Preghiere per la pace

Giornata di preghiera per la Pace. Benedetto XVI ha indetto per oggi (23 luglio '06) una giornata di preghiera per la Pace. Al tempo stesso il Papa chiede un immediato cessate il fuoco, l'apertura di corridoi umanitari per soccorrere “tutte” le popolazioni, l'inizio di negoziati “ragionevoli e responsabili, per porre fine ad oggettive situazioni di ingiustizia esistenti in quella regione” e afferma il diritto del Libano a vedere rispettata la sua integrità e sovranità, di Israele a vivere sicuro e in pace e dei palestinesi ad avere un loro Stato.

Preghiere per la pace

da Teologo Borèl

del 23 luglio 2006

 

ABBATTI, SIGNORE, LE BARRIERE DELLA NOSTRA INDIFFERENZA

(Tonino Bello)      

 

Padre, noi siamo tuoi figli, nella varietà delle nazioni e delle razze, delle religioni e delle culture. Tutti da te riceviamo vita ed esistenza.

Fa' che scompaiano odi e lotte, fa' che una pace perenne riempia la terra e che in ogni luogo l'umanità possa godere i frutti della pace. Così la fraternità tra gli uomini dimostrerà la loro comune appartenenza a te, Padre di tutti.

Onnipotente e misericordioso Dio, Signore della storia e Creatore dell'universo, noi ti chiamiamo con nomi diversi, ma sei uno e unico in tutti.

Ascolta la preghiera che sale dal tumulto e dalla disperazione di un mondo in cui tu sei dimenticato, dove l'uomo uccide l'uomo suo fratello, dove è scomparso il diritto e la pietà.

Benedici gli sforzi di quanti si propongono di aiutare ogni razza e ogni popolo a camminare in amicizia, lungo la strada della giustizia, della libertà, della pace.

 

 

O Dio, per mezzo del tuo Figlio Ges√π tu hai portato la fede agli uomini da te amati, hai fatto di noi un popolo solo, hai annunciato la pace ai vicini e ai lontani. Padre di tutti gli uomini, accompagna con la tua protezione il pellegrinaggio di pace Sarajevo.

Fa' che la saggezza della pace, la forza della giustizia e la gioia della fraternità vincano il rumore delle armi e l'orrore della violenza e dell'odio fratricida. Fa' che questo piccolo gesto di speranza sia come un seme destinato a portare frutti abbondanti di pace in mezzo ai popoli ora nemici.

 

 

O Padre, in Gesù, principe della pace, tu hai inaugurato il tuo Regno. Rendici operatori di pace, perché possiamo essere chiamati tuoi figli. Abbatti i nostri egoistici silenzi, rompi la barriera dell'indifferenza e del disimpegno.

Fa' che la nostra preghiera ci porti in mezzo alle situazioni di disagio, di povertà, di violenza, per vincerla con l'amore. Concedi la pace a Sarajevo e in tutti i Balcani e ovunque nella terra dove si sparge sangue innocente.

Suscita in mezzo a noi uomini e donne che abbiano fame e sete della tua giustizia, perché il tuo Regno venga presto.

 

 

Signore, noi ti preghiamo per le tue Chiese, e per i nostri fratelli ebrei e musulmani. Noi tutti ti riconosciamo come unico Dio e abbiamo Abramo, Isacco e Giacobbe come nostri padri nella fede.

Donaci la forza che hai donato ai tuoi amici perché, confessando il tuo nome santo, riconosciamo la tua immagine viva impressa sul volto di ogni fratello.

 

 

Preghiere composte nel 1992 in occasione di un pellegrinaggio di pace a Sarajevo, assediata dalla guerra.

 

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ADOTTA LA FAMIGLIA UMANA!

(Hélder Câmara)      

 

Qualunque sia la tua condizione di vita,

pensa a te e ai tuoi cari,

ma non lasciarti imprigionare

nell'angustia cerchia

della tua piccola famiglia.

Una volta per tutte

adotta la famiglia umana!

Bada a non sentirti estraneo

in nessuna parte del mondo.

Sii un uomo in mezzo agli altri.

Nessun problema, di qualsiasi popolo,

ti sia indifferente.

Vibra con le gioie e le speranze

di ogni gruppo umano.

Fa' tue le sofferenze e le umiliazioni

dei tuoi fratelli nell'umanità.

Vivi a scala mondiale

o, meglio ancora, a scala universale.

