Uomo come mezzo o come fine - Tu sei stato quell'embrione - Tu sì, tu no - Se desiderassi tutelare la salute della donna...
del 05 giugno 2005
 
 
 
Uomo come mezzo o come fine
Il quesito sulla 'Libertà di ricerca scientifica' è stato presentato dai promotori «per consentire nuove cure per malattie come l’Alzheimer, il Parkinson, la sclerosi, il diabete, le cardiopatie, i tumori».
In particolare si chiede di eliminare il divieto di ricorrere alla cosiddetta “clonazione terapeutica”. Si dichiara che la ricerca sulle cellule staminali rappresenta una speranza di cura per malattie che colpiscono milioni di persone.
E' corretto parlare di 'speranza'. Oggi infatti non esistono in tutto il mondo terapie che implichino l’impiego di cellule staminali estratte dagli embrioni, le uniche terapie esistenti sono basate sulle cellule staminali provenienti da adulti e dal cordone ombelicale (1). Le possibilità di cura tramite utilizzo delle staminali embrionali sono - come afferma il radicale Cappato - una SPERANZA. Anche Roger Pedersen (il 'signore delle staminali'), che oggi guida lo Stem Cell Institute di Cambridge - il più grande centro di ricerca sulle staminali del mondo - si dichiara fiducioso ma non nega la possibilità della 'peggiore delle ipotesi' 'quella per cui non tireremo fuori nessuna cura'. In una intervista a Angelo Vescovi su 'Il Foglio' si lamenta un clima di 'disinformazione, faciloneria, semina a man bassa di speranze remote spacciate per realtà a portata di mano'. Don Roberto Colombo, docente di Neurobiologia e Genetica dell’università Cattolica di Milano, afferma che è “Irragionevole clonare e distruggere embrioni inseguendo un’ipotesi”.
Certo, la speranza esercita un potente richiamo su coloro che - come Christopher Reeve, purtroppo deceduto - si trovano nella disgraziata situazione di potere solo sperare. E' ingiusto negare la speranza, come è ingiusto, quando non si disponga di certezze, alimentarla. E' invece certo che la speranza costituisce una potente motivazione, anche elettorale.
Questo mentre le tecniche scientifiche sono in continua evoluzione. In un numero uscito a inizio anno Nature Medicine, una delle più importanti riviste scientifiche del mondo, scriveva di un recente meeting a San Diego in cui gli scienziati hanno parlato di tecniche alternative che potrebbero consentire di ottenere cellule con caratteristiche analoghe alle staminali 'embrionali'  tramite 'regressione' da cellule adulte, senza necessità di produrre embrioni. [Il Foglio, 7 maggio 2005]
'Clonazione terapeutica' significa creare embrioni umani per poi 'terminarli' allo scopo di ottenere le famose 'staminali embrionali'. Cioè utilizzare quegli embrioni come 'mezzo', per un risultato che nessuno oggi - a quanto ci risulta - può garantire.
Per questo ripetiamoNO, noi non andiamo a votare1 - Adulte 58, embrionali 0: tra staminali non c'è partita - [...] Nei laboratori di tutto il mondo [...] dalle staminali adulte sono stati ottenuti benefici – di gradi diversi – per 58 tipi di malattie. E le cellule tratte da embrione, quelle che – prevalessero i «sì» ai referendum – ci farebbero guarire da infermità di ogni tipo, stando ai suggestivi ma ingannevoli slogan della campagna pro-referendum? Allo stato attuale, la loro utilità clinica è pari a zero. [...]._______________________________________
 
Tu sei stato quell'embrione
Dicono “vota sì per cancellare la norma che equipara i diritti del concepito a quelli della madre e del padre. Nessuna legge al mondo prevede che l’embrione sia riconosciuto come persona giuridica”.L’embrione umano, contrariamente alle opinioni di alcuni pseudo-scienziati, è un organismo vivente della specie umana, è la prima fase dell’esistenza di ognuno di noi.E’ la biologia dello sviluppo che ci offre questa evidenza. La scienza non si basa sulle opinioni di uno o due scienziati, non si fonda su argomenti di autorità, come l’ipse dixit dei discepoli di Pitagora, ma si fonda su migliaia e migliaia di studi sperimentali condotti nei migliori centri di ricerca e convalidati dalla comunità scientifica internazionale.Inoltre, è falso dire che “Nessuna legge al mondo prevede che l’embrione sia riconosciuto come persona giuridica”. Basti leggere la Risoluzione del Parlamento Europeo A2-327/1988 “Anche lo zigote [embrione unicellulare] deve essere protetto e non deve essere indiscriminatamente usato per esperimenti”; la Convenzione Europea di Biomedicina del 1996: “L’embrione e il feto umano vanno trattati nel rispetto della dignità umana”.  (1) Certamente l’embrione umano non ha gli stessi diritti del padre e della madre: è evidente che non ha i diritti politici, ma ha sicuramente quel diritto che è alla base di tutti gli altri, cioè il diritto alla vita, che nel suo caso si concretizza nel diritto a nascere. (2)Poiché si trova in una condizione di particolare debolezza, il suo diritto alla vita merita una speciale tutela. Infatti, il diritto è nato storicamente e ha senso per difendere e promuovere gli interessi di chi vive in una situazione di debolezza e non per difendere i diritti del più forte, il quale impone la sua volontà con la violenza e il sopruso.
