Tu sei prezioso ai miei occhi (Isaia 43,4)

Proposta Educativo-Pastorale MGS TRIVENETO ‚Äò07-‚Äò08. “Educhiamo con il cuore di Don Bosco, per lo sviluppo integrale della vita dei giovani, soprattutto i più poveri e svantaggiati, promuovendo i loro diritti”.

Tu sei prezioso ai miei occhi (Isaia 43,4)

da MGS News

del 30 luglio 2007

Proposta Educativo-pastorale

MGS TRIVENETO  ‘07-‘08

  

 Tu sei prezioso ai miei occhi

Educhiamo con il cuore di don Bosco

“Educhiamo con il cuore di Don Bosco,

per lo sviluppo integrale della vita dei giovani,

soprattutto i pi√π poveri e svantaggiati,

promuovendo i loro diritti.”

 

 

 

 

La vita è il grande dono che Dio, “amante della vita”, ci ha affidato a modo di SEME perché collaboriamo con Lui a farlo crescere e rendere frutto abbondante. Questo seme ha bisogno di “cadere in un terreno buono” nel quale possa germinare e dare frutto; questo terreno è la famiglia, culla della vita e dell’amore, luogo primario di umanizzazione. La famiglia accoglie con gioia e gratitudine questo dono della vita e offre l’ambiente propizio, a mo’ di una ecologia, per la sua crescita e il suo sviluppo.

Ma come capita con il seme, non basta un buon terreno, si richiedono anche gli sforzi pazienti e laboriosi del agricoltore che lo irriga, lo cura e lo aiuta a crescere; questo agricoltore della vita è l’educatore (Don Pascual Chavéz, Strenna 2008).

 

 

Scansione

Simbologia del seme

Inizio anno     

TU SEI PREZIOSO

La preziosità del seme

Avvento-Natale

SIAMO FATTI PER CRESCERE

La pianta che nasce

Don Bosco    

HO BISOGNO DI RADICI PROFONDE

Una pianta che mette radici

Quaresima

É TEMPO DI POTARE

Una pianta che va potata

Pasqua e Maria

TUTTO CIÒ CHE DONI VIVE

Una pianta che porta frutti

 

 

 

 

Inizio anno (settembre-ottobre-novembre)

 

TU SEI PREZIOSO

Educare è… aiutare il giovane a scoprire che “è prezioso”.

Il seme è prezioso perché contiene già tutta la vita e ha già in sé i germi della sua vocazione. Ciò che ogni ragazzo sarà dipende dall’impegno che avrà nell’aver cura, con l’aiuto dell’educatore, dei preziosi “semi” presenti in lui. L’educatore aiuta il giovane a scoprirsi come una meraviglia, a prendere coscienza dei doni presenti nella sua esistenza.

 

 

 

Avvento-Natale (novembre-dicembre)

 

SIAMO FATTI PER CRESCERE

Educare è… far comprendere al giovane che deve assumersi la responsabilità della propria crescita.

L’agricoltore favorisce il “terreno buono” in cui il seme può nascere e crescere. Ne avrà cura e lo custodirà (cf. assistenza, relazione e conoscenza personale…). Allo stesso tempo il ragazzo, il giovane, fatto per crescere, deve essere aiutato a cogliere come una opportunità di vita e di crescita l’educazione che gli viene offerta.

 

 

Don Bosco (gennaio)

 

HO BISOGNO DI RADICI PROFONDE

Educare è… aiutare il giovane a fare quelle scelte che aiutano a mettere radici profonde.

L’albero man mano che cresce verso l’alto radica sempre più profondamente le sue radici; se questo non avviene l’albero cadrà. È necessario aiutare i giovani a maturare scelte radicate su quei valori evangelici in cui la nostra interiorità si specchia e si ritrova.

 

 

Quaresima (febbraio-marzo)

 

É TEMPO DI POTARE

Educare è… far capire che è necessario compiere dei tagli nel proprio cammino di crescita.

Vi è un tempo in cui l’agricoltore si reca presso le piante per potare alcuni rami inutili e, a volte, per potare anche alcune fronde che potrebbero dar frutto. È un’operazione necessaria se si vuole che l’albero cresca in modo armonioso (cf. educazione integrale) e che porti frutti a lungo. Il giovane, per prevenire atteggiamenti o scelte negative o per favorire processi di crescita positivi, è chiamato, con l’aiuto dell’educatore, a tagliare, in spirito di discernimento, esperienze, atteggiamenti, scelte… che possono impedire il suo processo di crescita e, allo stesso tempo, ad aver cura di tutte quelle scelte che favoriscono la sua maturazione. È il tempo del sacrificio, del morire a se stessi che porta a scegliere ciò che fa davvero crescere agli occhi di Dio.

 

 

Pasqua e Maria (aprile-maggio-giugno)

 

TUTTO CIÒ CHE DONI VIVE

Educare è… aiutare i giovani a fare della propria vita un dono.

Finalmente è giunto il tempo in cui l’albero porta frutto e in cui l’agricoltore procede al raccolto. Il destino del frutto non è di rimanere sull’albero ma di essere raccolto da qualcuno, di essere dono. Rimanere sull’albero significa marcire. Il giovane che attraverso un procedo di crescita è giunto a maturare alcuni “frutti” (scelte, capacità di dono, esperienze…) viene aiutato dall’educatore a mettere a disposizione quanto ha maturato e a non tenerlo per sé perché tutto ciò che non è donato è perduto.

MGS Triveneto

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