Aborto: via libera al "pesticida umano"

A mio avviso la RU486 rappresenta un ottimo giro d'affari per chi la produce, e una sconfitta per le donne, che non solo sono le uniche a pagare la scelta di rinunciare a portare a termine una gravidanza, ma con la RU486 sono ancora più sole... È un delitto da scomunica. Non 'è un farmaco, ma un veleno letale' che mina anche la vita delle madri...

Aborto: via libera al 'pesticida umano'

da Attualità

del 01 agosto 2009

Notizia ANSA: ' Via libera a maggioranza dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) alla pillola abortiva Ru486. Il Consiglio di amministrazione dell'Aifa ha infatti approvato l'immissione in commercio del farmaco in Italia. La pillola abortiva gia' commercializzata in vari paesi'

 

Dei cinque componenti del Consiglio di amministrazione dell'Agenzia italiana del farmaco, solo uno ha votato contro la commercializzazione del farmaco definito 'il pesticida umano'.

 

Per il Vaticano l'uso della RU486 è un delitto da scomunica.

Monsignor Giulio Sgreccia, emerito presidente dell'Accademia per la vita, si fa portavoce del Vaticano che auspica ''un intervento da parte del Governo e dei ministri competenti''. Perché - spiega - non ''e' un farmaco, ma un veleno letale'' che mina anche la vita delle madri, come dimostrano i 29 casi di decesso.

La Ru486 - afferma Mons. Sgreccia - e' uguale, come la chiesa dice da tempo, all'aborto chirurgico: un ''delitto e peccato in senso morale e giuridico'' e quindi comporta la scomunica 'latae sententiae', ovvero automatica.

 

A mio avviso la RU486 rappresenta un ottimo giro d'affari per chi la produce, e una sconfitta per le donne, che non solo sono le uniche a pagare la scelta di rinunciare a portare a termine una gravidanza, ma con la RU486 sono ancora pi√π sole di quanto non lo fossero con la scelta di un aborto chirurgico.

 

Sole perchè il tutto avviene tra le mura domestiche, sole perchè si confonde la 'libertà' di gestire un atto così doloroso, come il negare ad un figlio la possibilità di venire al mondo, con la libertà di essere 'compiutamente donne', chi ha messo questa decisione tra i trofei della libertà delle donne non sa che invece si tratta di una sconfitta, l'unico a vincere è il mercato e una mentalità che ritiene che un figlio sia 'un affare da donne', un diritto, un dovere e una decisione che devono gravare solo sul cuore delle donne.

 

Nerella Buggio

http://www.culturacattolica.it

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