Siamo tutti un po' pinocchi

Credo che il tasto della sincerità sia dolentissimo per molti, forse per tutti. La sincerità, il dire la verità, il dire quello che si pensa, è una delle imprese umane più difficili da affrontare, e non solo in amore. Forse, però, è anche l'impresa in grado di renderci davvero liberi.

Siamo tutti un po’ pinocchi

da Quaderni Cannibali

del 21 marzo 2012 (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); 

Ma alla fine, in amore la verità bisogna sempre dirla tutta? O solo quando viene richiesta? E anche qualora ci venisse richiesta, è sempre giusto dirla?

          Credo che il tasto della sincerità sia dolentissimo per molti, forse per tutti. La sincerità, il dire la verità, il dire quello che si pensa, è una delle imprese umane più difficili da affrontare, e non solo in amore. Forse, però, è anche l’impresa in grado di renderci davvero liberi. In amore, in particolare, dire la verità è come rendersi trasparenti verso l’altro ed è come togliersi di dosso quell’involucro dei sensi di colpa che ci opprime e ci nasconde.

          Noi esseri umani dobbiamo fare costantemente i conti con la verità, il più delle volte in modo conflittuale poiché non riguarda solo il rapporto di noi con noi stessi (si può perfettamente mentire a se stessi e conviverci serenamente per un bel po’) ma riguarda il rapporto che, nel caso dell’amore, ci lega a qualcun’altro. Il dilemma sul dire o meno sempre la verità alla persona che amiamo nasce dalla difficoltà di soppesare danni e benefici a cui la sincerità o la menzogna porterebbero. In più è vero che l’inclinazione alla verità è tipicamente umana, ma lo è anche quella alla menzogna, e da questo fatto nasce il conflitto. Faccio fatica a credere che nessuno, almeno una volta nella vita, abbia mai mentito alla persona amata.

          Bisognerebbe qui fare le dovute distinzioni all’interno della categoria di verità, perché la verità ha diverse sfaccettature, può riguardare una cosa stupida (sì, sono stata io a magiare l’ultima fetta di torta), una cosa più importante (sì, ti ho tradito perché nostra relazione è in crisi) o una situazione transitoria e trascurabile (sì, mi sono infatuato di quella ragazza ma ciò non incide nella relazione).

          Ora, il dilemma del dire o meno la verità va sempre posto in relazione al tipo di rapporto che si sta vivendo (mentire al moroso di turno non è come mentire al marito) e va considerato in rapporto alle conseguenze a cui essa potrebbe portare. Infatti, come ci ricorda la Mannoia, “una bugia è una mancata verità che prima o poi succederà”.

          Cioè, forse, per quanto possiamo mentire o tacere per nascondere la verità, essa, prima o poi, salterà fuori, anche se noi non lo vogliamo: ciò significa che, nel caso in cui essa riguardi una situazione rilevante (es. tradimento) che possa compromettere serenità ed equilibrio del rapporto, la sincerità nei confronti della persona che si ama è necessaria. Invece, solo nel caso della situazione transitoria può essere concesso, per preservare la serenità e la solidità della relazione, dire qualche bugia o tacere qualche verità che riguarda fatti o vicende personali che non incidono in alcun modo nel rapporto, laddove la sincerità porterebbe solo danni.

          Tornando alla mia fonte di ispirazione, lui sostiene che la completa trasparenza su di sé e sui propri pensieri sia d’obbligo senza fare distinzioni. Due innamorati dovrebbero, come prima tappa del rapporto, raccontarsi tutta la loro vita precedente al loro incontro, tutti i loro vecchi amori, senza nascondere nulla. Due che si amano dovrebbero, in sostanza, dirsi sempre la verità ogni giorno su tutto, perché “solo la verità crea la fiducia totale”.

          Ma è proprio vero che in una relazione d’amore sia necessaria la sincerità totale? E ammettendo pure il caso che fosse necessaria, e che quindi rappresenterebbe l’ideale dell’amore la piena franchezza e limpidezza, è questa un’operazione umanamente possibile? Davvero due persone che si amano si dicono tutto, e, soprattutto, hanno il dovere di dirsi tutto per preservare il loro amore? Forse, io credo e ripeto, talvolta, qualche bugia deve essere concessa, qualche bugia è doverosa, o, se non altro, necessaria proprio per preservare il rapporto e per prevenire ansie, preoccupazioni o sospetti inutili, se a questo rapporto diamo davvero importanza e se la mancata verità riguarda qualcosa che siamo in grado di gestire da soli e, soprattutto, di risolvere.

          Non sarà forse vero che ciascuno di noi, seppur legato a qualcuno, ha il diritto, e talvolta anche il dovere, di serbarsi uno spazio nel proprio cuore per i propri segreti? Non è un’esigenza tipicamente umana quella di aver bisogno di ritirarsi con sé e coi propri pensieri senza renderne partecipe nessuno, nemmeno la persona che si ama? Questo bisogno non credo possa logorare un rapporto d’amore. Anzi, forse è proprio questo mistero, questa consapevolezza di non poter mai sapere tutto dell’altro, che ci rende così affascinante l’altro, che ce lo rende attraente al punto da non volerlo lasciare mai. Recitava quella canzone di Battisti, “così vicini ma irraggiungibili”. Che sia questo il segreto dell’amore?

Laura Gotti Tedeschi

http://costanzamiriano.wordpress.com

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