Abitino di Domenico Savio, cos'è?

Oggi, in occasione della festa di San Domenico Savio, ricordiamo questa devozione...

Abitino di Domenico Savio, cos'è?


 

L’ “abitino” che San Domenico Savio mise al collo di sua madre, per salvare lei e la sorellina che stava per nascere, continua ancor oggi la sua efficacia in favore delle mamme e dei bambini.

Come noto a molti, il 12 settembre del 1856, festa del Santo Nome di Maria, il futuro santo chiede a Don Bosco un giorno di permesso per tornare a Mondonio dalla madre, incinta e molto sofferente. Quando arriva, le vicine di casa rimangono sorprese della sua visita e cercano di non farlo salire in camera. Lui, però, sale, abbraccia forte la mamma e poi esce. D’improvviso, lei non ha più dolori e anche il medico, arrivato poco dopo con il padre, resta sorpreso del miglioramento.

 

Più tardi le vicine trovano al collo della mamma un nastro con attaccato un pezzo di seta piegato e cucito come un abitino. Alla loro sorpresa, lei dice: “Ora comprendo perché mio figlio Domenico, prima di lasciarmi, mi volle abbracciare”. A sua volta, Domenico, tornato a Torino, ringrazia Don Bosco per il permesso e gli confida: “Mia madre è bell’e guarita: l’ha fatta guarire la Madonna che le ho messo al collo”. Non solo: la sorellina, Maria Caterina, nasce senza problemi.

 

Quando Domenico tornerà a Mondonio perché ammalato, prima di morire dirà alla mamma che proprio quell’ “abitino” l’ha fatta guarire, aggiungendo: “Vi raccomando di conservarlo con ogni cura, e di imprestarlo quando saprete che qualche vostra conoscente si trova in condizioni pericolose come foste voi in quel tempo; perché come ha salvato voi, così salverà le altre. Vi raccomando però d’imprestarlo gratuitamente, senza cercare il vostro interesse”. Cosa che la mamma farà più di una volta. Ebbene, dal 1954, anno della canonizzazione di Domenico Savio, la direzione generale delle Opere Salesiane, ha messo a disposizione delle mamme un “abitino” impreziosito con l’immagine su seta del giovane santo. L’iniziativa è, ovviamente, soltanto un mezzo per impetrare le grazie del Signore mediante l’intercessione di San Domenico Savio.

 

L’abitino non è un amuleto, ma un invito a pregare, frequentare i sacramenti della Confessione e della Comunione e vivere con fedeltà i propri impegni.

Di certo, l’ “abitino” asciuga le lacrime di tante madri in pena e porta il sorriso, il conforto, la benedizione e la speranza in tante famiglie. E come confermano molte lettere e telefonate alla nostra redazione, al nostro santuario-basilica di Valdocco e anche al “Bollettino Salesiano”, tante grazie a favore di mamme e di bambini sono attribuibili all’intercessione di Domenico Savio e all’aver indossato o fatto indossare una riproduzione dell’“abitino”.

 

Due testimonianze:

La collega di lavoro, dopo una lunga attesa, era rimasta incinta e attendeva la nascita della seconda figlia. (...) Dopo numerosi controlli, correva il rischio di emorragia e di asportazione dell’utero dopo il parto. Anche per la bimba nascitura la situazione era preoccupante. Io le procurai l’abitino di San Domenico Savio, raccomandandole di affidarsi con la novena all’intercessione del piccolo santo. In gennaio è nata Francesca e la mamma si è ristabilita in brevissimo tempo, tanto che i medici le hanno detto che è stata molto fortunata; ma noi sappiamo benissimo che è tutto merito del nostro grande santo. Anch’io ho partorito un mese e mezzo prima della mia collega, ma con un parto ritardato quasi di due settimane (...) La sera ho invocato San Domenico Savio tenendo stretto a me il suo abitino. Il giorno seguente finalmente sono giunte le doglie ed è nato il mio secondogenito Matteo, sano e forte, grazie a Dio.               

 

Nel giugno 2005 è nata la nostra nipotina Giulia. Fin dal primo mese del concepimento, San Domenico Savio è stato invocato da noi con la preghiera che ci è stata inviata con l’abitino. Nonostante le difficoltà incontrate, il parto si è concluso normalmente e la piccola cresce bene. Riconoscenti per tutto questo, noi nonni, invochiamo per lei la protezione del santo e per i suoi genitori la benedizione di San Giovanni Bosco. A. e G., Santo Stefano d’Aveto (Genova) Da quando ho saputo che mia figlia era in attesa del suo primo bambino, (...) ho dato l’abitino a mia figlia perché l’indossasse. Essa l’ha sempre portato con sé, anche nella sala parto, e ora l’ha messo nella culla del suo piccolo. Anche il primo nipotino Antonio, ho affidato alla protezione del santo, pregando personalmente all’altare del santo nella basilica di Maria Ausiliatrice a Torino. Lo invoco sempre, affinché protegga questi miei nipotini e le mamme.                                                               

 

I pellegrini in visita alla casa Madre SDB di Torino-Valdocco  possono chiedere l’ “abitino” presso la Sacrestia della Basilica-Santuario di Maria Ausiliatrice oppure presso L'Ufficio Prenotazione Sante Messe (vicino a Sacrestia)   Oppure via mail all'indirizzo:  abitinodomenicosavio@ausiliatrice.net   NB: Occorre precisare il colore – azzurro, rosa o bianco – indicando chiaramente l’indirizzo preciso del recapito. Verrà loro inviato l’“abitino” con il modulo di Conto Corrente Postale per una offerta.  

 


di Lorenzo Bortolin

http://www.donbosco-torino.it

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