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Prete? Sì !

Sabato 20 giugno alle ore 15.30 tre nostri amici salesiani verranno ordinati sacerdoti. Abbiamo posto loro alcune domande per farci raccontare come stanno vivendo questo passo...


Prete? Sì !

da Teologo Borèl

del 16 giugno 2009

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INTERVISTA A DON GIORGIO BAZZO

 

Perché proprio prete?

È la domanda che alcune persone mi hanno già posto quando ho consegnato loro l’annuncio dell’ordinazione. Perché prete? Perché ho scoperto nella mia vita, soprattutto durante il Noviziato, che il Signore mi chiamava a seguirlo principalmente annunciando la sua Parola alla gente, facendola conoscere e più di tutto cercando di farla amare alle persone che mi stanno attorno e poi per essere suo “mezzo” per donare a tutti il suo Corpo nell’Eucaristia.

 

E perché salesiano prete?

L’accento che viene posto sul “salesiano” indica la particolare tonalità del mio essere “prete” e cioè ministro di Dio con uno sguardo più attento ai giovani, alle loro esigenze e, soprattutto per me, pronto a essere “segno” di Dio che ama in particolar modo i giovani che sono il futuro della Chiesa e del mondo.

 

Cosa consiglieresti ad un giovane che sta cercando di capire come consegnare la sua vita a Dio?

Gli consiglierei di cercare bene lì dove il suo cuore arde come è scritto nel Vangelo (Matteo 6,21), lì dove più batte per vedere se veramente ci sono i segni di una chiamata e inoltre gli consiglierei di confrontarsi con una guida (magari un prete) e aprirsi completamente a Lui.

 

Come risponderesti alla canzone 'Prete' di Simone Cristicchi che tra i vari passaggi ad un certo punto dice 'Il prete in molti casi è un uomo molto presuntuoso, nonostante l’apparenza di un sorriso zuccheroso, crede di essere il depositario di una verità assoluta, ad ogni tua obiezione, lui rigira la frittata! '?

Penso che il buon Simone non abbia mai voluto confrontarsi seriamente con il “prete” ed è indicativo che più di una volta nella canzone compaia “Prete! Io non ho voglia di ascoltarti”… Mi viene il dubbio che abbia paura di farlo per poi trovarsi di fronte una persona completamente opposta da come la descrive lui. Ad ogni modo gli chiederei un po’ più di umiltà e comprensione verso i preti perché molte volte la gente pensa che con l’ordinazione diventino dei super-uomini… dimenticando che anche loro sono esseri umani e si portano avanti i loro pregi ma anche i difetti da migliorare ogni giorno. E per ultimo gli consiglierei di partecipare veramente e attivamente alla vita della Chiesa: tutti noi siamo costruttori della Chiesa.

 

Il 19 giugno 2009 comincerà l'anno sacerdotale e tu il 20 giugno sarai ordinato prete. Cosa ti auguri per il tuo primo anno di sacerdozio?

Ammetto che ho appreso questa gioiosa notizia con un po’ di orgoglio, quasi un regalo di Benedetto XVI a noi tre per la nostra ordinazione. Spero proprio di poter approfondire la realtà del ministero ordinato, di ricevere una grazia in più per poter corrispondere ogni giorno a questo progetto di amore che Dio ha su di me

 

Che valore pensi possa avere per i giovani il tuo ministero di sacerdote?

L’unica speranza è che i giovani possano vedere in me quel Cristo che ha donato la vita per loro, che sta vicino a loro perché sono, come dice Don Bosco, “la porzione, la più delicata dell’umana società” e che possano incontrare un ministro di Cristo che possa donare loro la Misericordia di Dio.

 

Benedetto XVI in occasione della Celebrazione della Domenica delle Palme e della Passione del Signore (5 aprile 2009) ha detto: 'Soltanto nell’abbandono di se stessi, soltanto nel dono disinteressato dell’io in favore del tu, soltanto nel 'sì' alla vita più grande, propria di Dio, anche la nostra vita diventa ampia e grande'. Ci commenti queste sue parole alla vigilia della tua ordinazione?

Sono proprio la spiegazione, con parole molto più belle delle mie, della vita donata completamente al Signore: se per un giovane che si sente chiamato alla vita religiosa sembra troppo quello che gli si chiede (penso al lasciare le amicizie, la propria vita quotidiana, le proprie abitudini…) solo abbandonandosi COMPLETAMENTE al Padre, senza sconti e senza trattenere nulla per sé, si scopre che la vita diventa più “ampia e grande” cioè ci si immette in un progetto, quello di Dio, che è fatto per la salvezza di tutta l’umanità.

 

Fai un augurio a coloro che saranno ordinati con te....

