Shrek di Andrew Adamson e Vicky Jenson da Giovani per i Giovani

Comincia con “c'era una volta...”e sembra molto classico...poi però l'eroe e' un orco puzzolente, la principessa nasconde piu' di un segreto e il principe azzurro e' un metro d'arroganza e viltà.

del 10 ottobre 2002

 

era una volta, in una remota palude, un orco irascibile di nome Shrek, la cui preziosa solitudine viene improvvisamente turbata dall'invasione di turbolenti personaggi delle fiabe. Ci sono topolini ciechi nel suo cibo, un grosso lupo cattivo nel suo letto, tre piccoli porcellini in cerca di una casa e molti altri ancora, tutti banditi dal loro regno dal perfido Lord Farquaad. Determinato ad ogni costo a reimpossessarsi della sua palude, Shrek fa un patto con Lord Farquaad e si lancia alla ricerca della principessa Fiona, promessa sposa del principe, prigioniera in un castello inaccessibile. Lo accompagnera' nella sua missione l'asino parlante Ciuchino, ma riuscire a salvare la principessa da un drago sputa fuoco si rivelera' l'ultimo dei loro problemi, perche' un oscuro e terribile segreto sta per essere finalmente svelato.

 

Si sa, nelle nostre estati ragazzi gli incontri formativi fanno tanta fatica ad essere accolti e soprattutto ad essere significativi per il famoso gruppetto di preadolescenti che di buona voglia o suo malgrado è iscritto al GREST.

 

E quale occasione migliore per sfruttare la storia di Shrek? Quel orribile mostro verde così favola ma così stranamente umano? Così distante dal nostro mondo, dalla nostra vita quotidiana ma così vicino a ciò che sperimentiamo tutti i giorni, così diverso da noi e così somigliante.

Sì perché è proprio facile identificarsi con Shrek e con il suo mondo!

La storia è sempre quella: il buon cavaliere che deve salvare la principessa dopo varie peripezie e eroiche gesta riesce a sconfiggere il drago ed il principe cattivo, e convogliare a nozze solenni e festose… e vissero tutti felici e contenti.

In Shrek però tutti i ruoli convenzionali sono stravolti come anche il finale a sorpresa. Questo stravolgimento dei ruoli ci ha permesso con i preadolescenti di puntare su alcuni temi fondamentali che sono sviluppati nel film:

il tema dell’amicizia (l’amico perdona, si dimentica del torto, gli amici si aiutano, non guardano alle apparenze ma al cuore…)

l’aspetto fisico (è importante ma non è tutto. È importante l’armonia nei gesti, nel proprio corpo, in ciò che ci circonda...e Shrek, pur bruttino davvero, era simpatico e tutto intorno a lui, anche la casa nella palude puzzolente, era armonioso ed ordinato)

la simpatica ed arguta parodia dei parchi giochi alla “disneyland” e dei film alla “matrix” che fa pensare a quanto oggi i ragazzi si riconoscano più in questi che nelle antiche ma sempre belle fiabe “della nonna”

il bisogno di un mondo perfetto che ci portiamo dentro anche noi, come altrettanti piccoli Lord Farquaad, e che tante volte realizziamo o tentiamo di realizzare attorno a noi abolendo, distruggendo, mettendo al confine chi (persone e popoli) risulta essere, ai nostri occhi, non perfetto (vedi oggi e ieri i grandi genocidi)

il bisogno di felicità e serenità che tutti proprio tutti abbiamo (persino la draghessa rosa)

tutti, ma proprio tutti siamo come le cipolle: per andare all’essenza, alla verità dentro le persone, bisogna togliere via tanti strati… e così arrivi, sicuramente con le lacrime agli occhi, al cuore.

 

perché non farne anche una proposta per il GREST?

da GxG Magazine

sr Silvia Berto

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