[Giorgio Carbone – ‘Il Foglio’ – 12 maggio 2005]
1 - Ricordiamo la approvazione, l'8 marzo, da parte della Assemblea Generale dell'ONU della Dichiarazione (non vincolante) che bandisce ogni forma di clonazione umana, inclusa quella per trattamenti medici, come incompatibile con la dignità umana e la protezione della vita umana2 - Ricordiamo la Sentenza n. 35/1997 della Corte Costituzionale- 'Basilare resta fra tutte la sentenza n. 27 del 1975, con la quale la Corte, nel dichiarare la illegittimità costituzionale parziale dell'art. 546 del codice penale del 1930, ebbe modo di affermare i principî di ordine costituzionale in materia. Disse la Corte: che ha fondamento costituzionale la tutela del concepito, la cui situazione giuridica si colloca, sia pure con le particolari caratteristiche sue proprie, tra i diritti inviolabili dell'uomo riconosciuti e garantiti dall'articolo 2 della Costituzione, denominando tale diritto come diritto alla vita, oggetto di specifica salvaguardia costituzionale; [...]'- 'si è rafforzata la concezione, insita nella Costituzione italiana, in particolare nell'art. 2, secondo la quale il diritto alla vita, inteso nella sua estensione più lata, sia da iscriversi tra i diritti inviolabili, e cioè tra quei diritti che occupano nell'ordinamento una posizione, per dir così, privilegiata, in quanto appartengono - per usare l'espressione della sentenza n. 1146 del 1988 - 'all'essenza dei valori supremi sui quali si fonda la Costituzione italiana'.
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Tu sì, tu no
E’ lecito scartare un embrione?E’ lecito sperimentare su un embrione?E’ lecito clonare un embrione?E’ lecito congelare un embrione?
Se si raggiunge il quorum e se vincono i si, sarà consentito.
Nessuno, fra scienziati e filosofi, ha negato finora che l’embrione sia vita. Casomai si è detto che l’embrione non è persona.Esattamente come nel 1857, quando con la sentenza Dred Scott la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America stabilì che  'i negri non sono persone secondo la legge civile'. Era successo qualcosa di analogo in precedenza con gli indios, in America, sarebbe successo più tardi con gli ebrei.
Se si raggiunge il quorum e se vincono i si, si introdurrebbe la possibilità della diagnosi preimpianto: prelevare 1 o 2 delle 7-8 cellule dell’embrione per diagnosticarne, eventualmente, difetti genetici. Nel caso se ne trovassero, l’embrione si scarta (1).
Si chiama eugenetica, che significa: razza buona. Non è una novità. L’abbiamo conosciuta col nazismo, ma è opinione comune che sia praticamente scomparsa.
Non è vero. La invocano pure i radicali italiani.
Ma nelle riviste scientifiche specializzate da anni si teorizza che ucciderne uno per guarirne (forse) 10 è corretto. Si teorizza che è giusto scegliere il bambino migliore. E altre amenità.
