Prefazione

Possiamo star sicuri che quanto più la distanza permetterà di misurare con lo sguardo la parte eminente da lui rappresentata nella Chiesa e nella società, tanto più grandeggerà agli occhi degli uomini l'altezza della sua poliedrica personalità e la valutazione che bisogna fare della sua azione religiosa e civile

Prefazione

da Memorie Biografiche

del 12 dicembre 2006

Questo volume è destinato più ai posteri che ai contemporanei. Gran Parte delle cose in esso narrate noi tutti, chi più chi meno, le abbiamo vissute o le abbiamo apprese sufficientemente per mezzo della stampa. Le vicende della causa, le feste della beatificazione, il trionfo della canonizzazione sono ancora presenti alla memoria e al cuore di ognuno. Anche le circostanze che distinsero le celebrazioni del cinquantenario della morte, sono abbastanza note. Si è creduto nondimeno utile e opportuno tramandare in un volume a quei che verranno dopo di noi il ricordo degli avvenimenti principali e delle più salienti particolarità che durante mezzo secolo concorsero a formare la glorificazione di Don Bosco.

Piace tuttora a noi chiamare il nostro Eroe con questo semplice nome, con cui lo chiamammo un tempo e lo udimmo chiamare universalmente. A un nome che ci diceva allora e ci rammenta oggi un mondo di cose e ci ridesta nell'animo un complesso di sentimenti oltremodo cari. Va da sè per altro che col procedere del tempo, dileguandosi tali impressioni man mano che scompaiono coloro che le provano, all'immagine familiare del buon Padre sottentrerà presto e definitivamente la figura luminosa del Santo canonizzato, del quale s'invoca il celeste patrocinio e si ammirano le gesta consacrate dalla storia.

Già presentemente però il culto di San Giovanni Bosco non la cede per estensione e per intensità al culto dei maggiori Santi che si venerano nella Chiesa, e tutto la prevedere che il tempo, anzichè restringerlo o indebolirlo, lo dilaterà e ingrandirà, tanto esso è radicato nell'anima popolare. E bisogna pure aggiungere che a conseguire tali effetti contribuisce direttamente il Santo medesimo, rispondendo con larghezza d'interventi alle preghiere dei fedeli; infatti da ogni parte della terra si riferiscono grazie numerose ed anche assai straordinarie, ottenute per la sua valida intercessione. Dio che gli affidò una missione mondiale e che visibilmente lo assistette, mentr'egli la andava attuando, continua a sostenere le opere da lui suscitate e passate nelle mani de' suoi figli.

Anche nella storia Don Bosco ha già preso una posizione cospicua. Possiamo star sicuri che quanto più la distanza permetterà di misurare con lo sguardo la parte eminente da lui rappresentata nella Chiesa e nella società, tanto più grandeggerà agli occhi degli uomini l'altezza della sua poliedrica personalità e la valutazione che bisogna fare della sua azione religiosa e civile. Ne è riprova il fatto che la bibliografia di Don Bosco aumenta di anno in anno con un crescendo che non accenna doversi arrestare tanto presto. Anzi, non siamo che al principio; poichè solo da poco si è cominciato a studiarlo seriamente sotto i suoi vari aspetti. Chi vivrà, vedrà.

Potrà dar motivo a qualche sorpresa l'osservare come, a differenza di altre Cause di beatificazione e di canonizzazione, quella di Don Bosco sia durata così a lungo. Le Cause di tal genere sono meccanismi a congegno molto complicato. La regolarità e continuità del funzionamento dipende da un'infinità di coefficienti interni ed esterni. Le complicazioni aumentano, quando la vita di un Servo di Dio è stata più complessa. La Causa di Don Bosco, per esempio, non era la Causa di una Teresina del Bambino Gesù, che visse la sua breve vita fra le mura di un chiostro monacale; non era nemmeno la Causa di una Cabrini, la cui vita fu assai movimentata, ma nondimeno abbastanza omogenea. Don Bosco nella sua lunga carriera aveva con la propria attività non solo abbracciato direttamente o indirettamente tutto il mondo sublunare, ma anche trattato con tutto un mondo di persone per tutto un mondo di affari, e questo in tempo di radicali trasformazioni politiche e sociali, che lo forzarono a prendere atteggiamenti sconosciuti in passato e a tentare vie non peranco battute. In una Causa tutto questo forma un groviglio di elementi che vanno districati, vagliati, giudicati. Peggio poi quando a intralciare i procedimenti intervengono ostinate opposizioni, come si verificò purtroppo nella Causa di Don Bosco. Haud ignota loquor.

La Provvidenza però dispose che al momento opportuno sorgesse un Pontefice, il quale, avendo conosciuto e ammirato Don Bosco, pose termine agli indugi. Pio XI in diciassette anni confermò il culto a 17 Beati, con 42 beatificazioni elevò agli onori degli altari oltre 496 Servi di Dio, con 17 canonizzazioni concesse la suprema glorificazione a 34 Santi. Numero portentoso! Ma la beatificazione e la canonizzazione di Don Bosco furono senza confronto le più laboriose di tutte Ebbene egli non la perdette mai di vista; anzi si sarebbe dello che vi si era santamente appassionato. Non già che intervenisse a turbare la normalità delle procedure per imprimervi rapidità che mal si addicessero alla meticolosa diligenza solita a spiegarsi intorno a pratiche sì delicate; ma si faceva sempre innanzi a rimuovere ostacoli che adducessero inutili temporeggiamenti e soprattutto a far intensificare il lavoro. Se non vi fosse stata l'opera dell'ultimo dei quattro Papi sotto cui si svolse, probabilmente la Causa sarebbe ancora in allo mare.

Noi intanto, giunti al termine di queste Memorie Biografiche, innalziamo alla Divina Provvidenza, anche in nome di; chi ne gettò le basi, un cordiale inno di ringraziamento, perché abbia disposto che del Santo Provvidenziale una sì doviziosa copia di notizie siasi potuta in tempo raccogliere e fissare per sempre in ben diciannove ponderosi volumi, ai quali, come a sorgente viva, verranno ad attingere i figli d'un Santo Padre, avidi di conoscerne intimamente la vita per imbeversi del suo spirito, e a cui sarà forza che ricorra in avvenire chiunque vorrà parlare o scrivere di Lui senza falsare quello spirito appunto che costantemente lo animò nel fare e - nel patire. Altri farà, ne siamo certi, opera letterariamente più perfetta; ma qui non mirava la nostra fatica. Anzi, se ci è lecito esprimere modestamente un nostro voto, ci augureremmo che nessuno mai si lasciasse vincere dalla tentazione di fare, intorno a San Giovanni Bosco, della letteratura. Non già che a scrittori ben disposti le eroiche virtù e le ardite imprese di Don Bosco non possano offrire alte ispirazioni d'arte; ma ben si sa che cosa quella frase significhi. É tanto bello guardare Don Bosco in se stesso, quale ci si rivela nella sua vita vissuta, senza che occorra agghindarlo con abbellimenti artificiali! “Saint Jean Bosco, fu scritto l'anno scorso, nous apparail comme un des plus beaux spécimens de la nature humaine vraie qu'ait jamaís transfigurée la gràce. A la fois près de nous et nous faìsant sentir doucement cambien il nous dépasse ”.

 

Torino, 17 gennaio 1939.

 

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