La devozione a Maria Ausiliatrice è un elemento fondamentale della vita e delle opere di Don Bosco che si impose però in lui in maniera graduale e con sempre maggiore consapevolezza nel corso degli anni. Don Bosco è sempre stato particolarmente attento ad un collegamento forte e costante della sua opera di evangelizzazione...
del 14 maggio 2012 (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); 
 
          Ieri, domenica 13 Maggio 2012, terzo appuntamento del nuovo ciclo di incontri (Anno II) di “Un Anno con Don bosco”, il cammino di approfondimento del carisma salesiano proposto dalla Ispettoria Salesiana San Marco, l’Ispettoria Triveneta Madre Mazzarello e l’Associazione Salesiani Cooperatori Nord Est.
          Torna a trovarci don Pierluigi Cameroni SDB, che già l’anno scorso aveva partecipato ai nostri incontri con un intervento sulle figure di Santi nella Famiglia Salesiana.
          La relazione di ieri aveva per tema “Maria Ausiliatrice nella vita e nella storia di Don Bosco”. Di certo non si poteva suggerire un tema migliore per il mese di maggio, né un relatore migliore di don Pierluigi, incaricato mondiale dell’ADMA, Associazione di Maria Ausiliatrice.
          La devozione a Maria Ausiliatrice è un elemento fondamentale della vita e delle opere di Don Bosco che si impose però in lui in maniera graduale e con sempre maggiore consapevolezza nel corso degli anni. Don Bosco è sempre stato particolarmente attento ad un collegamento forte e costante della sua opera di evangelizzazione alla vita della Chiesa e ciò è evidenziato anche dalla sua attenzione agli annunci e alla diffusione di notizie riguardanti le apparizioni della Madonna di quegli anni. E’ proprio nel corso della “Buona notte” del 24 Maggio 1862 che don Bosco dà notizia delle apparizioni della Madonna a Spoleto, che tanta eco ebbero in quegli anni come segno del potente aiuto di Maria nelle vicende tormentate della Chiesa in Italia. E’ proprio quell’anno (di cui quest’anno si festeggia il 150° anniversario) che Don Bosco approda definitivamente al culto di Maria Ausiliatrice e avvia anche la progettazione della Chiesa a lei intitolata a Torino Valdocco. E’ di qualche anno dopo il testo “Maraviglie della Madre di Dio invocata sotto il titolo di Maria Ausiliatrice” (1868) che Don Bosco scrive per rafforzare il culto di Auxilium Christianorum attribuito alla Madonna.
          La chiesa che Don Bosco dedica a Maria Ausiliatrice a Torino Valdocco, completata e consacrata nel 1868, è destinata a diventare “chiesa madre” della futura congregazione e di tutta la Famiglia Salesiana, centro carismatico e taumaturgico, luogo di santità, oltre che vera esperienza spirituale per Don Bosco e fonte di maturazione della sua mentalità pastorale.
Don Bosco cominciò la costruzione come direttore di un’opera e la finì come capo carismatico di un grande movimento.
          Da una lettura attenta della vita e delle opere di don Bosco appare evidente come la figura della Vergine Maria occupi un posto straordinario nella fondazione della Congregazione Salesiana: sono pochi i fondatori nella vita dei quali Maria è intervenuta come nella vita di don Bosco, con sollecitudine materna, continuità, ricchezza di avvenimenti e ampiezza di vedute. E’ di certo l’intervento materno di Maria che ha fatto di Don Bosco apostolo dei giovani e fondatore di un nuovo carisma nella Chiesa.
Prossimo appuntamento con “Un Anno con Don Bosco”: l‘uscita sui luoghi di Don Bosco, a Torino Valdocco e a Colle Don Bosco, organizzata per tutti i partecipanti del percorso formativo per il prossimo fine settimana, da venerdì 18 a domenica 20 Maggio 2012.
Gli incontri presso l’Istituto Salesiano San Marco di Mestre proseguiranno invece, dopo la pausa estiva, il prossimo 28 Ottobre 2012.
Igino Zanandrea
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