Cari Gilberto e Filippo… che dire… vi faccio i miei auguri adesso perché penso che il 20 giugno sarò un po’ “fuori di me” e ve li faccio con cuore e soprattutto vi auguro ogni giorno nell’Eucaristia di rinnovare il vostro sì a Dio anche se costa sacrifici e sofferenze ricordandoci il “premio” che ci aspetta in Paradiso!

 

( don Giorgio Bazzo geddu@hotmail.com)

 

 

INTERVISTA A DON FILIPPO GORGHETTO

 

Perché proprio prete?

Allora è vero che non sono proprio l'unico che si fa questa domanda!!!

Bella domanda. Però, più che a me, dovreste farla al buon Dio: è Lui quello che, in base a quello che io posso aver capito in questi anni di discernimento, ha scelto questa strada e questa vita per me e ha pensato che io sarei stato felice più così che non facendo altri percorsi. Non mi sento assolutamente cucita addosso questa vocazione… Allo stesso tempo è pur vero però che dopo molti anni di ricerca mi sembra proprio che il buon Dio abbia scelto me.

 

 

E perché salesiano prete?

E qui sarebbe da chiamare in causa don Bosco, i cui successori hanno deciso di costruire un oratorio nella bellissima città di san Donà di Piave, oratorio nel quale io sono cresciuto. E come si fa a dire di no a don Bosco, che per tanti anni, attraverso i suoi salesiani, mi ha seguito e accompagnato?

Salesiano prete fondamentalmente perché sono cresciuto in un ambiente salesiano. É successo un po' come a mons. Cagliero, che molto tempo prima di essere mons., dovendo decidere da ragazzo se diventare salesiano oppure no, è uscito con la famosissima espressione: “Frate o non frate, intanto è lo stesso: son deciso di non staccarmi mai da don Bosco”. Quando don Bosco ti prende c'è poco da fare: ti resta nel cuore. E così è stato per me.

 

Cosa consiglieresti ad un giovane che sta cercando di capire come consegnare la sua vita a Dio?

1. Di pregare e di crescere nella fede.

2. Di riflettere, trovare degli spazi di silenzio

3. Di avere una guida spirituale che abbia il coraggio di non dirgli mai come la pensa, ma che lo guida davvero a capire cosa il buon Dio vuole da lui.

4. Di ascoltare Gesù quando dice: “venite e vedrete”. Non ci si può mai decidere per un esperienza restando all'esterno di essa, restandole estranei. L'unico modo per sapere qualcosa su Gesù è fare esperienza di Lui.

5. Di non aspettare troppo: ad un certo punto è bene decidersi.

 

Come risponderesti alla canzone 'Prete' di Simone Cristicchi che tra i vari passaggi ad un certo punto dice 'Il prete in molti casi è un uomo molto presuntuoso, nonostante l’apparenza di un sorriso zuccheroso, crede di essere il depositario di una verità assoluta, ad ogni tua obiezione, lui rigira la frittata! '?

Primo, lo ringrazierei: a pochi giorni dalla propria ordinazione sacerdotale certe parole possono servire da esame di coscienza.

Secondo, scusandomi all'inizio con quelle persone cui magari Cristicchi piace, gli direi che un po' mi dispiace, perché è riuscito a rovinare una canzone che musicalmente non è poi così male, adattandosi a canoni culturali che hanno (e fanno) effetto non tanto per quello che dici ma per quello di cui stai parlando. Se il nostro caro Simone conoscesse la storia della Chiesa saprebbe che le cose che dice: 1) nei secoli scorsi qualcuno le ha già dette; 2) non sono così pesanti: la Chiesa lungo gli anni ne ha viste davvero di brutte, altro che “preti che rigirano la frittata”. In questa apparente scaltrezza Simone non si è dimostrato un degno “figlio di questo mondo”, che, appunto in scaltrezza, dovrebbe superare i figli della luce: sentire queste filastrocche su preti e Chiesa annoia perfino chi non crede.

Terzo, gli chiederei quale prete, o quali preti, ha preso come riferimento per scrivere il suo testo. Se sono i preti ampiamente descritti da televisione e stampa, forse mi verrebbe da dirgli che non ha ampliato molto i suoi orizzonti per scrivere il testo. Se sono quelli che lui ha visto operare in parrocchie, scuole, oratori, con tanti ragazzi, con tanta gente, col popolo di Dio, beh… allora mi farei invitare dalle sue parti per dare un'occhiata.

Di conseguenza, quarto. Siccome in ogni caso del punto 3 ci sarebbe un difetto di testimonianza (o non data o data male), mi concentrerei sui cristiani, partendo da me. Preti, consacrati, famiglie, mogli, mariti, figli, nonni, ragazzi dei gruppi, bambini del catechismo: fate vedere al mondo cosa vuol dire essere cristiani e quanto bello è essere cristiani.

