacque tra due versanti.            E che cosa determina in lui il passaggio da un versante all’altro? Che cosa fa passare Giovanni da uomo radicato nella tradizione ebraica a un credente nel Messia Gesù? È importante questa domanda perché vale anche per te e per me. Che cosa ci fa diventare uomini e donne del nuovo Testamento?            È l’incontro con Gesù!!! Per questo Giovanni diventa modello per ogni persona che diventa o vuol diventare cristiana. Si può essere battezzati, frati, suore, sacerdoti e non aver incontrato Gesù, e allora si rimane nel vecchio Testamento, ancorati a norme e leggi che non hanno potere di salvare nessuno. Solo l’incontro con Gesù salva e cambia, come ha salvato e cambiato Giovanni. Nessuno è più grande di Lui!  Giovanni è come lampada che arde e risplende, toccato dalla Luce del Cristo. 
Domande per te:
Tu hai incontrato Gesù? Dove? Verifica a questa luce la tua preghiera Come vivi quell’incontro “speciale” che è l’Eucaristia della domenica? Credi che leggere e pregare il Vangelo è un incontro con Gesù-Parola?  Lo pratichi?             2. Giovanni incontra Gesù: l’ha incontrato, racconta Luca nel suo Vangelo, quando era ancora nel grembo della madre Elisabetta, allorquando la Vergine Maria si recò da Nazareth alla periferia di Gerusalemme, dove abitava la cugina per darle un aiuto negli ultimi mesi di gravidanza. Lei, Maria, era incinta di Gesù.  Nell’abbraccio delle due “madri” i due “figli” si incontrano ed Elisabetta si accorge che il suo bambino le sussulta in grembo per la gioia che è giunto il Salvatore!Lo incontrerà dal vivo tanti anni dopo nei pressi del Giordano; lì Giovanni offriva ai Giudei un battesimo come segno di conversione. Di qui il soprannome di Battista. Ha dei discepoli che gli vogliono bene e che lo seguono, come si faceva con ogni Maestro.            Anche Gesù viene a farsi battezzare, non perché avesse bisogno del perdono dei peccati, ma per condividere la nostra situazione: si mette in fila con i peccatori per prendere su di Sé le conseguenze del peccato. Giovanni lo riconosce e lo indica ai suoi discepoli: “Ecco l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo!”           In un’altra occasione il Battista pronuncerà un’espressione mirabile: “Bisogna che Lui cresca e io diminuisca!”, programma stupendo per tutti coloro che vogliono portare a Gesù qualche persona. 
Lavoro per te: 
Prendi in mano il Vangelo e rileggi i brani in cui compare la figura di questo gigante della fede           3. Uomo che dubita e cerca: Giovanni è in carcere e sente parlare di Gesù. Sarà il luogo, sarà la vicinanza della morte, sarà la spossatezza… il Battista si domanda: “Ma Gesù sarà proprio il Messia atteso?” Con questo interrogativo manda i suoi discepoli dal Maestro e Gesù li rimanda con questa risposta: “Andate a dire a Giovanni quello che avete visto” ed elenca i segni miracolosi che ha compiuto in mezzo alla gente: i sordi odono, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati, i morti risorgono e la salvezza viene annunciata ai poveri. Citando un passo dell’Antico Testamento Gesù qualifica la sua opera e se stesso come presenza del Messia. E Giovanni capisce e viene rafforzato nella fede.
Per te: 
Non è male avere dubbi anche sulle cose più sante, su Gesù, su Dio… E’ un’occasione per crescere, per cercare, per chiarire… Non lasciare il dubbio senza una risposta e se non sai rispondere tu, domanda a qualche persona esperta… Quali sono i segni che leggi nella tua vita e attorno a te e che ti attestano la presenza di Gesù, la sua vicinanza, la sua misericordia…?           4. Testimone della verità: Giovanni viene decapitato in carcere per vendetta. Ha osato dire al re Erode: “Non è giusto che tu tenga presso di te Erodiade, la moglie di tuo fratello Filippo” e questa verità detta al sovrano gli costò la testa.           Quante teste lungo i secoli sono saltate per aver detto la verità ai potenti; quanti in questi ultimi decenni hanno pagato con la vita l’amore alla verità del Vangelo. Penso ai tanti martiri della Nigeria di queste ultime settimane: anche loro hanno dato la vita per testimoniare Gesù.Nota che Giovanni muore per aver dichiarato la sacralità dell’amore, per aver denunciato una relazione illecita (Erode sposa una donna già sposata con un altro!). Le conseguenze e le attualizzazioni le puoi fare tu!           Mai come in questo nostro tempo la Chiesa è rimasta quasi l’unica voce in difesa della santità dell’amore e della sacralità della vita in tutte le sue manifestazioni e quanti hanno pagato con la vita questa testimonianza alla verità. 
Per te: 
Tu sai difendere i valori che il Vangelo (e quindi Gesù) propone circa la vita, l’amore, la sessualità, la morte, il matrimonio…? O ti vergogni? Quanto sei disposto/a a pagare per testimoniare questi valori “cristiani”?Don Gianni
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