Cancella dal tuo vocabolario le parole:

nemico, inimicizia, odio, risentimento, rancore...

Nei tuoi pensieri, nei tuoi desideri

e nelle tue azioni sforzati di essere

ma di essere veramente, magnanimo! 

 

* * * * *

 

BEATITUDINI DELLA PACE

(Jean-Charles Thomas)       

 

Beati i credenti,

cristiani, ebrei o musulmani,

che cercano la vera comunione

con il Dio unico.

Beati quelli

che non si chiudono nella Chiesa

come in un ghetto.

Beati quelli

che vanno alla ricerca di coloro

dai quali la Chiesa è lontana:

non credenti,

credenti di altre tradizioni religiose,

poveri e stranieri,

uomini e donne di varie culture.

Beati coloro che camminano con gli altri

e non dimenticano la lentezza

del proprio passo.

Beati quelli che sanno ascoltare

la ricchezza inedita degli altri. 

Beati quelli che non si limitano

a parlare dei poveri e degli esclusi

ma non restano sordi

al loro grido e ai loro bisogni.

Beati quelli che entrano in comunione

con gli immigrati

e gli stranieri che sono vicini

e con il Terzo Mondo assai pi√π lontano,

senza renderli ancora pi√π dipendenti.

Beati quelli che cercano altri linguaggi,

oltre le parole,

per entrare in comunione con gli altri.

Beati quelli che non fuggono i conflitti

ma che cercano di affrontarli

rifiutando sempre di uccidere, disprezzare,

avvilire o umiliare i propri avversari.

 

 

Beati quelli che, senza temere le prove,

scelgono di percorrere

la via della pazienza e dell'attesa

senza mai tralasciare di fare piccoli passi

per giungere, infine, a incontrare gli altri.

Beati quelli

che vogliono costruire coerenza

tra ciò che dicono e ciò che fanno,

tra la propria vita e le lotte che conducono,

tra la loro attenzione alle persone

e la loro azione per cambiare le strutture.

Beati quelli

che si mettono nelle mani di Dio

ogni giorno nella preghiera:

saranno strumenti efficaci

per la grazia di Dio. 

 

* * * * *

 

CHIEDETE PACE

(Antonio Cecconi)       

 

Chiedete pace per Gerusalemme,

fratelli ebrei, cristiani e musulmani,

comune discendenza del patriarca Abramo:

spunti per voi il sole della giustizia!

Chiedete pace per i Grandi Laghi,

fratelli e sorelle hutu e tutsi,

popolo delle mille colline,

prigionieri dietro le sbarre

o prigionieri dell'odio:

si dirigano i vostri passi

sulla via della riconciliazione!

Chiedete pace per i Balcani,

per Israele e i Palestinesi,

per l'Afghanistan e l'Occidente:

che le diversità di etnia, di razza,

di religione, di cultura

scoprano la feconda fatica del dialogo!

Chiedete pace per tutte le guerre dimenticate,

per tutti i combattenti drogati con la violenza,

per tutte le donne e i bambini indifesi,

per tutti i campi non seminati e devastati,

per l'aria ammorbata e le acque avvelenate:

cessate di depredare la terra,

tornate a coltivarla come un giardino,

cessate di fabbricare strumenti di morte

e aprite i cantieri della solidarietà!

Chiedete pace in Italia e in Europa,

tra antichi abitanti e nuovi concittadini

arrivati dal Sud del mondo,

dalle terre povere di mercati e banche,

ricche di colori, suoni e sentimenti:

che le antiche civiltà sappiano accogliere

l'inedita sfida di una comune speranza.

Chiedete pace nelle chiese e nelle moschee,

nelle sinagoghe e nelle pagode,

nei luoghi sacri di ogni fede e religione:

che il corpo di ogni essere vivente

diventi tempio di pace, tabernacolo d'amore,

canto di vita piena per l'intera umanità. 

 

* * * * *

 

DAMMI, SIGNORE, UN'ALA DI RISERVA

(Tonino Bello)   

   

Voglio ringraziarti, Signore, per il dono della vita.

Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un'ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati.

A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare, Signore, che anche tu abbia un'ala soltanto. L'altra, la tieni nascosta: forse per farmi capire che anche tu non vuoi volare senza di me.

Per questo mi hai dato la vita: perché io fossi tuo compagno di volo.

Insegnami, allora, a librarmi con te.

