Come i Magi lasciarono le loro terre per andare ad adorare il Messia; così migliaia di giovani si mettono in cammino verso Colonia per la XX Giornata Mondiale della Gioventù, dal 16 al 21 agosto. Ecco qualche spunto per iniziare a ...scaldare i cammelli prima di intraprendere il viaggio sui passi dei saggi d'oriente.
del 01 gennaio 2002
Nota previa: in corsivo stralci del Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II per la XX Giornata Mondiale della Gioventù.
Il tema
'Siamo venuti per adorarlo' (Mt 2,2): questo è lo slogan del prossimo incontro mondiale giovanile. Un tema che permette ai giovani di ogni continente di ripercorrere idealmente l’itinerario dei Magi, le cui reliquie secondo una pia tradizione sono venerate proprio in quella città, e di incontrare, come loro, il Messia.
Il Papa chiama anche quest’anno i giovani di tutte le nazioni ad unirsi in un pellegrinaggio che avrà la sua meta nella Giornata Mondiale della Gioventù. Ci lasciamo guidare dal racconto evangelico di Matteo per seguire anche noi la scia dai Magi.
Predisporre lo spirito
'Essi partirono' (Mt 2,9), lanciandosi con coraggio per strade ignote e intraprendendo un lungo e non facile viaggio. Non esitarono a lasciare tutto per seguire la stella che avevano visto sorgere in Oriente (cfr Mt 2,1). Imitando i Magi, anche voi, cari giovani, vi accingete a compiere un 'viaggio' da ogni regione del globo verso Colonia. É importante non solo che vi preoccupiate dell’organizzazione pratica della Giornata Mondiale della Gioventù, ma occorre che ne curiate in primo luogo la preparazione spirituale, in un’atmosfera di fede e di ascolto della Parola di Dio.
Il nostro viaggio inizia con la volontà di predisporre lo spirito alla grande festa di fede a cui parteciperemo. Il Papa ci suggerisce un atteggiamento: avvicinarci alla Bibbia, instaurare con la Parola del Padre una certa confidenza ed intimità. Perché magari non partire proprio rileggendo il viaggio dei Magi dal vangelo di Matteo? Quando sperimentiamo la vicinanza a Cristo sgorga nel nostro cuore una gioia intensa: “la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”, siamo nella contentezza perché ci viene donata una speranza che non ha più paura di nulla.
'Ed ecco la stella … li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo in cui si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia' (Mt 2,9-10). E’ importante imparare a scrutare i segni con i quali Dio ci chiama e ci guida. Quando si è consapevoli di essere da Lui condotti, il cuore sperimenta una gioia autentica e profonda, che si accompagna ad un vivo desiderio di incontrarlo e ad uno sforzo perseverante per seguirlo docilmente.
'Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre e prostratisi lo adorarono' (Mt 2,10-11). Se nel bambino che Maria stringe fra le sue braccia i Magi riconoscono e adorano l’atteso delle genti annunziato dai profeti, noi oggi possiamo adorarlo nell’Eucaristia e riconoscerlo come nostro Creatore, unico Signore e Salvatore.
Cari giovani…
'Aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra' (Mt 2,11). Cari giovani, offrite anche voi al Signore l’oro della vostra esistenza, ossia la libertà di seguirlo per amore rispondendo fedelmente alla sua chiamata; fate salire verso di Lui l’incenso della vostra preghiera ardente, offritegli la mirra, l’affetto cioè pieno di gratitudine per Lui, vero Uomo, che ci ha amato fino a morire.
'Per un’altra strada fecero ritorno al loro paese' (Mt 2,12). Il Vangelo precisa che, dopo aver incontrato Cristo, i Magi tornarono al loro paese 'per un’altra strada'. Tale cambiamento di rotta può simboleggiare la conversione a cui coloro che incontrano Gesù sono chiamati per diventare i veri adoratori che Egli desidera (cfr Gv 4,23-24).
Un cammino di fede
La GMG non è un evento fine a se stesso ma deve far parte di un cammino di fede che prosegue nelle realtà locali. Infatti, l’impegno nella Chiesa non è un optional ma nasce dal battesimo. Noi giovani dobbiamo rafforzare la capacità si essere protagonisti nella Chiesa, di acquistare un ruolo. In tal modo è più semplice vivere la fede nella quotidianità e non solo nell’occasionalità di un evento. Giovanni Paolo II ha affermato: “la Chiesa ha tante cose da dire ai giovani e i giovani hanno tante cose da dire alla Chiesa”.
Adorare Cristo e ascoltarlo porta a fare scelte coraggiose, a prendere decisioni a volte eroiche. Gesù è esigente perché vuole la nostra autentica felicità. Perciò Egli ci chiama anzitutto ad una “misura alta” della vita cristiana che si esprime nella santità. Sono tanti i nostri contemporanei che non conoscono ancora l’amore di Dio, o cercano di riempirsi il cuore con surrogati insignificanti. La nostra società cerca continuamente di riempirci di piccoli bisogni da saziare. In questo modo il cuore diventa sempre più debole ed insensibile; non ha più la voglia dei grandi desideri e il coraggio di andare e cercare Colui che è nato per noi. E’ urgente, pertanto, essere testimoni dell’amore contemplato in Cristo. C’è bisogno di autentici protagonisti dell’incontro con Gesù; uomini e donne capaci di comunicare quest’esperienza agli altri. La Chiesa ha bisogno di Santi. Impariamo a conoscere meglio alcuni di questi rinnovatori dell’umanità; il Papa indica in particolare i santi di Colonia: sant’Alberto e santa Teresa Benedetta della Croce che, come i Magi, hanno appassionatamente cercato la Verità.
Gesù al centro
Dunque la GMG è un’opportunità per riportare al centro della fede e della vita di ogni giovane la persona di Gesù. Essa diventa momento di sosta per riflettere sul proprio rapporto con Cristo e occasione per i giovani di formarsi e proclamare con gioia la loro fede. La GMG raggiunge queste finalità attraverso le tre componenti fondamentali che determinano anche la struttura stessa di questi eventi:
·annuncio del Signore Gesù: la Parola; questo si realizza con le catechesi;
·stare insieme: essere, sentire, vedere, sperimentare la Chiesa; ciò si concretizza nell’accoglienza, negli incontri, negli scambi, nelle celebrazioni;
·un mandato: diventare missionari verso gli altri giovani, la Missione; questo diventa l’impegno a continuare anche dopo la GMG.
Scaldate i cammelli
Scaldare i cammelli, allora significa iniziare fin da ora a preparare la GMG, sia che vi partecipiamo, sia che la seguiamo da casa. Colonia sarà il punto d’arrivo, ma come pensiamo di raggiungerlo senza aver intrapreso prima il viaggio? Queste righe voglio essere un primo giro di chiave per accendere lo spirito e procedere spediti verso l’incontro con Cristo, che ci attende in modo tutto speciale nella Giornata Mondiale della Gioventù.
Hei! E se questa fosse solo la tappa di un cammino più lungo? Attendo risposte!
2 KIKKE
·É stata realizzata una versione del noto gioco Tabu per la XX Giornata Mondiale della Giovantù; 500 termini per conoscere informazioni sulla Gmg e fatti religiosi.
·Don Bosco weltweit: l’incontro salesiano durante la GMG si svolgerà mercoledì 17 Agosto al Don Bosco Club nel quartiere Mulheim di Colonia.
Non ci resta che incontrarci lì! Ricordate di scaldare i cammelli prima di partire… e buon cammino!
Chiara Bertato
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