6 Maggio: Festa di San Domenico Savio

6 Maggio: Festa di San Domenico Savio

da Spiritualità Salesiana

del 05 maggio 2011 (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); 

 

 Link:

- 'Vita del giovinetto Domenico Savio' di don Bosco

- Materiali vari su San Domenico Savio 

 

La morte ma non peccati

Domenico nacque il 2 Aprile 1842 a S.Giovanni di Riva, presso Chieri, in provincia di Torino.

          Cresciuto in una famiglia ricca di valori, fin da piccolo impressionò moltissimo per la sua maturità umana e cristiana. Attendeva il sacerdote fuori dalla Chiesa, anche sotto la neve, per servire alla santa Messa. Era sempre allegro. Aveva preso con serietà la vita, tanto che - ammesso a soli sette anni alla Prima Comunione - tracciò in un quadernetto il suo progetto di vita: 'Mi confesserò molto sovente e farò la comunione tutte le volte che il confessore me lo permetterà. Voglio santificare i giorni festivi. I miei amici saranno Gesù e Maria. La morte ma non peccati'.

Incontra Don Bosco - va all'Oratorio

          A 12 anni incontra don Bosco e gli chiede di essere ammesso nell'Oratorio di Torino, perché desiderava ardentemente studiare per diventare sacerdote. Don Bosco, stupito, gli disse: “Mi sembra che ci sia buona stoffa”. “Io sarò la stoffa: lei sia il sarto, allora”, aveva risposto Domenico.

          Accolto all’Oratorio gli chiese di aiutarlo a 'farsi santo'. Mite, sempre sereno e lieto, metteva grande impegno nei doveri di studente e nel servire in ogni modo i compagni, insegnando loro il Catechismo, assistendo i malati, pacificando i litigi...

          Ai compagni, appena arrivato all'Oratorio, diceva: 'Sappi che noi qui facciamo consistere la santità nello stare molto allegri'. Procuriamo 'soltanto di evitare il peccato, come un grande nemico che ci ruba la grazia di Dio e la pace del cuore, di adiempere esattamente i nostri doveri'.

La Compagnia dell'Immacolata

          Fedelissimo al suo programma, sostenuto da un'intensa partecipazione ai sacramenti e da una filiale devozione a Maria, gioioso nel sacrificio, fu da Dio colmato di doni e carismi. L'8 Dicembre 1854, proclamato il dogma dell'Immacolata da Pio IX, Domenico si consacrò a Maria e cominciò ad avanzare rapidamente nella santità. Nel 1856 fondò con alcuni amici dell’Oratorio la 'Compagnia dell'Immacolata' per un'azione apostolica di gruppo.

'...nessuno supera il bel cuore e la bell'anima di Savio Domenico'

          Mamma Margherita disse a don Bosco: 'Tu hai molti giovani buoni, ma nessuno supera il bel cuore e la bell'anima di Savio Domenico'. E spiegò: 'Lo vedo sempre pregare, restando in chiesa anche dopo gli altri; ogni giorno si toglie dalla ricreazione per far visita al SS.mo Sacramento... Sta in chiesa come un angelo che dimori in Paradiso'. Morì a Mondonio il 9 Marzo 1857. Don Bosco ne scrisse la biografia, e piangeva ogni volta che la rileggeva. I suoi resti mortali si venerano nella Basilica di Maria Ausiliatrice.

          La sua festa si celebra il 6 Maggio. Pio XI lo definì un “piccolo, anzi grande gigante dello spirito”. È patrono delle mamme in attesa, e per sua intercessione si registrano ogni anno un numero sorprendente di grazie.

Fu beatificato a Roma il 5 marzo 1950 da Pio XII e anonizzato il 2 giugno 1954 da Pio XII

 

 Preghiera a San Domenico Savio

Angelico Domenico Savio, che alla scuola di Don Bosco imparasti a percorrere le vie della santità giovanile, aiutaci ad imitare il tuo amore a Gesù, la tua devozione a Maria,il tuo zelo per le anime; e fa'che, proponendo anche noi di voler morire piuttosto che peccare, otteniamo la salvezza eterna. Amen!

 

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