Perché vivere non è trascinare la vita, non è strappare la vita, non è rosicchiare la vita.

Vivere è abbandonarsi, come un gabbiano, all'ebbrezza del vento.

Vivere è assaporare l'avventura della libertà.

Vivere è stendere l'ala, l'unica ala, con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come te!

Ti chiedo perdono per ogni peccato contro la vita.

Anzitutto, per le vite uccise prima ancora che nascessero. Sono ali spezzate. Sono voli che avevi progettato di fare e ti sono stati impediti. Viaggi annullati per sempre. Sogni troncati sull'alba.

Ma ti chiedo perdono, Signore, anche per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi.  Per i voli che non ho saputo incoraggiare. Per l'indifferenza con cui ho lasciato razzolare nel cortile, con l'ala penzolante, il fratello infelice che avevi destinato a navigare nel cielo. E tu l'hai atteso invano, per crociere che non si faranno mai più.

Aiutami ora a planare, Signore.

A dire, terra terra, che l'aborto è un oltraggio grave alla tua fantasia. E' un crimine contro il tuo genio. E' un riaffondare l'aurora nelle viscere dell'oceano. E' l'antigenesi più delittuosa. E' la decreazione più desolante.

Ma aiutami a dire, anche, che mettere in vita non è tutto. Bisogna mettere in luce. E che antipasqua non è solo l'aborto, ma è ogni accoglienza mancata. E' ogni rifiuto del pane, della casa, del lavoro, dell'istruzione, dei diritti primari.

Antipasqua è la guerra: ogni guerra.

Antipasqua è lasciare il prossimo nel vestibolo malinconico della vita, dove si tira a campare, dove si vegeta solo. Antipasqua è passare indifferenti vicino al fratello che è rimasto con l'ala, l'unica ala, inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine. E si è ormai persuaso di non essere più degno di volare con te.

Soprattutto per questo fratello sfortunato dammi, o Signore, un'ala di riserva. 

 

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FRATELLI NOSTRI CHE VIVETE NEL PRIMO MONDO

(Pedro Casaldáliga)  

    

Fratelli nostri che vivete nel primo mondo:

affinché il suo nome non venga ingiuriato,

affinché venga a noi il suo Regno, e sia fatta la sua volontà,

non solo in cielo, ma anche in terra,

rispettate il nostro pane quotidiano,

rinunciando, voi, allo sfruttamento quotidiano;

non fate di tutto per riscuotere il debito che non abbiamo fatto

e che vi stanno pagando i nostri bambini,

i nostri affamati, i nostri morti;

non cadete pi√π nella tentazione

del lucro, del razzismo, della guerra;

noi faremo il possibile per non cadere nella tentazione

dell'odio o della sottomissione,

e liberiamoci, gli uni gli altri, da ogni male.

Solo così potremo recitare assieme

la preghiera della famiglia che il fratello Gesù ci insegnò.

Padre nostro, Madre nostra, che sei in cielo e sei in terra. 

 

* * * * *

 

GEREMIA IL RIBELLE

(José Cervantes Sánchez)       

 

Quando, Signore, vengo a te, con il cuore carico di domande,

so che il tuo amore è sempre più forte,

so che mi vince e mi conforta.

Però oggi mi permetto di domandarti:

perché vivono così tranquilli

-con tanto cinismo- i pi√π malvagi,

mentre il tuo popolo si dissangua e muore?

 

Guardali: al loro passaggio lasciano

soltanto demagogia e corruzione.

Le loro assurde leggi e i loro aggiustamenti economici

si moltiplicano per farli star tranquilli,

loro, i loro amici, i loro interessi economici.

 

Tu conosci il mio cuore e i miei sentimenti;

sai che aspetto l'arrivo del Regno Tuo.

Oggi t'imploro:

fa' che falliscano i piano e i progetti,

fa' che finiscano le loro riunioni,

e che vengano dimenticati i loro trattati bugiardi,

le loro banche e i loro giudici,

poiché il loro unico dio non è che il denaro:

Che essi spariscano e nel popolo Tuo rinasca

la speranza come l'erba sui monti. 

 

* * * * *

 

MAI PI√ô LA GUERRA!

(Giovanni Paolo II)       

 

Dio dei nostri padri,

grande e misericordioso,

Signore della pace e della vita,

Padre di tutti.

Tu hai progetti di pace e non di afflizione,

condanni le guerre

e abbatti l'orgoglio dei violenti.

