Con la novena a don Bosco ci affidiamo a lui per affidare gli amici e ottenere una grazia
Vieni Santo Spirito, vieni per Maria. Ave Maria…
Un giorno il vecchio Giuseppe, zio di Luigi Moglia, padrone della fattoria, arriva dalla campagna tutto sudato e con la zappa in spalla. È mezzodì e sulla torre di Moncucco scocca il suono delle ore. Il vecchio si siede a tirare il fiato e vede Giovannino in ginocchio sul fieno che recita l'Angelus, come mamma Margherita gli ha insegnato.
- Ma bravo! Noi padroni ci logoriamo la vita sulla zappa - gli dice in tono semiserio - e il garzone se la prende calma e se ne sta a pregare in pace.
- Quando c'è da lavorare, zio Giuseppe, sapete che non mi tiro indietro - ribatte pronto Giovannino -; ma mia madre mi ha insegnato che, quando si prega, da due grani nascono quattro spighe. Se invece non si prega, da quattro chicchi nascono due spighe sole. Sarà meglio che preghiate un po' anche voi.
A te, don Bosco, rivolgiamo la nostra preghiera;
Tu sei Padre, Maestro e Amico dei giovani:
guarda le nostre vite, i nostri sogni e le nostre paure,
insegnaci ad alzare lo sguardo al Cielo,
verso Gesù e Maria, affinché accresca in noi la fede.
Fa che camminiamo con i piedi per terra,
a servizio dei giovani più poveri,
amando concretamente ogni persona che incontriamo.
Donaci di gioire ed essere sempre allegri
con una vita senza peccato;
fa che attraversiamo le prove della vita
con la speranza che ha animato la tua opera.
Accendi nel nostro cuore il desiderio della santità
e aiutaci a riconoscere il sogno che Dio ha per noi. Amen
Ogni attività che inizio la consegno al Signore con una preghiera.
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