Sr Troncatti è stata “la donna del sì”. Non si è mai tirata indietro nonostante le numerose difficoltà. Nel libro dal titolo: “La grazia di un sì tutto donato”, si ripercorre l'intera vita della beata.
del 28 giugno 2012 (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); 
          Domenica 24 giugno, Festa del Successore di Don Bosco, Madre Yvonne Reungoat, Superiora delle Figlie di Maria Ausiliatrice, ha regalato al Rettor Maggiore, Don Pascual Chávez, l’ultimo libro edito sulla venerabile sr Maria Troncatti, dal titolo: “La grazia di un sì tutto donato”.
          Il 10 maggio 2012, Papa Benedetto XVI ha firmato il decreto sul miracolo di guarigione attribuito all’intercessione della Venerabile Maria Troncatti. Ed è proprio sulla vita e le opere di suor Maria Troncatti che si concentra il recente libro di suor Maria Collino “La grazia di un sì tutto donato. Maria Troncatti missionaria nella foresta amazzonica”. Il volume, da poco uscito dall’Editrice Elledici – LDC Torino, è la seconda biografia, dopo “Selva, patria del cuore”, dedicata alla futura beata. A breve si prevedono traduzioni in altre lingue.
          Il libro è composto da 17 capitoli che percorrono l’intera vita di sr Troncatti: dall’incontro con i salesiani, quando, a dieci anni scopre il Bollettino Salesiano, datole dalla sua maestra elementare, e legge delle missioni e al contempo scopre nuovi orizzonti; fino alla sua morte avvenuta il 25 agosto del 1969 per incidente aereo, quando il mezzo con il quale viaggiava per raggiungere Quito precipita al suolo.
          La vita di suor Maria è una vita densa e ricca di esperienze, una vita avventurosa. Nasce il 16 febbraio del 1883, terza di quattro figli, a Còrteno Golgi paese sulle Alpi lombarde, nel nord Italia. Lascia la sua famiglia e il suo paese natio, per entrare in postulato il 15 ottobre 1905: non tornerà più a casa. La sofferenza di lasciare i suoi cari e la sua terra fu molto grande tanto da impedirle di rimettere piede nei luoghi che le diedero i natali.
          Molti anni dopo, infatti, alla vigilia del suo ottantacinquesimo compleanno, in una delle lettere ai nipoti scrive del suo antico e sempre presente dolore: “Tu mi dici che sempre conservi la speranza di vedermi rimpatriare; alla mia età è impossibile non per colpa delle mie Superiore. Tante volte mi hanno detto che se io desideravo vedere i miei, me lo avrebbero permesso. Io non ho mai accettato (innanzitutto perché il mio posto è qui) ma anche perché, arrivato il giorno della partenza, il distacco mi è costato molto: distacco dai miei genitori, dalle Superiore, dalla patria, dalla lingua, da tutto; all’entrata nel piroscafo ho detto addio per sempre. Nel cielo ci rivedremo”.
          La sofferenza e la speranza sono delle costanti nella vita di sr Troncatti. Prima di partire per il Sudamerica, verso Guayaquil nel 1922, il tifo e la prima guerra mondiale (1915-1918) segnano profondamente l’animo e lo spirito della Beata. Anche dopo l’arrivo nella foresta amazzonica saranno molti i momenti duri che si ritrova ad affrontare: ma sr Troncatti è stata “la donna del sì”. Non si è mai tirata indietro nonostante le numerose difficoltà. Nel libro c’è tutto questo ed altro ancora e suor Maria Collino riesce, grazie alla sua scrittura fresca e scorrevole, a rendere attuale e coinvolgente la storia di questa straordinaria Figlia di Maria Ausiliatrice.
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