 

Il 19 giugno 2009 comincerà l'anno sacerdotale e tu il 20 giugno sarai ordinato prete. Cosa ti auguri per il tuo primo anno di sacerdozio?

1. Di fare meno danni possibili.

2. Di avere l'umiltà di ascoltare, imparare, chiedere a chi è già avanti nel cammino.

 

Che valore pensi possa avere per i giovani il tuo ministero di sacerdote?

Nella liturgia dell'ordinazione sono sottolineati due aspetti propri del sacerdote: la celebrazione dell'Eucaristia e della penitenza. Anzitutto, questo ai giovani. Poi tante altre cose, ma Eucaristia e Confessione prima di tutto.

 

Benedetto XVI in occasione della Celebrazione della Domenica delle Palme e della Passione del Signore (5 aprile 2009) ha detto: 'Soltanto nell’abbandono di se stessi, soltanto nel dono disinteressato dell’io in favore del tu, soltanto nel 'sì' alla vita più grande, propria di Dio, anche la nostra vita diventa ampia e grande'. Ci commenti queste sue parole alla vigilia della tua ordinazione?

Un padre della Chiesa diceva che nella vita religiosa la vera sfida non è tanto dare ciò che si ha, ma ciò che si è. Però se dai ciò che sei, allora la vita diventa ampia e grande. C'è poco da fare, è proprio così; e senza andare a chiamare in causa santi e beati, basta vedere, ognuno nel proprio oratorio, nella propria parrocchia, nella propria realtà, i preti, i salesiani, gli animatori, i genitori che spendono la loro vita per gli altri e osservare quanto sono felici.

É vero quello che dice il papa; il problema è poi realizzarlo e viverlo tutti i giorni: per questo spero e prego di trovare sempre la forza di dire sempre quel “sì” alla vita più grande, propria di Dio.

 

Fai un augurio a coloro che saranno ordinati con te....

Con le parole di un nostro comune professore in noviziato: MAI PAURA!

 

( don Filippo Gorghetto  filippoici@donboscoland.it )

 

 

 

INTERVISTA A DON GILBERTO DRIUSSI

 

 

Perché proprio prete?

Vedo che incominciamo subito con domande mooolto facili. Penso che in questi anni di formazione ho cercato di convincere il Signore di tutte le mie povertà ed inadeguatezze e Lui ha continuato a ripetermi, nei modi più diversi ed inaspettati, di stare tranquillo e di fidarmi di Lui. Penso serenamente che il motivo ultimo sia questo.

 

E perché salesiano prete?

Perché il modo migliore in cui il Signore ha deciso di parlarmi è stato proprio lo sguardo paterno di Don Bosco.

 

Cosa consiglieresti ad un giovane che sta cercando di capire come consegnare la sua vita a Dio?

Quello che consigliava San Francesco di Sales ovvero di trovare una buona guida spirituale che sappia leggere nel profondo i desideri del suo cuore e che lo aiuti a consegnarsi gratuitamente e quotidianamente a Dio.

 

Come risponderesti alla canzone 'Prete' di Simone Cristicchi che tra i vari passaggi ad un certo punto dice 'Il prete in molti casi è un uomo molto presuntuoso, nonostante l’apparenza di un sorriso zuccheroso, crede di essere il depositario di una verità assoluta, ad ogni tua obiezione, lui rigira la frittata! '?

Indubbiamente Cristicchi è un autore molto bravo. Infatti questa frase è proprio scritta bene allo scopo di provocare ed è difficile rispondere. Io direi che però ha scritto troppo. Bastava dire “il prete è un uomo”.

 

Il 19 giugno 2009 comincerà l'anno sacerdotale e tu il 20 giugno sarai ordinato prete. Cosa ti auguri per il tuo primo anno di sacerdozio?

Di sapermi affidare con semplicità e tutti i giorni.

 

Che valore pensi possa avere per i giovani il tuo ministero di sacerdote?

Spero di riuscire a comunicare la mia passione per una vita vissuta così.

 

Benedetto XVI in occasione della Celebrazione della Domenica delle Palme e della Passione del Signore (5 aprile 2009) ha detto: 'Soltanto nell’abbandono di se stessi, soltanto nel dono disinteressato dell’io in favore del tu, soltanto nel 'sì' alla vita più grande, propria di Dio, anche la nostra vita diventa ampia e grande'. Ci commenti queste sue parole alla vigilia della tua ordinazione?

Se leggete sopra è il motivo per cui dirò di sì. Non penso servano commenti. Spero di essere in grado di vivere così. Spero che la mia vita sia il commento di queste parole, magari fra qualche anno vi dico come è stato…

 

Fai un augurio a coloro che saranno ordinati con te

Vi auguro lo sguardo di papà don Bosco.

 

( don Gilberto Driussi  gilbosdb@gmail.com )

 

 

 

Ufficio SCN Triveneto

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