Daniele, Stefano, Lorenzo e Roberto emetteranno in maniera definitiva i voti di obbedienza, povertà e castità l'11 settembre, nella Parrocchia Duomo di San Donà di Piave, S. Maria delle Grazie, diventando così Salesiani... per sempre! "Nel contemplare il dono della vita consacrata, la Chiesa contempla la sua intima vocazione di appartenere solo al suo Signore".
del 01 settembre 2011
 
          Dal 16 al 27 agosto si è svolto il corso di terzo momento in preparazione alla Professione Perpetua per diciotto salesiani provenienti dalle Ispettorie italiane e da Siria, Perù, Messico e Indonesia che emetteranno in maniera definitiva i voti di obbedienza, povertà nelle prossime settimane.
          Il corso prevedeva due fasi: fino a domenica 20 a Torino, presso la casa madre di Valdocco, dove don Franco Lotto e don Felice Terriaca, maestri di noviziato della maggior parte dei giovani salesiani presenti, hanno tenuto alcune conferenze sulla spiritualità salesiana, partendo proprio dai luoghi salesiani per eccellenza: la Basilica, cappella Pinardi, la chiesa di San Francesco di Sales, le camerette.
          Con la preghiera del Vespro di domenica sera ha avuto inizio la seconda fase del corso, quella degli Esercizi Spirituali. Direttore delle giornate è stato il Catechista dell'Ist. Internazionale Don Bosco di Torino Crocetta, don Stefano Mazzer, mentre il predicatore era don Paolo Fichera dell'ISI che ha toccato nelle conferenze i temi più classici: ascolto della parola, tentazione, consigli evangelici, vita fraterna, missione, devozione mariana...  suscitando in tutti i presenti concreti propositi di conversione e adesione rinnovata a Dio e alla via tracciata dalle Costituzioni salesiane. Hanno fatto da splendida cornice agli Esercizi le spettacolari montagne del massiccio del Gran Paradiso, in Val d'Aosta. Il gruppo dei giovani confratelli infatti nel fine settimana si era spostato da Valdocco a Cogne guidato dal Vicario dell'ICP don Silvio Carlin. Tappe intermedie sono state il forte di Bard, la casa salesiana di Chatillon per un pranzo degno e il paesino di Chamois.
          Sabato 27 agosto i giovani salesiani sono tornati nelle loro Ispettorie di provenienza: tutti saranno impegnati nella Professione Perpetua, anche se in diverse date, prima della ripresa del nuovo anno educativo-pastorale.
          «Nel contemplare il dono della vita consacrata, la Chiesa contempla la sua intima vocazione di appartenere solo al suo Signore, desiderosa d'essere ai suoi occhi 'senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa ed immacolata' (Ef 5,27)» [Giovanni Paolo II, 6/1/1997 – 1° giornata della Vita Consacrata, Roma]. Sia questo l’augurio più grande per i prossimi salesiani professi perpetui, ma anche per tutti i soci della Congregazione di San Francesco di Sales perché confermando giorno dopo giorno la strada intrapresa siano autentici testimoni dell’amore di Dio che davvero può riempire una vita.
 
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