Due bellissimi messaggi da parte di due maturandi...
«Anche l'ultima campanella della mia vita da studentessa di scuola è suonata. L'ultimo appello è stato pronunciato e l'ultima rimproverata ce la siamo beccata pure! Che dire? Cinque anni sono trascorsi e ormai finiti, forse troppo velocemente, con tanti compagni a fianco. E adesso mi rimane di tutti voi non solo una dedica nel diario, un euro scroccato a merenda e mai restituito, o un portacolori che ha conosciuto meglio di tutti ogni angolo nascosto della classe; ma mi rimane e mi rimarrà per sempre di voi la quotidiana felicità che mi avete regalato e che mai dimenticherò. Grazie perché siete riusciti a farmi amare tutto della scuola e di questi anni passati insieme. Grazie per avermi fatto sorridere prendendomi in giro per la mia "r" moscia anche quando tutto sembrava andare per il verso sbagliato. Grazie perché se in classe non ho mai guardato l'orologio, vuol dire che non mi sono annoiata mai, per merito vostro. E grazie anche ai Prof, a volte tanto "odiati", sono stati l'aiuto maggiore, coloro i quali ci hanno dato delle vere e proprie ali per poter, adesso, spiccare il volo puntando verso l'alto, sempre più. Sarà stupendo ritornare, come fosse la prima volta, e sentirmi a casa con voi!».
Sono le parole grate di Paola, maturanda 2016 del Liceo Don Bosco, che a pochi giorni dalla fine della scuola – pur non dimenticando gli Esami di Stato – ha voluto condividere sul un social network. Qualcuno – come Giuseppe della stessa scuola – ha voluto farlo di persona e a nome di tutti i maturandi con un piccolo discorso pronunciato pubblicamente:
«Non eravamo nemmeno tanto più alti di così e del mondo conoscevamo davvero poco. Poi piano piano, come si racconta nelle storie, sempre insieme, mai divisi, siamo cresciuti. In questi cinque anni alcuni valorosi compagni di avventura sono andati via, ma altri altrettanto validi si sono aggiunti alla nostra causa: rendere questo tempo delle superiori indimenticabile. Arrivati ora qui, ad un passo dagli esami, non ci resta che dire “Grazie”! Grazie a voi tutti, grazie a chi nel frattempo è uscito e grazie ai nuovi arrivati. Grazie di averci fatto compagnia, per essere stati grandi amici, per aver sofferto e gioito insieme a noi, per essere stati promossi o rimandati insieme a noi, per aver riso, pianto, riempito le nostre giornate. Grazie a voi Prof, a voi maestri, a voi amici, confidenti; grazie di essere stati il nostro appoggio, grazie per i rimproveri, per ciò che ci avete lasciato, per le parole di conforto, per essere stati modelli da ammirare, perché come voi ce ne sono pochi, o forse proprio non esistono - chi lo sa! Grazie perché, se oggi siamo donne e uomini pronti ad affrontare la vita, è soprattutto merito vostro. Grazie nostra amata scuola per essere stata la nostra casa, il nostro cortile, il nostro porto sicuro; grazie perché qui siamo cresciuti, abbiamo corso e giocato, siamo caduti ma ci siamo rialzati, abbiamo pianto e abbiamo riso, abbiamo persino ballato, baciato, amato. Grazie perché siamo figli di tutto questo e lo porteremo sempre nel nostro cuore»
Marco Pappalardo
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