Un esempio: Julian Savulescu.Direttore dell’Oxford Center di Etica Applicata, Direttore del Melbourne Oxford Stem Cell collaboration, dedicato all’esame delle implicazioni etiche di clonazione e ricerca di cellule staminali embrionali. Editore del Journal of Medical Ethics, il giornale medico con maggiore impatto in etica medica e applicata. E’ anche Direttore dell’Unità Etica all’Istituto di Ricerca Pediatrica Murdoch a Melbourne, e del Centro Studi per la Salute e Società, dell’Università di Melbourne.
Proponiamo alcune traduzioni dall’inglese di testi apparsi su riviste scientifiche: “Beneficenza Procreativa: perché dovremmo selezionare il bambino migliore” (2) e “La lotteria delle cellule staminali embrionali e la cannibalizzazione degli esseri umani” (3).
 
1 - La Diagnosi Genetica Pre-impianto (PGD)
La PGD consiste nell’analisi genetica di una o due cellule prelevate dall’embrione al fine di definire l’esistenza o meno di alterazioni del patrimonio genetico(localizzate cioè nei cromosomi o nei geni).
Queste alterazioni possono essere tali da impedire il proseguimento della gravidanza, o essere responsabili di importanti malattie cromosomiche (sindrome di Down…), o geniche (fibrosi cistica…), talora legate al sesso (emofilia...).
La PGD può essere indicata anche per individuare geni responsabili di malattie a insorgenza tardiva (ex: tumore del colon…) e per individuare la compatibilità genetica fra l’embrione e un paziente in attesa di trapianto (per esempio un fratellino malato di leucemia e in attesa di cellule staminali adulte del cordone ombelicale del nascituro…).
Viene effettuata durante procedure di fecondazione assistita, dopo la fertilizzazione dell’ovocita (entro 72 ore) e prima di trasferire l’embrione in utero. Non è una metodica di routine: nel mondo si sono effettuati finora circa 6000 cicli (1000 nati sani), in Italia circa 100 cicli anno.
 L’analisi dei dati di cinque lavori scientifici dimostra che, su 1347 embrioni analizzati:
- 761 (56,5%) sono risultati anormali (e quindi mai trasferiti in utero)- 583 (43,3%) sono stati trasferiti - 39 (2,9% rispetto al totale; 6,7% rispetto ai trasferiti ritenuti sani) sono giunti alla nascita.[A. Serra: X Assemblea Generale Pontificia Accademia Pro Vita. Le prospettive eugeniche della riproduzione tecnicamente assistita]
Inoltre la percentuale di malformazioni dei feti e dei nati derivati da embrioni sottoposti a PGD non sembra essere inferiore a quella degli embrioni non analizzati: si registra il 6,6% di malformazioni, maggiori (3,9%) e minori (2,7%), secondo ESHRE su un campione di 279 nati.[ESHRE Preimplantation Genetic Diagnosis Consortium (2001): data collection III (May 2001) Human Reproduction, Vol. 17, No. 1, 233-246, January 2002.]
I dati disponibili sulla PGDa: non sono sufficienti per affermare che questi procedimenti diagnostici non interferiscono con il tasso di impianto;b: sono tali da porre forti dubbi sul mantenimento del tasso di gravidanze attese;c: non indicano una diminuzione della percentuale di malformazioni alla nascita. 2 - Beneficenza Procreativa: perché dovremmo selezionare il bambino migliore - Julian Savulescu - Riassunto - [Bioethics vol. 15, n. 5/6 2001]
 
Se desiderassi tutelare la salute della donna
Se desiderassi tutelare la salute della donna, farei innanzitutto un’azione preventiva a tutela della fertilità e poi metterei in campo tutte le risorse della microchirurgia e della farmacologia per curare realmente la sterilità maschile (1) o femminile e l’infertilità (2).Se desiderassi davvero la salute della donna, non la sottoporrei alle tecniche di fecondazione assistita (3) le quali per se stesse sono pericolose e nocive alla sua salute (4): basti pensare ai numerosi studi condotti su donne che hanno praticato la fecondazione artificiale e che hanno subito la rottura delle tube, dell’utero, o la sindrome da iperstimolazione ovarica (5, 6, 7) .Inoltre, se desiderassi evitare le gravidanze plurime, il mezzo tecnicamente più sicuro, anche se eticamente inaccettabile, sarebbe quello di produrre solo un embrione e trasferirlo nell’utero (8) : nel centro medico La Sala di Reggio Emilia in questo modo sono aumentate le gravidanze da fecondazione in vitro.
