Quante volte è stata chiesta un'attenzione particolare per i giovani da parte della Chiesa, quante volte si è corso il rischio di limitare il tutto solo a grandi eventi e feste. La voce dei giovani non viene disattenzionata dai vescovi italiani che, grazie al contributo e all'impegno della Consulta Nazionale di Pastorale Giovanile della CEI, da questi ultimi mesi del 2006 al 2009 dedicheranno un triennio che impareremo a conoscere come “Agorà dei Giovani Italiani”.
del 22 settembre 2006
Quante volte è stata chiesta un’attenzione particolare per i giovani da parte della Chiesa, quante volte si è corso il rischio di limitare il tutto solo a grandi eventi e feste. La voce dei giovani non viene disattenzionata dai vescovi italiani che, grazie al contributo e all’impegno della Consulta Nazionale di Pastorale Giovanile della CEI, da questi ultimi mesi del 2006 al 2009 dedicheranno un triennio che impareremo a conoscere come “Agorà dei Giovani Italiani”. I giovani rappresentano la speranza della Chiesa e sono una fondamentale risorsa per la comunicazione del Vangelo nel mondo di oggi. L’Agorà dei Giovani Italiani è un percorso di tre anni, scandito da alcuni grandi eventi nazionali e internazionali, attraverso cui la Chiesa vuole rendere i giovani sempre più protagonisti della propria missione.
Il primo anno ha come tema “Come io vi ho amati. La missione come ascolto”. La comunità cristiana esce dai propri spazi per instaurare nuove relazioni con i giovani: è un invito ad aprirsi all’ascolto e alla condivisione sul comune terreno della speranza desiderata, cercata e vissuta negli ambiti della vita quotidiana: gli affetti, l’esperienza della fragilità, l’impegno di cittadinanza, il rapporto tra lo studio/lavoro e la festa, la relazione con le altre generazioni.
Lo Spirito di verità guida l’ascolto, rivelando la presenza di Cristo in mezzo ai giovani e aiutando a “discernere il vero presente sotto le vesti del nuovo” (Educare i giovani alla fede, I).
L’evento principale del primo anno è l’incontro nazionale dei giovani, che si terrà a Loreto il 1° e il 2 settembre 2007 e che sarà preceduto da alcuni giorni di accoglienza in 32 diocesi nelle Marche, Umbria, Emilia Romagna ed Abruzzo. A questo incontro quasi certamente ci sarà la presenza del Santo Padre per un momento di preghiera il sabato pomeriggio e per la Santa Messa della Domenica. All’incontro parteciperanno anche delegazioni da tutti i Paesi d’Europa e del Mediterraneo.
Il tema del 2007/2008 sarà “Sarete miei testimoni. La missione come primo annuncio. Con questo si vuol sottolineare come ogni giovane ed ogni comunità si fa portatore dell’annuncio cristiano, attraverso la testimonianza quotidiana negli ambienti di vita e con iniziative di evangelizzazione. La missione viene vissuta come una “gioiosa comunicazione della bellezza di una scoperta che si vuole condividere con tutti” (Educare i giovani alla fede, IV).
Lo Spirito d’amore fa intuire i bisogni e le domande profonde dei giovani, e muove alla carità della verità, attraverso la testimonianza e l’annuncio personale.
Il momento centrale di quest’anno sarà la XXIII Giornata Mondiale della Gioventù di Sydney (15-20 luglio 2008), che coinvolgerà non solo chi parteciperà in prima persona (vedi il progetto  di risparmio SMS08, Save Money for Sydney su www.agoradeigiovani.it), ma anche chi resterà a casa attraverso collegamenti satellitare ad hoc ed iniziative in loco magari in contemporanea.
La “tre anni giovani” si concluderà nel 2009 con il tema “Fino ai confini della terra. La missione come cultura”. Infatti la comunicazione del Vangelo passa anche attraverso le “parole” della cultura e della solidarietà. Alla luce dell’esperienza vissuta alla GMG, i giovani e le comunità potranno aprirsi ad una testimonianza coraggiosa ed originale, misurandosi sulle frontiere delle grandi questioni culturali e sociali del nostro tempo.
Lo Spirito di fortezza della Pentecoste rende la Chiesa capace di riproporre il Vangelo dall’interno delle sfide e dei linguaggi contemporanei.
L’evento dell’anno sarà vissuto simultaneamente in tutte le diocesi italiane: nelle piazze, nei santuari o in qualche “nuovo santuario” del nostro tempo (centri commerciali, stazioni, cinema, piazze, stadi, ecc.) e si porrà a conclusione dell’Agorà.
 
Per quanto i grandi eventi sembrino catalizzanti, questa volta si tratta di un percorso articolato e ricco per ogni contesto giovanile ecclesiale e non, grazie ai sussidi formativi e ad altri strumenti flessibili e adattabili, che è possibile trovare (ancora in parte) sul sito www.agoradeigiovani.it .
Marco Pappalardo
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