Pacognano 2009: la bellezza di essere oggi il cuore di don Bosco! da Giovani per...

Il Movimento Giovanile Salesiano (MGS) è la grande famiglia che unisce i giovani che, accompagnati dai Salesiani, dalle Figlie di Maria Ausiliatrice e dai Cooperatori, sentono il desiderio di seguire don Bosco, mettendosi al servizio degli altri giovani e ricercando il progetto di Dio per la propria vita.

Pacognano 2009: la bellezza di essere oggi il cuore di don Bosco! da Giovani per i Giovani

da GxG Magazine

del 08 giugno 2009

 

Il Movimento Giovanile Salesiano (MGS) è la grande famiglia che unisce i giovani che, accompagnati dai Salesiani, dalle Figlie di Maria Ausiliatrice e dai Cooperatori, sentono il desiderio di seguire don Bosco, mettendosi al servizio degli altri giovani e ricercando il progetto di Dio per la propria vita. Come sappiamo, l'Mgs è ampio e ramificato, sia a livello territoriale sia per quanto riguarda i gruppi che lo compongono. L'insieme di queste attività costituisce una delle maggiori ricchezze del movimento. Per questo sono importanti le occasioni che permettono di guardare a questa realtà nella sua interezza, riscoprendo le radici comuni che fanno dell'MGS una famiglia. A questo scopo, dal 6 all'8 febbraio a Pacognano, in provincia di Napoli, si è svolto il convegno nazionale dell'MGS Italia, a cui hanno partecipato circa 120 ragazzi e ragazze in rappresentanza delle ispettorie italiane.

In rappresentanza della nostra ispettoria e dei gruppi che compongono l'Mgs Triveneto, hanno partecipato all'incontro 15 giovani, accompagnati da un Salesiano e da due Fma.

Nonostante la pioggia, fin dal primo momento il clima è stato di allegria ed entusiasmo, grazie alla calorosissima accoglienza riservataci dai giovani dell'Ispettoria Meridionale e della Segreteria nazionale dell'Mgs, per non parlare dell'ottima pizza che ci è stata offerta dalle Fma di Sorrento! Queste tre giornate, scandite dalla preghiera, dall'Eucaristia, da momenti di incontro e di ascolto, vissuti con semplicità e allegria, sono letteralmente volate.

 

Una grande ricchezza

Ripensando a questa esperienza, credo che tutti noi partecipanti siamo ritornati alle nostre realtà portando nel cuore una grande ricchezza, che desideriamo condividere e mettere a frutto con tutti gli amici della nostra ispettoria.

In primo luogo, a Pacognano, ciascuno ha avuto la possibilità di ripercorrere il proprio cammino all'interno dell'Mgs. Pur nella diversità che caratterizza ognuno, alcuni elementi fondamentali risultano comuni a tutti. Avere la possibilità di riscoprirli permette di ritrovare le motivazioni che ci spingono ad impegnarci nell'Mgs e nello stesso tempo a proiettare lo sguardo verso le scelte future. La prima tappa di questo cammino è stato l'incontro di ciascuno con don Bosco e con la famiglia salesiana. Da questa scintilla, che spesso si accende nel quotidiano ed in situazioni apparentemente casuali, fiorisce un cammino che, tramite la famiglia, la scuola, l'attività in oratorio e ovviamente l'amicizia con il Signore, conduce ciascuno a scoprire la bellezza del carisma salesiano. In questo cammino grande importanza ha l'animazione, cioè il mettere a disposizione degli altri, in particolare dei più giovani, il proprio cuore, il proprio tempo e le proprie capacità, seguendo in questo l'esempio di Domenico Savio. E' sperimentando nella propria vita la bellezza di questo carisma, basato su allegria, impegno e amicizia con Dio, e sentendolo proprio, che ogni giovane dell'MGS ha la possibilità di interrogarsi su quale sia il modo di vivere da adulto la sua appartenenza alla famiglia salesiana. In questo senso far parte dell'Mgs significa camminare assieme a molti giovani per mettersi al servizio degli altri e nello stesso tempo aprire il cuore al progetto di Dio sulla propria vita.

In secondo luogo, la possibilità di condividere queste giornate con tanti giovani, ci ha fatto sperimentare ancora una volta, in modo concreto, che il Movimento giovanile salesiano è nel suo insieme una vera e grande famiglia, cioè un insieme di ragazzi e ragazze che, pur provenendo da luoghi molto lontani e pur avendo percorso ciascuno il proprio cammino, hanno in comune il desiderio di seguire Gesù sull'esempio di don Bosco. A partire da ciò, la diversità e l'unicità di ciascuno non si dimostrano affatto degli ostacoli, ma al contrario si rivelano preziose ricchezze da condividere con gli altri. Conoscere altri giovani, confrontarsi e condividere il proprio cammino, scoprire le varie modalità con le quali l'MGS opera nelle varie ispettorie e all'interno delle stesse, è stata una delle maggiori ricchezze di questi giorni.

 

Un compito insostituibile

E' grazie al clima di famiglia, in cui ciascuno si sente accolto e accompagnato, che è stato possibile chiederci quali siano le motivazioni e gli obiettivi che devono guidare nella sua azione l'Mgs Italia. In questo confronto ci hanno guidato gli interventi che don Enrico Peretti, responsabile italiano della pastorale giovanile, e don Fabio Attard, responsabile della pastorale giovanile a livello mondiale, ci hanno offerto come spunto di riflessione. In primo luogo è emersa l'importanza che l'Mgs riveste oggi all'interno della famiglia salesiana, importanza che si concretizza nell'ascoltare e nel dare risposta alle domande ed alle esigenze dei giovani di oggi. In questo senso, i ragazzi e le ragazze dell'Mgs, seguendo l'esempio di Domenico Savio, hanno la possibilità di porsi in ascolto dei giovani, trasmettendo loro l'Amore di Dio. Il compito di ciascun giovane è insostituibile e non può essere svolto unicamente dai Salesiani consacrati o dalle Figlie di Maria Ausiliatrice.

A questo proposito si rivela quanto mai attuale l'impegno a essere ‘giovani per i giovani’, cioè ragazzi e ragazze che, avendo sperimentato l'Amore di Dio grazie alla famiglia salesiana, desiderano trasmetterlo agli altri e far scoprire loro la bellezza di questa realtà. Per far ciò, è indispensabile che ciascuno riscopra la bellezza dell'amicizia con Dio e del sentirsi figlio, amato, accompagnato. Guardando alla storia della famiglia salesiana, alcuni elementi risultano insostituibili, vale a dire l'Eucaristia, la confessione, la direzione spirituale e il sentirsi sempre e comunque accolti, prima e a prescindere da ogni altra cosa. Da questo nasce il tratto fondamentale del carisma salesiano e quindi dell'Mgs, cioè l'allegria, la gioia e l'entusiasmo che, attraverso un sorriso, un saluto o una stretta di mano, permettono, in modo semplice ma concretissimo, di condurre, sull'esempio di don Bosco, i giovani a Dio e Dio ai giovani. In definitiva, da questo incontro, ciascuno di noi, riscoprendo la preziosità del cammino percorso, si sente interrogato a guardare avanti, a vivere da protagonista, a non avere paura di pensare in grande per la propria vita e a proporre questa sfida ai propri amici.

Ogni giovane dell'Mgs, incontrando Dio nella famiglia Salesiana, ha la possibilità di incarnare oggi il cuore di don Bosco e di permettere, nel proprio quotidiano, con le proprie mani e con il proprio cuore, a Dio di essere veramente Dio per ciascuno di noi.

 

Matteo Rupil

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