[Giorgio Carbone – ‘Il Foglio’ – 12 maggio 2005]
1 - Un terzo circa degli uomini che si sottopone alle cure dell'andrologo contro l'infertilita' riesce ad avere una paternita' naturale. Sono i risultati emersi dal primo studio pluriennale multicentrico sul trattamento dell'infertilita' maschile presentati in occasione del XX congresso nazionale della Societa' italiana di andrologia in corso a Capri. Sett 2003.2 - Almeno una fecondazione in provetta su due può essere evitata utilizzando tecniche meno invasive e meno costose, come inseminazione intrauterina e stimolazione dello sviluppo ovarico. Lo hanno affermato il  7.5.2004 a Roma il direttore dell'istituto di Ginecologia dell'università di Cagliari, Gian Benedetto Melis, e il ginecologo Victor Gomel, dell'università di Vancouver (e padre del primo bimbo in provetta nato in Canada, nel 1983) al congresso dell'Associazione mondiale di medicina riproduttiva (Warm)3 - La PMA non funzionava prima e non funziona dopo la legge. “L'intervento deve essere ripetuto da 5 a 6 volte per avere la probabilità del 50% di ottenere il figlio desiderato, e da 13 a 15 volte per raggiungere la probabilità del 95-99%” (on. Domenico Di Virgilio, 20.2.2002; fonte: resoconti parlamentari). Queste frequenze sono precedenti alla legge 40.4 - I rischi dipendono dalla tecnica, non dalla legge
Patologia della gravidanza (Bernasko Obst Gynecol 1997; Daniel, Fert Steril 2000; Wang,Hum Reprod 2004)1.gravidanze multiple2.ipertensione  3.gravidanza extrauterina4.distacco placentare5.aborto spontaneo6.parto pretermine 7.taglio cesareo nel 50% dei casi8. mortalità materna 14.9 versus 5.2 /100000 donne causata da preeclampsia e emorragia post partum
Dal 2002 al 2004, ben 19 articoli, di cui 3 su Lancet e 2 sul New England Journal of Medicine, hanno segnalato i rischi della fecondazione assistita, soprattutto per i gemelli monozigoti ma anche per la donna.
5 - La sindrome da iperstimolazione ovarica era sindrome ben più grave prima della legge 40. I rischi della Sindrome da iperstimolazione ovarica dipendono infatti dai regimi farmacologici e di monitoraggio adottati, che prima della legge 40  venivano applicati in maniera molto più pesante, a discrezione dei medici, senza informare dei rischi le pazienti
La legge 40 limita  il numero di embrioni da trasferire e vieta di crioconservarli:  rende inutile la produzione di molti ovociti e consente di diminuire i dosaggi di gonadotropine e adire a IPEROVULAZIONE PERSONALIZZATA cioè a dosi inferiori, con meno effetti collaterali.
Uno studio danese valuta l’atteggiamento di due gruppi di donne sottoposte a iperstimolazione ovarica a dosi alte o a dosi basse: le prime sono disposte  ripetere il trattamento altre tre volte, le seconde altre sei. (C. Campagnoli, ginecologo endocrinologo, Torino, il Foglio del 13.4.2005).
Dati ESHRE (European Society of Human Reproduction and Embryology) 2001 (pubblicati gennaio 2005, vedi sopra, ma precedenti la legge)Sindrome da iperstimolazione ovarica: 155 casi su 18602 cicli di trattamentoforma lieve: 8 - 20% (nausea ed ingrossamento delle ovaie). Si risolve spontaneamente.forma più grave: circa 0,6% (dolori addominali, ascite, insufficienza renale acuta, coagulazione intravascolare disseminata). Anche mortale. Una donna morta in Finlandia. Una donna morta in Italia (dato Corriere della sera 21.4.2004).