 

Tu hai inviato il tuo Figlio Ges√π

ad annunziare la pace ai vicini e ai lontani,

a riunire gli uomini di ogni razza

e di ogni stirpe

in una sola famiglia.

 

Ascolta il grido unanime dei tuoi figli,

supplica accorata di tutta l'umanità:

mai pi√π la guerra, avventura senza ritorno,

mai pi√π la guerra, spirale di lutti e di violenza,

minaccia per le tue creature,

in cielo, in terra e in mare.

 

In comunione con Maria, la Madre di Ges√π,

ancora ti supplichiamo:

parla ai cuori dei responsabili

delle sorti dei popoli,

ferma la logica della ritorsione

e della vendetta,

suggerisci con il tuo spirito soluzioni nuove,

gesti generosi e onorevoli,

spazi di dialogo e di paziente attesa

pi√π fecondi delle affrettate scadenze

della guerra.

 

Concedi al nostro tempo giorni di pace.

 

Mai più la guerra!    

 

* * * * *

 

PADRE DELLA PACE

(Fausto Negri)   

   

Padre che sei nei cieli,

Padre nostro, Padre di tutti,

che nessuno infanghi il tuo nome

usandolo per disprezzare o ammazzare.

Poiché tu sei il Giusto con misericordia

e il Misericordioso con giustizia,

venga presto il tuo regno di pace

e fiorisca il mondo nella fraternità comune.

Sia fatta la tua volontà

non solo in cielo ma anche in terra,

soprattutto là dove si decide la vita

di milioni di persone umane.

A noi, sazi e ingombri,

dona davvero il pane soltanto;

ai poveri, invece, medicine, pane e istruzione;

a tutti serenità e pace feconda.

Perdona, Signore, tutti i peccati

che l'uomo stupidamente commette.

Liberaci da ogni potere che incute terrore,

da ogni fondamentalismo e ideologia di morte.

Non permettere che nessuno sia tentato

dal fanatismo che porta distruzione,

da integralismi che snaturano la fede,

dalla violenza che uccide la speranza.

Liberaci anche, Signore,

da un passato di incomprensioni e odio,

da un presente pieno di angoscia,

da un futuro senza speranza.

Ascolta il nostro grido

e la supplica di milioni di uomini

se vuoi che tuo sia il Regno,

tua la potenza e la gloria nei secoli! 

 

* * * * *

 

PERCHÉ SIANO SUPERATE LE STRUTTURE INGIUSTE

(Hélder Câmara)       

 

Manda, Signore, il tuo Spirito,

perché Lui solo può rinnovare

la faccia della terra!

Lui solo potrà cancellare

gli egoismi,

condizione indispensabile

perché siano superate

le strutture ingiuste

che tengono milioni di esseri

in schiavit√π!

Lui solo potrà aiutarci

a costruire

un mondo pi√π umano

e più cristiano! 

 

* * * * *

 

PREGHIERA PER L'AUTORITÀ POLITICA

(Clemente I Romano)       

 

O Signore, dona loro salute, pace, concordia, costanza, affinché possano esercitare, senza ostacolo, il potere sovrano che loro hai conferito. Sei tu, o Signore, re celeste dei secoli, che doni ai figli degli uomini la gloria, l'onore, il potere sulla terra. Perciò dirigi tu, o Signore, le loro decisioni a fare ciò che è bello e che ti è gradito; e così possano esercitare il potere, che tu hai loro conferito, con religiosità, con pace, con clemenza, e siano degni della tua misericordia. 

 

* * * * *

 

PREGHIERA PER LA PACE

(Paolo VI)  

    

Signore, noi abbiamo ancora le mani insanguinate dalle ultime guerre mondiali, così che non ancora tutti i popoli hanno potuto stringerle fraternamente fra loro;

 

Signore, noi siamo oggi tanto armati come non lo siamo mai stati nei secoli prima d'ora, e siamo così carichi di strumenti micidiali da potere, in un istante, incendiare la terra e distruggere forse anche l'umanità;

 

Signore, noi abbiamo fondato lo sviluppo e la prosperità di molte nostre industrie colossali sulla demoniaca capacità di produrre armi di tutti i calibri e tutte rivolte a uccidere e a sterminare gli uomini nostri fratelli; così abbiamo stabilito l'equilibrio crudele della economia di tante Nazioni potenti sul mercato delle armi alle Nazioni povere, prive di aratri, di scuole e di ospedali;

