Una simpatica storiella, per riflettere sul nostro modo di affrontare le difficoltà che talvolta la vita ci riserva.
del 23 febbraio 2007
Una ragazza si lamentava con il padre, della sua vita e di come le cose fossero difficili per lei. Non ce la faceva ad andare avanti e voleva mollare tutto. Era stanca di combattere e di lottare. Non appena riusciva a risolvere un problema, subito se ne presentava uno nuovo.
Suo padre la portò con sé in cucina. Riempite tre pentole con dell’acqua, le mise su un fornello molto potente. Presto le pentole vennero ad ebollizione.
In una mise delle carote, nella seconda delle uova, e nell'ultima dei chicchi di caffé, lasciando bollire il tutto, senza parlare.
La ragazza aspettava impaziente una spiegazione, meravigliandosi di quanto suo padre avesse fatto.
Dopo una ventina di minuti il padre spense i fornelli. Tirate fuori le carote, le mise in una ciotola, facendo così anche con le uova. Quindi versò un mestolo di caffé in una tazza.
Fatto questo si rivolse alla figlia chiedendole:“Dimmi, che cosa vedi?'
'Carote, uova, e caffé' rispose.
La invitò ad avvicinarsi e le chiese di toccare le carote. La ragazza constatò che le carote erano diventate molli.
Poi il papà le chiese di prendere un uovo e di romperlo. Levato il guscio, la ragazza vide che il calore aveva indurito l'uovo.
Infine le fu chiesto di sorseggiare il caffé e quale fu la sua soddisfazione nel gustarne il suo ricco aroma!
La ragazza fissò il papà chiedendo: 'Che significa questo, papà?'
“Vedi - le spiegò - ciascuno dei tre elementi ha affrontato la stessa avversità: l'ebollizione nell’acqua. Però ciascuno degli elementi ha reagito in maniera diversa.
La carota è entrata nell'acqua bollente forte, dura ed inesorabile, ma dopo essere stata sottoposta alla bollitura, si é ammorbidita ed è divenuta debole.
L'uovo era fragile, il suo guscio sottile faticava a proteggere il suo contenuto, ma a termine cottura il suo interno è divenuto duro. I chicchi di caffé invece non si sono modificati, ma a contatto con l'acqua bollente, hanno trasformato quell’acqua, facendone del buonissimo e aromatico caffé.
“E tu, quando le avversità bussano alla tua porta, come rispondi?”
Sei la carota che sembra dura, ma con le pene e le avversità si indebolisce e perde la sua forza?
Oppure sei l'uovo, con un cuore alterabile perché eri uno spirito docile, ma con le prove, dopo un dolore, una lontananza, o una prova, sei diventato duro e rigido? Il tuo guscio, guarda, é lo stesso, ma credi di essere migliore con uno spirito ed un cuore di pietra?
O sei come il chicco di caffé che trasforma l'acqua calda, la cosa che cioè gli procura pena, raggiungendo maggiori risultati proprio quando la pena aumenta?
Quanto più l'acqua diviene calda, tanto più esso le dà un miglior sapore.
“Allora, dove ti identifichi tu?
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