Sussidio on-line GMG2005: 10° PASSO “Erode: le altre logiche... ... niente di ...

Che diritto aveva Paolo ad andare a dire che gli dèi fatti da mani umane non erano veri? Quanti disoccupati avrà causato il successo della nuova religione? Se ci sono di mezzo gli affari ed il benessere, non sarebbe meglio che ciascuno si faccia i propri? E quelli che sono accorsi per la gran confusione ma non sanno neanche il motivo, a chi assomigliano?

Sussidio on-line GMG2005: 10° PASSO “Erode: le altre logiche... ... niente di nuovo sotto il sole”

da GxG Magazine

del 03 luglio 2005DECIMO PASSO

“Erode: le altre logiche...ßà... niente di nuovo sotto il sole”

 

1 - Prendi e mangia

 

È successo ad un certo Demetrio

Atti degli apostoli 19,23-32

Verso quel tempo scoppiò un gran tumulto riguardo alla nuova dottrina. Un tale, chiamato Demetrio, argentiere, che fabbricava tempietti di Artèmide in argento e procurava in tal modo non poco guadagno agli artigiani, li radunò insieme agli altri che si occupavano di cose del genere e disse: «Cittadini, voi sapete che da questa industria proviene il nostro benessere; ora potete osservare e sentire come questo Paolo ha convinto e sviato una massa di gente, non solo di Efeso, ma si può dire di tutta l'Asia, affermando che non sono dèi quelli fabbricati da mani d'uomo. Non soltanto c'è il pericolo che la nostra categoria cada in discredito, ma anche che il santuario della grande dea Artèmide non venga stimato più nulla e venga distrutta la grandezza di colei che l'Asia e il mondo intero adorano».

All'udire ciò s'infiammarono d'ira e si misero a gridare: «Grande è l'Artèmide degli Efesini!». Tutta la città fu in subbuglio e tutti si precipitarono in massa nel teatro, trascinando con sé Gaio e Aristarco macèdoni, compagni di viaggio di Paolo. Paolo voleva presentarsi alla folla, ma i discepoli non glielo permisero. Anche alcuni dei capi della provincia, che gli erano amici, mandarono a pregarlo di non avventurarsi nel teatro. Intanto, chi gridava una cosa, chi un'altra; l'assemblea era confusa e i più non sapevano il motivo per cui erano accorsi. 

 

Atti degli Apostoli, Bibbia, Nuovo testamento.Di Luca, quello del Vangelo. Scritti nella seconda metà del I° secolo.

Efeso era la sede del più grande tempio di Artemide, dea della fecondità. E dei commerci annessi. Demetrio ha capito tutto. Riassume in modo perfetto il pensiero di Paolo. E visto com’è storicamente andata, non ha torto a temere che il culto redditizio di Artemide finisca. C’è una certa logica…

 

 

2 – Per riflettere

 

·         Che diritto aveva Paolo ad andare a dire che gli dèi fatti da mani umane non erano veri?

·         Quanti disoccupati avrà causato il successo della nuova religione?

·         Se ci sono di mezzo gli affari ed il benessere, non sarebbe meglio che ciascuno si faccia i propri? E quelli che sono accorsi per la gran confusione ma non sanno neanche il motivo, a chi assomigliano?

 

3 - È successo anche a….

 

Raoul Follerau

Giornalista, lanciato verso una luminosa carriera, incontra per caso dei lebbrosi. Non credeva che ci fossero degli esseri umani in quelle condizioni: morti prima di morire, perché il loro corpo in disfacimento terrorizzava tutti da millenni. Ha dedicato a loro il resto della sua vita.

Se oggi la lebbra è sotto controllo ed in via di estinzione, dopo millenni, appunto, lo dobbiamo a lui.

 

“Quanto vale la vita umana”

- Nell’anno 1954 Raoul Follerau scrive al Presidente degli Stati Uniti ed a quello dell’Unione Sovietica per chiedere, invano, un aereo da bombardamento ciascuno: “Con il prezzo di due di questi aerei potremo curare tutti i lebbrosi del mondo…”.

- Nel 1964 scrive al Segretario Generale dell’O.N.U. per chiedere che tutte le nazioni prelevino dal loro bilancio la spesa di una giornata di armamento e la mettano in comune per lottare contro la carestia, i tuguri e le malattie che decimano l’umanità.

Ma per Follerau bisognava fare di più. Egli vuole far uscire i lebbrosi dalla loro segregazione e per fare questo vuole conoscerli e portare loro la sua amicizia. Per raggiungere questo scopo, questo uomo che non può camminare senza bastone a causa dei reumatismi, compirà trenta volte il giro del mondo.

 

 

Breve biografia di Raoul Follerau

Nato a Nevers nel 1903, Raoul ha soltanto 17 anni quando esce il suo primo libro: Libro d’amore. Molto giovane inizia una carriera di scrittore-poeta che si annunciava piena di successo. Nel 1936 il direttore di un quotidiano argentino gli chiede di andare nel Sahara sulle orme di Padre De Foucauld di cui si è sul punto di celebrare il 20° anniversario della morte. È durante uno di questi viaggi che Raoul Follerau scopre i malati di lebbra. Durante i 10 anni seguenti percorre il mondo tenendo 1200 conferenze, coi frutti delle quali venne costruita Adzopè, la città dei malati di lebbra. Adzopè è oggi l’ ”Istituto Nazionale del Trattamento della lebbra R. Follerau”.

Le sue principali iniziative:

• Con tutti i mezzi di cui dispone diffonde le informazioni dell’O.M.S.: la lebbra non è più contagiosa di altre malattie; è guaribile con i sulfoni; non è ereditaria.

 • Nel 1952 interviene presso le Nazioni Unite.

• Nel 1953 sottopone al Presidente della Repubblica Francese una proposta di legge avente come scopo la liberazione giuridica dei lebbrosi.

• Nel 1954 per sensibilizzare l’opinione pubblica, lancia la prima Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra. Oggi circa 150 nazioni partecipano a questa Giornata.

• Dopo un’intera vita spesa a rendere giustizia ai malati di lebbra, Raoul Follerau si spegne il 6 dicembre 1977 a Parigi.

Servizio Nazionale Pastorale Giovanile

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