219. Ripulire i vestiti al ritorno da un viaggio

219. Ripulire i vestiti al ritorno da un viaggio

 

Domenica 29 ottobre 1877

 

Il motivo per cui vi ho qui radunati tutti, è per salutarvi tutti insieme e per dirvi alcune parole dopo le vostre vacanze. Una delle quali è fresca fresca, arrivatami or ora da don Ronchail e si è l’apertura di una nuova casa a Cannes, città poco distante da Nizza. Fra poco se ne apriranno altre in altri siti e continueremo fino all’America. Così se ne apriranno a La Navarre, a Tonon, a Marsiglia, a Bordeaux…; avanti: a Barcellona ecc. Tutto il litorale e poi un salto di 15 giorni consecutivi di viaggio a vapore fino a Rio de Janeiro. Ma ho bisogno che voi veniate su buoni preti e buoni maestri.

La cosa, però, che volevo dirvi si è che dopo un viaggio si han sempre le vesti imbrattate di fango o almeno impolverate. E così, sebbene in queste vacanze non vi sia stato fango, della polvere almeno sulle vestimenta o qualche zacchera si è riportata. Delle vacanze più o meno ne avete fatte tutti e perciò bisogna pensare, come dopo il ritorno da un viaggio, a ripulire le vesti. Ora vi è appunto l’opportunità in questa festa dei Santi di far questa rivista della propria coscienza; e perché vi possiate preparare bene si è pensato di far un triduo con una piccola predica alla sera. E voi procurate di eseguire ciò che in essa vi si dirà. Quello che io vi suggerisco in questi giorni, dedicati dalla Chiesa alle anime dei defunti, è di procurar in ogni modo di suffragarle. Coloro che possono far la comunione, la facciano. Tutti poi pregate e pregate molto e le indulgenze specialmente che acquisterete, applicatele a loro, che questo è il più bel modo di suffragare quelle anime. Usate loro questa carità, specialmente a quelle dei vostri parenti, ché, chi più prossimi chi più remoti, dei parenti defunti ne avete tutti. E poi queste preghiere, questo bene che fate alle anime dei purganti, resta in realtà un bene fatto per voi; resta come il cibo, che si dona alla bocca che lo gusta, ma che in realtà nutrisce la persona che lo prende.

Vi raccomando adunque che passiate bene questi giorni, facendo una rivista alla propria coscienza, ed offrendo tutto il bene che farete per le anime del purgatorio; e così quando noi ci presenteremo all’eternità ci troveremo già preparato del bene, che ci preserverà dalle fiamme del purgatorio e ci aprirà le porte del paradiso. Buona notte.

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