Benedetto XVI sabato e domenica a Valencia per la conclusione del V Incontro mondiale delle famiglie, dedicato alla trasmissione della fede.
del 07 luglio 2006
Indicare una via controcorrente rispetto alla cultura individualista dominante: questa nega alla famiglia il ruolo di istituzione sociale fondamentale, cellula vitale e pilastro della società, e “privatizza” il rapporto matrimoniale, facendone un semplice luogo, giuridicamente non esattamente definito, di affetti fra individui, anche dello stesso sesso, che dura finché dura questo “amore debole”. Va vista in questo proposito la visita che Benedetto XVI si prepara a compiere a Valencia, sabato 8 e domenica 9, per la conclusione del V Incontro mondiale delle famiglie.
Programmato, nei tempi e nel luogo, già da Giovanni Paolo II, il viaggio di Benedetto XVI si colorerà - nei resoconti giornalistici più che nella realtà - di un risvolto particolare, culturale, prima ancora che politico, per il fatto di svolgersi nella Spagna di Zapatero, di uno dei maggiori fautori, cioè, proprio di quel modello di “famiglia” che il Papa combatte. Ne è stato un preavviso da un lato l’annuncio del primo ministro spagnolo di non prevedere la sua partecipazione agli eventi religiosi del programma del Papa, cui renderà visita sabato in arcivescovado, e le annunciate manifestazioni di protesta di movimenti gay e laicisti, dall’altro le parole del primate di Spagna. Il cardinale Antonio Canizares Llovera, intervenendo ieri alla seconda giornata dei lavori del Congresso sulla famiglia, in corso a Valencia nell’ambito dell’Incontro mondiale, ha rivendicato la sacralità del vincolo coniugale tra uomo e donna, dinanzi alle politiche del governo spagnolo.
Nella logica mondiale della visita di Benedetto XVI, però, tutto ciò appare piuttosto marginale, come dimostrano i suoi più recenti interventi sul tema della famiglia. “Nel mondo odierno - aveva detto il 13 giugno, ricevendo il Pontificio consiglio per la famiglia - in cui vanno diffondendosi talune equivoche concezioni sull'uomo, sulla libertà, sull'amore umano, non dobbiamo mai stancarci nel ripresentare la verità sull'istituto familiare, così come è stato voluto da Dio fin dalla creazione”. La crescita del numero delle separazioni e dei divorzi, aveva aggiunto, dimostra che “la stabilità della famiglia è oggi particolarmente a rischio; per salvaguardarla occorre spesso andare controcorrente rispetto alla cultura dominante, e ciò esige pazienza, sforzo, sacrificio e ricerca incessante di mutua comprensione”. Anche perché oggi, come ha detto a fine giugno all’ambasciatore dell’Uruguay, ci sono “mezzi di comunicazione che denigrano o ridicolizzano l’alto valore del matrimonio e della famiglia” e, così facendo, favoriscono “l’egoismo e il disorientamento, invece della generosità e del sacrificio necessari per mantenere questa autentica cellula primaria della comunità umana”.
Perché la famiglia è, per il Papa, uno dei “valori” che la Chiesa considera “non negoziabili”. Per questo se essa ha “diritti propri” che “non possono essere dissipati in presenza di altre forme di unione che pretendono di usurparla”, va aiutata “ad assolvere i propri compiti indispensabili”. Tra questi il Papa pone anche la “trasmissione della fede”, che è anche il tema dell’Incontro mondiale ed il motto del viaggio papale. Lo ha spiegato lo stesso Benedetto XVI, all’Angelus del 2 luglio. “In tante comunità oggi secolarizzate – ha detto - la prima urgenza per i credenti in Cristo è proprio quella di rinnovare la fede degli adulti, affinché siano in grado di comunicarla alle nuove generazioni. D’altra parte, il cammino di iniziazione cristiana dei bambini e dei fanciulli può diventare utile occasione per i genitori per riavvicinarsi alla Chiesa ed approfondire sempre più la bellezza e la verità del Vangelo. La famiglia, insomma, è un organismo vivente, nel quale si realizza una reciproca circolazione di doni. L’importante è che non manchi mai la Parola di Dio, che tiene viva la fiamma della fede”.
Saranno queste le chiavi dei due interventi che il Papa farà al V Incontro mondiale delle Famiglie: sabato sera, per la veglia con testimonianze di famiglie da ogni parte del mondo, e domenica mattina, per la messa conclusiva di una manifestazione che, iniziata il primo luglio, vedrà la partecipazione complessiva di oltre un milione di persone con appuntamenti come la Fiera internazionale della famiglia e il Congresso internazionale teologico pastorale, con oltre 5mila partecipanti tra i quali 29 cardinali. Ma ci sono anche assemblee particolari, dedicate, ad esempio, ai figli ed ai nonni, a testimoniare un approccio anche culturale al voler andare controcorrente rispetto ad una mentalità che, oggi, tende a risolvere fuori dalla famiglia i problemi di tali “categorie”.
Il programma del viaggio papale prevede anche, sabato, una visita alla cattedrale e alla basilica della Virgen de los desamparados di Valencia, da dove ci sarà un messaggio ai vescovi spagnoli, una visita di cortesia ai reali di Spagna nel Palazzo della Generalitat di Valencia e un successivo incontro con Zapatero in arcivescovado. Domenica, dopo la Messa e la recita dell’Angelus, il rientro a Roma.
Franco Pisano
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