Il rapporto pubblicato nel dicembre 2003 Istituto nazionale statunitense per la salute (Nih), che raccoglie i dati relativi al successo delle tecniche di fecondazione assistita in tutta l’America e in Portorico nell’anno dell’indagine (2001) elenca almeno altre dieci complicanze della sindrome  e aggiunge che le Società Assicurative, a causa di queste possibili complicazioni, spesso non coprono il rischio legato a queste pratiche.
6 - Vedi la storia di Brigitte-Fanny Cohen.
7 - «È scientificamente innegabile: due stimolazioni blande per ricavare tre embrioni più altri tre sono assolutamente meno rischiose di una sola per ottenerene sei. In questo caso i pericoli di iperstimolazione, e quindi di trombosi e insufficienza renale, sono infinitamente più elevati. Due mie pazienti furono colpite da trombosi profonda femorale, e addirittura da trombosi della vena giugulare. Tutto questo accade per effetto dell’accanimento con il quale si vogliono ottenere più embrioni da trasferire. Oggi su 50 donne stimolate in un mese con superstimolazione blanda per ottenere tre embrioni, 6-7 pazienti finiscono in iperstimolazione. Figuriamoci cosa accadeva prima che la legge 40 introducesse delle garanzie».[Professor Orazio Piccinni, ginecologo, Bari]
8 - Trasferire più di tre embrioni riduce le possibilità di successo (ESHRE, ASSISTED REPRODUCTIVE TECHNOLOGY SUCCESS RATES CDC 2001).Belgio, Finlandia, Danimarca trasferiscono uno o due embrioni nella quasi totalità della casistica, con analoghe percentuali di successo. (ESHRE)
La selezione eugenetica di embrioni è ora possibile impiegando la fecondazione in vitro (IVF) e la diagnosi genetica preimpianto (PGD). Mentrela PGD è solitamente impiegata allo scopo di individuare anormalità cromosomiche o di tipo genetico ereditario, potrebbe in principio essere usata per testare qualsiasi caratteristica genetica come il colore degli occhi o dei capelli. […]La PGD è stata già usata per selezionare embrioni del genere desiderato in assenza di qualsiasi vicenda di malattie genetiche legate al sesso.
Dimostrerò che:
alcuni geni non legati a malattie influiscono sulla nostra possibilità di condurre una vita migliore
abbiamo ragione di usare informazioni disponibili su quei geni nelle nostre decisioni riproduttive
le coppie dovrebbero selezionare embrioni o feti che con tutta probabilità avranno la miglior vita, basata sulle informazioni genetiche disponibili, incluse quelle sui geni non portatori di malattie;
Dirò anche che dovremmo permettere la selezione per i geni non portatori di malattie anche se ciò mantenesse o aumentasse disuguaglianza sociale. Focalizzerò l’attenzione sui geni per la selezione dell’intelligenza e del sesso.
Difenderò il principio che chiamo della Beneficenza Procreativa: coppie (o riproduttori singoli) dovrebbero selezionare il bambino, dei possibili che potrebbero avere, che ci si aspetta abbia la vita migliore, o almeno una vita buona come gli altri, basandosi sulle informazioni disponibili attinenti.Il testo completo qui.
 3 - La lotteria delle cellule staminali embrionali e la cannibalizzazione degli esseri umani - Julian Savulescu - Riassunto - [Bioethics Vol. 16 n. 6 2002]
Una obiezione alla ricerca sulle cellule staminali embrionali (ES) è che “cannibalizza” gli esseri umani, cioè uccide alcuni esseri umani per beneficiarne altri. Ammetto come vero l’argomento che l’embrione è una persona. Comunque, ucciderlo può essere giustificato. Dimostrerò questo attraverso la Lotteria delle Cellule Staminali Embrionali. Se uccidere una persona è giustificata dipende da:1. se persone innocenti che rischiano di essere uccise a causa della ricerca sulle cellule ES possono anche ottenere benefici dalla ricerca e2.  se le loro chance totali di vita sono maggiori in un mondo in cui si effettuano l’omicidio e la ricerca sulle cellule ES .Chiamerò questo tipo di uccisione “tendente a ridurre il rischio”.Il testo completo qui._______________________________________
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