Ancora una volta vi ripeto che solo Cristo puòcolmare le aspirazioni più intime del cuoredell'uomo; solo Lui è capace di umanizzarel'umanità e condurla alla sua “divinizzazione”.
del 11 luglio 2008
5° giorno
Spirito per vincere la paura
delle diversità...
 
 
 
 
 
 
Voce dei giovani
 
Si, l’ho visto arrivare con la sua andatura diversa, con il suo piede storto, con il  suo volto “non piacente”, mi cercava ma io ero con i miei amici e non volevo lasciarli per stare con lui.
Infondo che male c’è se anch’io lo evito per paura di perdere i miei amici?
 
La voce di Dio
Gv 4,5-30
 
Giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno.
Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: “Dammi da bere”. I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi. Ma la Samaritana gli disse: “Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana? ”. I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. Gesù le rispose: “Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere! ”, tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva”. Gli disse la donna: “Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge? ”. Rispose Gesù: “Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna”. “Signore, gli disse la donna, dammi di quest’acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua”. Le disse: “Và a chiamare tuo marito e poi ritorna qui”. Rispose la donna: “Non ho marito”. Le disse Gesù: “Hai detto bene “non ho marito”; infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero”. Gli replicò la donna: “Signore, vedo che tu sei un profeta. I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare”. Gesù le dice: “Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità”. Gli rispose la donna: “So che deve venire il Messia (cioè il Cristo): quando egli verrà, ci annunzierà ogni cosa”. Le disse Gesù: “Sono io, che ti parlo”.
In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che stesse a discorrere con una donna. Nessuno tuttavia gli disse: “Che desideri? ”, o: “Perché parli con lei? ”.
La donna intanto lasciò la brocca, andò in città e disse alla gente: “Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?”. Uscirono allora dalla città e andavano da lui.
 
La voce del Papa
 
Ancora una volta vi ripeto che solo Cristo può colmare le aspirazioni più intime del cuore dell’uomo; solo Lui è capace di umanizzare l’umanità e condurla alla sua “divinizzazione”.
Con la potenza del suo Spirito Egli infonde in noi la carità divina, che ci rende capaci di amare il prossimo e pronti a metterci al suo servizio. Lo Spirito Santo illumina, rivelando Cristo crocifisso e risorto, ci indica la via per diventare più simili a Lui, per essere cioè “espressione e strumento dell’amore che da Lui promana”. E chi si lascia guidare dallo Spirito comprende che mettersi al servizio del Vangelo non è un’opzione facoltativa, perché avverte quanto sia urgente trasmettere anche agli altri questa Buona Novella... Qualcuno pensa che presentare il tesoro prezioso della fede alle persone che non la condividono significhi essere intolleranti verso di loro, ma non è così, perché proporre Cristo non significa imporlo.
 
Una domanda per riflettere
Ges√π spezza tutte le divisioni in questo brano della Samaritana, uomo-donna, maestro-donna, giudeo-samaritano; quali pregiudizi senti di avere in te, nei confronti di quali persone provi questi sentimenti?
 
 
Una preghiera
 
dal salmo 103
 
Benedici il Signore, anima mia,Signore, Dio, tu sei grande!Sono immense, splendentitutte le tue opere e tutte le creature.Se tu togli il tuo soffio muore ogni cosae si dissolve nella terra.Il tuo spirito scende:tutto si ricrea e tutto si rinnova.
La tua gloria, Signore, resti per sempre.Gioisci, Dio, del creato.Questo semplice cantosalga a te Signore, sei tu la nostra gioia.
Post-it, mi impegno
 
Oggi mi impegno a sciogliere  alcuni pregiudizi che  mi impediscono di amare tutti.
 
Canto: Immi Ruah
 
Ogni strada che cercherai
Nei miei passi e dentro i miei sandali c’è
Ogni amico che incontrerai
Nei miei sogni e nelle mie lacrime c’è
E qualunque sentimento vivrai
In qualunque deserto sognerai di bere
Sempre pi√π ti convincerai
Che nel profondo poi non sei distante da me
 
Ogni casa che abiterò
Nel tuo cuore e nella tua anima c’è
Ogni nome che porterò
Nel tuo tempo e dentro i tuoi simboli c’è
E qualunque fuoco tu accenderai
Con qualunque rito salverò me stesso
Giorno dopo giorno lo sai
Stiamo cercando solamente amore
 
Immi ruah immi ruah abbracciami
Immi ruah immi ruah raggiungimi
Immi ruah immi ruah non difenderti
 
Siamo tutti sotto questo cielo
Siamo figli di un colore solo
In un mondo impossibile
Per noi
Fermati qui
 
Ogni legge che incontrerai
Nei miei occhi e nella mia origine c’è
Ogni brivido che inseguirò
Nei tuoi sensi e dentro i tuoi brividi c’è
E qualunque velo tu indosserai
Qualunque animale non potrai mangiare
Sempre più mi convincerò
Che quel che cerco non ha mai bandiere
Non cercare lontano l’amore che hai nel cuore
Siamo tutti sotto questo cielo.
 
  
 
 
Esame di coscienza
Ripenso a questa giornata e affido al Signore gli incontri che ho evitato per i miei pregiudizi.
 
Una parola di speranza
In una spiaggia affollata di ragazzi, molti genitori accorsero alla spicciolata per avvicinarsi ai loro figli. Si erano accorti che tra di loro c’era un ragazzo con una grave disabilità.
Un padre, sbottando, rimproverò il bagnino per quella presenza sgradevole e lo invitò a fare spostare il ragazzo disabile da quel luogo. Il bagnino, con serietà e fermezza, rispose che il bambino in questione non era malato, giocava regolarmente e quindi poteva rimaneva li al suo posto. Aggiunse che eventualmente a spostarsi poteva essere quel padre e il suo figlio. 5° giorno: Spirito
Un sms a Dio in preghiera
Signore dammi da bere acqua che
zampilla.
Troppe volte mi sono accontentato
di acqua che ristagnava
di cui non percepivo il gusto, meno
ancora il disgusto.
Donami di non accontentarmi,
donami di comprendere
che tu sei la mia massima aspirazione.
In Te c.è libertà, in Te c.è leggerezza, in Te c.è bellezza.
Non lasciarmi nel mio fango
ma donami di assaporare la dignità
di cui tu mi hai impastato con il Soffio del tuo Spirito.
Fa che possa riconoscere questa dignità,
in ogni uomo di ogni razza e cultura.
Pastorale Giovanile del Nord Est
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