Pensi a Rio de Janeiro, e pensi al Cristo Redentore, la statua che sovrasta la città di Rio, e che la contempla dall'alto come in un lungo abbraccio. Pensi alla Gmg di Rio de Janeiro, e non puoi fare a meno di pensare che quel Cristo Redentore allargherà il suo abbraccio sulla moltitudine dei giovani che arriverà in Brasile dal 23 al 28 luglio del 2013!
del 10 febbraio 2012 (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); 
          “Cidade maravilhosa, cheia de encantos mil! Cidade maravilhosa, coração do meu Brasil”! E’ un brano della canzone “Cidade Maravilhosa”, di André Filho, antica e molto conosciuta dai brasiliani. Rappresenta bene quello che il logo ufficiale della Giornata Mondiale della Gioventù di Rio vuole trasmettere.
          Pensi a Rio de Janeiro, e pensi al Cristo Redentore, la statua che sovrasta la città di Rio, e che la contempla dall’alto come in un lungo abbraccio. Pensi alla Gmg di Rio de Janeiro, e non puoi fare a meno di pensare che quel Cristo Redentore allargherà il suo abbraccio sulla moltitudine dei giovani che arriverà in Brasile dal 23 al 28 luglio del 2013. Ed è un Cristo Redentore, stilizzato e di color giallo oro, che campeggia sul logo ufficiale della Giornata Mondiale della Gioventù.
          L’autore del logo si chiama Gustavo Huguenin, e nel suo primo discorso ufficiale, timidamente, ha espresso la sua felicità e ha parlato della sua fede. Nel frattempo, Eliana Ribeiro – cantante, e missionaria di Cançao Nova - cantava “Ide ao mundo, façais discípulos entre todos povos e nações”, 'andate e fate discepoli tutti i popoli' (Mt 28,19), il tema della prossima Giornata Mondiale della Gioventù.
          Sono circa le nove e dieci di sera quando dom Orani João Tempesta, vescovo di Rio e presidente del Comitato per la Gmg 2013, ha svelato il vincitore del concorso per il logo della Gmg. Guardiamolo da vicino. Il logo è a forma di cuore. Nella parte superiore, in verde, c’è il “Pão de Açúcar”, il Pan di Zucchero, la famosa collina di Rio de Janeiro, una penisola che si staglia a 396 metri sul livello del mare. In fondo, in blu, il Litoral Brasileiro – e tra le coste del Brasile c’è la celebre Baìa di Guanabara di Rio, da cui inizia il Pan di Zucchero per andare poi ad abbracciare l’Atlantico. Al centro, in giallo, il Cristo Redentore. Ma l’immagine ha un significato più ampio, e rappresenta Gesù che è sulla montagna e chiama i suoi: “Andate e fate discepoli in tutti popoli”.  La croce in alto a sinistra sta a significare che sin dalle sue origini il Brasile è sempre stato una “Terra de Santa Cruz”, Terra della Santa Croce. La Croce significa anche che la Croce cammina dappertutto, in Brasile. E sta camminando la Croce dei Giovani, tappa dopo tappa (era partita da San Paolo lo scorso settembre, dopo che i giovani del Brasile l’avevano ricevuta dalle mani dei giovani spagnoli al termine della Gmg di Madrid ad agosto), per arrivare infine a Rio de Janeiro.
          Il lancio del logo ufficiale si è tenuto nell’auditorio dell’Edificio Giovanni Paolo II, a Rio de Janeiro, dove ha sede il Comitato ufficiale della prossima Gmg. Erano presenti più di 100 vescovi, membri dell’organizzazione della Gmg, autorità della società civile, compreso il governatore dello Stato di Rio, Sérgio Cabral.
          È stato un lungo processo che ha portato alla selezione del logo. Dal 27 settembre del 2011, data in cui si è aperto il concorso ufficiale, sono arrivati oltre 200 lavori. Dal 31 ottobre – termine ultimo per inviare i lavori -  è cominciato il processo di selezione. Il 13 di dicembre, i due loghi finalisti sono stati presentati al Pontificio Consiglio per i Laici a Roma, che ha scelto il vincitore di comune accordo con il Comitato Organizzatore Locale (Col).
          Ma chi è il creatore del logo? Si chiama Gustavo Huguenin, ha 25 anni, fa il grafico e dice di avere “una ragione di fede per aver partecipato a questo concorso”. Timido, racconta che il Comitato lo ha avvisato per telefono di essere presente a Rio per la cerimonia di premiazione del concorso, senza avvisarlo però di essere il vincitore.
          “Speravo di arrivare tra i finalisti – sono le parole di Huguenin riportate da Mirticeli Dias Medeiros sul sitonoticias.cancaonova.com -  Eppure quasi non volevo partecipare. Ho inviato il mio lavoro l’ultimo giorno utile. Ma prima avevo sentito tanto forte il bisogno di creare quel logo che ho fatto di tutto per non perdere l’opportunità di partecipare, e sono rimasto sorpreso della notizia di aver vinto. Sono stato toccato dalla grazia di Dio”.
          Nato a Cantagalo, regione montagnosa dello Stato di Rio de Janeiro, Huguenin frequenta la parrocchia del Santissimo Sacramento, nella diocesi di New Friburgo. Laureato in Graphic Design presso l’Istituto Federale Fluminense (IFF), lavora come graphic designer e web designer.
Andrea Gagliarducci
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