Sussidio on-line GMG2005: 14° PASSO “Abbiamo visto... ... e ci basta non voglia...

La Messa, la Bibbia, la Caritas, l'adunanza. Quante volte! Sappiamo già tutto. Possiamo anche distrarci, tanto non c'è niente che possa sorprenderci.

Sussidio on-line GMG2005: 14° PASSO “Abbiamo visto... ... e ci basta non vogliamo altro!”

da GxG Magazine

del 15 luglio 2005

QUATTORDICESIMO PASSO

“Abbiamo visto... ßà... e ci basta non vogliamo altro!”

 

 

1 - Prendi e mangia

 

È successo ai compaesani di Gesù

Luca 4,14-30

Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi.

Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:

“Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore”. Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi». Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose: «Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fallo anche qui, nella tua patria!». Poi aggiunse: «Nessun profeta è bene accetto in patria. Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone. C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro».

All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.

 

 

Vangelo di Luca ,Bibbia, Nuovo testamento. Scritto nella seconda metà del I° secolo. Luca era stato uno stretto collaboratore di Paolo.

Forse si erano sentiti orgogliosi quando negli altri paesi avevano cominciato a tesserne le lodi. Adesso era qui, come al solito. Magari avrebbe fatto una bella predica. Ecco. Ma cosa dice?

Pretende di essere profeta, compimento delle scritture, investito di Spirito del Signore! No, loro sapevano bene chi era: il figlio di Giuseppe. E basta. Per trent’anni era stato così. Loro lo sapevano bene.

 

2 – Per riflettere

 

La Messa, la Bibbia, la Caritas, l’adunanza. Quante volte! Sappiamo già tutto. Possiamo anche distrarci, tanto non c’è niente che possa sorprenderci.

·         Ci capita di sentirci dei cristiani “arrivati”?

Magari conosciamo Ges√π da sempre.

·         Ma ci succede ancora di scoprire che di Lui non conosciamo tutto?

·         Che cosa di Lui, in particolare, ci ha sorpreso negli ultimi tempi?

 

3 - È successo anche a….

 

due delinquenti

E forse anche a qualcuno che delinquente non è, magari solo per caso.

 

Premessa: una memoria “da Dio”.

Non possiamo sbagliarci proprio su questo! Essere cristiani significa ricordare, fare memoria, ma di cosa? Principalmente una sola cosa: Dio è più grande, più grande del nostro cuore, più grande dei nostri peccati, più grande delle nostre fughe, più grande della morte, più grande anche della nostra dimenticanza di Lui… Lui non si dimentica mai, ci cerca e prima o poi ci trova! Gesù diceva: “ Siate misericordiosi come misericordioso è il Padre vostro, non giudicate e non sarete giudicati”. Facile no? In fondo dobbiamo ricordarci solo questo… e stupirci!

 

SONO UN ASSASINO CHE HA TROVATO GRAZIA Sono un assassino: ho spento la luce della vita ad un povero vecchio di 73 anni. Ero entrato in tabaccheria per una rapina: non sapevo che ne retrobottega dormisse questo vecchio quasi sordo: l’ho spaccato con il crik che avevo in mano… Mi hanno dato 33 anni… A Porto Azzurro cominciai a scrive poesie. L’ignoranza è la protezione per il povero: attraverso la cultura cominciai a capre l’abisso in cui ero precipitato, anche se, conoscendo di più cominciai a soffrire di più… Per meriti letterari (avevo vinto il Premio Viareggio ed altri premi internazionali) mi diedero la grazia, ma era un’altra la grazia che io volevo: il perdono della figlia che, accorsa in aiuto del vecchio, non avevo uccisa solo perché la furia omicida mi si era improvvisamente calmata.

Mi ritrovai con lei quando, uscito dal carcere mi chiamarono alla trasmissione speciale GR della radio. Mi disse: “Se il martirio di mio padre, perché di martirio si è trattato, è servito alla redenzione e alla poesia di Alfredo Bonazzi, io sono ben felice di perdonarlo…” Questa per me è stata la vera grazia!

Alfredo Bonazzi

 

A NOME DELLE BAMBINE DI TUTTO IL MONDO, TI PERDONO…

Era in ergastolo perché aveva ucciso una bambina di 9 anni, dopo averla violentata.

Tutti lo evitavano, perché il suo era stato uno tipo di delitto che anche i più duri tra noi condannavano, inorriditi.

Erano già 18 anni che si trovava in prigione: le cose più brutte le davano a lui; i lavori più umilianti erano i suoi.

A Natale le bambine della scuola del paese avevano scritto delle letterine a tutti noi. Lui non aveva mai ricevuto posta da nessuno e quando si vide tra le mani una lettera con il suo nome si commosse: si nascose per leggerla meglio, per conto suo. C’era scritto: “ Io non so chi sei. Io sono una bambina di 9 anni: qualunque cosa tu abbia fatto, a nome delle bambine di tutto il mondo ti perdono!

” Cadde in ginocchio, in lacrime: le prime dopo 18 anni.

Un ex ergastolano presente all’avvenimento

Servizio Nazionale Pastorale Giovanile

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