Scoop

Scoop

da Attualità

del 19 ottobre 2006

Genere:CommediaRegia: Woody Allen

Interpreti:Scarlett Johansson (Sandra Pranski), Woody Allen (Sid Waterman/Splendini), Hugh Jackman (Peter Lyman), Ian McShane (Joe Strombel), Romola Garai (Vivian), Julian Glover (lord Lyman), Carolyn Backhouse (madre di Vivian), Fenella Woolgar (Jane Cook), Kevin R. McNally (Mike Tinsley), Victoria Hamilton (Jan).

Durata: 1h 36’

Nazionalità:Gran Bretagna/Stati Uniti

Distribuzione: Medusa Film

Anno di uscita:2006

Giudizio ACEC : Accettabile/brillante

 

Il defunto giornalista inglese Joe Strombel viene pianto dai colleghi mentre questi, immobilizzato in una sorta di limbo, è intenzionato a seguire una pista che potrebbe portarlo a scoprire l'identità del 'Killer dei tarocchi' che si aggira indisturbato per le vie di Londra. Ma come potrà sobbarcarsi il lavoro ora che è morto? Ma servendosi della viva e vegeta Sondra Pransky!

Sondra è una studentessa di giornalismo americana venuta a Londra per far visita ad alcuni amici. Durante l'esibizione di un mago americano, Sid Waterman, Sondra scopre con suo grande sgomento di riuscire a vedere e a sentire il defunto Joe il quale, dal suo aldilà, le fa una soffiata che la porterà allo scoop della sua vita e la incita a seguire immediatamente la pista che le ha indicato. Sondra si mette subito al lavoro arruolando il riluttante Sid.

La caccia li porterà dritti dritti dall'affascinante aristocratico inglese Peter Lyman, capace di affascinare la giovane yankee, la quale rischia di trovarsi di fronte a un grave dilemma...

Ne abbiamo la conferma, 'Match Point' era stata una splendida illuminazione e non l'inizio di una nuova vena aurifera per il gracile 'ebreo convertito al narcisismo' di Manhattan. Si torna all'antico con questo 'Scoop', ma con un certo stile e un rinnovato gusto per il motto di spirito. Allen si gode Londra e la sua Scarlett - un duetto continuo costruito apposta per lei, anche troppo - riciclando alcune immagini prese qui e là dalla carriera più e meno recente.Facile rileggere 'Misterioso omicidio a Manhattan' e 'La maledizione dello scorpione di giada', ma a un tratto pare di intravedere un lampo di 'Provaci ancora, Sam' e la Morte paziente della conclusione di 'Amore e guerra'...

Così Londra diventa Manhattan nelle locations e nel suo viverla, pur celebrandola in una più che esplicita dichiarazione d'amore per la capitale inglese, e le stelle yankee recitano su uno sfondo nel quale non riescono ad integrarsi (per quanto Jackman non sia davvero male come lord inglese) più di tanto.

Non siamo più all'Opera, ma non manca spazio per il 'Coro' - anche se a un certo punto sembra una imitazione (mal fatta e piuttosto piatta, ma forse è un problema di doppiaggio) della colazione de 'Le Iene' - a più riprese proposto e sempre in maniera piuttosto teatrale. E forse sono però proprio queste scene nelle scene, per quanto simpatiche (e ci mettiamo anche i siparietti 'dell'altro mondo'), ad indebolire il film, una classica commedia del Woody più recente, da tanto però non a questi livelli di quantità e qualità di battute... Tante da averne lasciate alcune persino alla eterea Johansson, e fa un certo effetto sentirla enunciare sentenze così tanto 'alleniane'...

Così, tra un 'con tutto il cuore' e un 'con il dovuto rispetto' il film scorre accompagnato da uno splendido Tchaikovskij fino al colpo di scena finale, forse meno 'colpo' di altre volte, ma meglio di altri finali.

 

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