 

Signore, noi abbiamo lasciato che rinascessero in noi le ideologie, che rendono nemici gli uomini fra loro: il fanatismo rivoluzionario, l'odio di classe, l'orgoglio nazionalista, l'esclusivismo razziale, le emulazioni tribali, gli egoismi commerciali, gli individualismi gaudenti e indifferenti verso i bisogni altrui;

 

Signore, noi ogni giorno ascoltiamo angosciati e impotenti le notizie di guerre ancora accese nel mondo;

 

Signore, è vero! Noi non camminiamo rettamente! Signore, guarda tuttavia ai nostri sforzi, inadeguati, ma sinceri, per la pace nel mondo! Vi sono istituzioni magnifiche e internazionali; vi sono propositi per il disarmo e la trattativa;

 

Signore, vi sono soprattutto tante tombe che stringono il cuore, famiglie spezzate dalle guerre, dai conflitti, dalle repressioni capitali; donne che piangono, bambini che muoiono; profughi e prigionieri accasciati sotto il peso della solitudine e della sofferenza; e vi sono tanti giovani che insorgono perché la giustizia sia promossa e la concordia sia legge delle nuove generazioni;

 

Signore, Tu lo sai, vi sono anime buone che operano il bene in silenzio, coraggiosamente, disinteressatamente e che pregano con cuore pentito e con cuore innocente; vi sono cristiani, e quanti, o Signore, nel mondo che vogliono seguire il Tuo Vangelo e professano il sacrificio e l'amore;

 

Signore, Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace. 

 

* * * * *

 

SOLTANTO ORA

(Aleksandr Zacepa)       

 

Ascolta, o Dio! Non una volta nella mia vita ho parlato con te,

ma oggi mi viene voglia di farti festa.

Sai, fin da piccolo mi hanno sempre detto che non esisti...

io, stupido, ci ho creduto.

Non ho mai contemplato le tue opere,

ma questa notte ho guardato dal cratere di una granata

al cielo di stelle sopra di me

e affascinato dal loro scintillare,

ad un tratto ho capito come possa essere terribile l'inganno...

Non so, o Dio, se mi darai la tua mano,

ma io ti dico e tu mi capirai ...

Non è strano che in mezzo ad uno spaventoso inferno

mi sia apparsa la luce ed io abbia scorto te?

Oltre a questo non ho nulla da dirti.

Sono felice solo perché ti ho conosciuto.

A mezzanotte dobbiamo attaccare;

ma non ho paura, tu guardi a noi.

E' il segnale! Me ne devo andare. Si stava bene con te.

Voglio ancora dirti, e tu lo sai, che la battaglia sarà dura:

può darsi che questa notte stessa venga a bussare da te.

E anche se finora non sono stato tuo amico,

quando verrò, mi permetterai di entrare?

Ma che succede? Piango?

Dio mio, tu vedi quello che mi è capitato,

soltanto ora ho incominciato a veder chiaro ...

Salve, mio Dio, vado... difficilmente tornerò.

Che strano, ora la morte non mi fa paura.

 

 

Preghiera ritrovata nel taschino della giubba del soldato russo Aleksandr Zacepa, che l'aveva composta immediatamente prima della battaglia dove avrebbe trovato la morte, nella seconda guerra mondiale. 

 

* * * * *

 

VOGLIAMO LA PACE

(Álvaro Ginel)       

 

Siamo stanchi di violenze e di guerre.

Signore, ti chiediamo lo spirito della pace.

Vogliamo essere uomini di pace.

Non vogliamo «che ci lascino in pace»

né cercare la pace nel nostro nido.

Non rinunciamo a lavorare perché la pace

si possa vivere per strada e in fabbrica,

in piazza e in chiesa.

Non ci serve un futuro senza pace

o con la pace minacciata dalle armi,

dal terrorismo, dal fanatismo anche religioso.

Non accettiamo le promesse di una pace

costruita su uomini oppressi

dal peso delle strutture e degli Stati.

Cerchiamo la pace che non è menefreghismo

né indifferenza per i problemi dei popoli.

Vogliamo la pace che porta la giustizia,

perché l'altra non è pace ma menzogna,

violenza muta che opprime ed emargina.

Vogliamo la tua pace, Signore Ges√π:

non quella che ci dà il mondo

ma quella di poter convivere nella libertà

e condividere il pane con i fratelli. 

AA.VV.

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