Opinioni su Johannesburg da Giovani per i Giovani

Colin Powell, il segretario di Stato Americano ditirambeggia così: “Gli Stati Uniti sono impegnati a costruire un mondo nel quale i bambini possano crescere al riparo dalla fame, dalle malattie e dall'analfabetismo... un mondo di speranze che si avverano per tutti i figli di Dio”. È difficile esibire una retorica più vuota e più sfrontata.

Opinioni su Johannesburg da Giovani per i Giovani

da GxG Magazine

del 10 ottobre 2002

 

Sfrontata perché Powell parla in nome di un presidente che nemmeno ratifica gli accordi di Kyoto su una modestissima riduzione dell’inquinamento atmosferico.Nitin Desai, il vice del segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan che campeggia il summit di Johannesburg dichiara che “abbiamo ancora molto da fare per proteggere gli oceani, fermare l’avanzata dei deserti, portare acqua potabile…”. Ancora molto da fare? Che faccia tosta! La verità è che abbiamo tutto da fare, visto che nei dieci anni trascorsi tra Johannesburg e il precedente summit di Rio de Janeiro del 1992 tutti i problemi si sono ingigantiti. […] Perché il vangelo dello sviluppo a oltranza può solo aggiungere ai danni ecologici prodotti dal mondo industriale avanzato, gli ancor più smisurati danni ambientali prodotti da un mondo preindustriale sovrappopolato che si sviluppa bruciando foreste (Indonesia) e carbone (Cina).

Giovanni Sartori,Corriere della Sera 26/08/02,www.corrieredellasera.it

 

 

 

 

Non posso accettare un mondo di serie A e uno di serie B

Oggi l'Italia, che fa parte di questo nord ricco ed opulento, può fare molto di più per trovare una soluzione politica economica ai problemi. Abbiamo bisogno di una nuova legislazione che permetta alla società civile italiana di impegnarsi con chi soffre.La società civile organizzata presente nel nostro paese potrebbe oggi esprimersi con un dicastero civile sotto l'egida del  Presidente della Repubblica, che prenda contatto diretto non con i governi del Sud del mondo (corrotti!) ma con i soggetti nuovi emergenti nei paesi impoveriti (cooperative, comunità di base, movimenti popolari…). Questo permetterebbe  all'Italia di ritornare ad essere un paese con la vocazione geografica e morale di essere ponte fra la fortezza europea e l'Africa.

Alex Zanotelli

su Nigrizia www.nigrizia.it.

 

Betta

http://www.nigrizia.it www.corrieredellasera.it

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