Pubblichiamo alcuni pensieri di San Josermaria Escrivà...
Nella Festa della Assunzione, la Chiesa commemora in momento in cui Maria è accolta in Cielo dal Suo Figlio Gesù: "L’immacolata Vergine, preservata immune da ogni macchia di colpa originale, finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla celeste gloria col suo corpo e con la sua anima, e dal Signore esaltata come la Regina dell’universo (...). L’assunzione della santa Vergine è una singolare partecipazione alla risurrezione del suo Figlio e un’anticipazione della risurrezione degli altri cristiani." Catechismo della Chiesa Cattolica, numero 966
Un mistero d'amore
Stiamo contemplando un mistero d'amore. La ragione umana non riesce a comprendere. Solo la fede può spiegare come una creatura umana sia stata elevata a una dignità così grande da essere il centro d'amore su cui convergono le compiacenze della Trinità divina. Sappiamo che è un segreto divino. Ma, trattandosi di nostra Madre, ci sentiamo capaci, per così dire, di capire di più di quanto non ci sia concesso in altre verità di fede. È Gesù che passa, 171 Nostra Madre è salita al Cielo in corpo e anima. Ripetile che, come figli, non vogliamo separarci da Lei… Ti ascolterà! Solco, 898 In unione con tutta la Chiesa, celebriamo oggi il trionfo di colei che è Madre, Figlia, Sposa di Dio. (…) Ci rallegriamo perché Maria, dopo aver accompagnato Gesù da Betlemme alla Croce, sta accanto a Lui in corpo e anima, glorificata per tutta l'eternità. È Gesù che passa, 176
Una grande allegrezza
Assumpta est Maria in coelum, gaudent angeli, Maria è stata assunta da Dio, in corpo e anima, nei Cieli. Ne gioiscono gli angeli e gli uomini. Perché ci pervade oggi questa letizia intima, perché sentiamo il cuore traboccante e l'anima inondata di pace? Perché celebriamo la glorificazione di nostra Madre, ed è naturale che i suoi figli, costatando l'onore tributatole dalla Trinità Beatissima, sentano una grande allegrezza. (…) Tutti siamo suoi figli; Ella è Madre dell'umanità intera. E oggi l'umanità commemora la sua ineffabile Assunzione: Maria è accolta in Cielo, figlia di Dio Padre, madre di Dio Figlio, sposa di Dio Spirito Santo. Più di Lei, soltanto Dio. È Gesù che passa, 171 Guardate, però, che se Dio ha voluto innalzare in tal modo sua Madre, non le ha risparmiato, durante la sua vita terrena, né l'esperienza del dolore, né la stanchezza del lavoro, né il chiaroscuro della fede. A quella donna che un giorno proruppe in lodi a Gesù esclamando: Beato il grembo che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte, il Signore risponde: Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano. Era l'elogio di sua Madre, del suo fiat, sincero, pieno di dedizione, portato a compimento fino alle ultime conseguenze, che non si sarebbe manifestato in gesti spettacolari, ma nel sacrificio nascosto e silenzioso di ogni giorno. (…) Per giungere a essere divini, per divinizzarci, è necessario imparare a essere molto umani, vivendo al cospetto di Dio la nostra condizione di uomini comuni e santificando questa apparente piccolezza. Così visse Maria. Colei che è piena di grazia, colei che è oggetto della compiacenza divina ed è al di sopra degli angeli e dei santi, condusse un'esistenza comune. Maria è una creatura come noi, ha un cuore come il nostro, capace di provare la consolazione e la gioia, la sofferenza e le lacrime. Prima che l'Arcangelo le comunicasse la volontà di Dio, la Madonna ignorava di essere stata prescelta fin dall'eternità per essere la Madre del Messia. Si considerava creatura infima e perciò riconosce, con profonda umiltà, che in Lei ha fatto grandi cose l'Onnipotente. È Gesù che passa, 172
È possibile arrivare
La festa dell'Assunzione della Madonna ci porta a considerare la realtà di questa speranza gioiosa. Siamo ancora pellegrini, ma Lei, nostra Madre, ci ha preceduti e ci indica già il termine del cammino: ci ripete che è possibile arrivare e che, se saremo fedeli, arriveremo. Perché la Santissima Vergine non solo è nostro esempio: è auxilium christianorum, aiuto dei cristiani. E dinanzi alla nostra supplica — monstra te esse Matrem (Inno liturgico Ave maris stella) — non può né vuole rifiutare ai suoi figli le sue cure sollecite e materne. E’ Gesù che passa, 177 Quando è avvenuto lo sbandamento degli apostoli e il popolo imbestialito si sgola in odio a Gesù Cristo, la Madonna segue da vicino suo Figlio per le strade di Gerusalemme. Non la trattiene il clamore della folla, né desiste dall'accompagnare il Redentore mentre tutti quelli del corteo, nell'anonimato, diventano vilmente coraggiosi per maltrattare Cristo.Invocala con forza: «Virgo fidelis!» Vergine fedele! e chiedile che noi che ci diciamo amici di Dio, lo siamo davvero e in ogni momento. Solco, 51
San Josemaria Escrivà
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