Accadde centocinquanta anni fa...

L'anno del Signore mille ottocento cinquantanove alli 18 di dicembre, in questo Oratorio di S. Francesco di Sales nella camera del Sacerdote Bosco Giovanni alle ore nove pomeridiane si radunavano....

Accadde centocinquanta anni fa...

da Don Bosco

del 16 dicembre 2009

 

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Dalle Memorie Biografiche - 18 dicembre 1859

(Il verbale della Fondazione dei Salesiani - Volume VI, capitolo 24)

 

Intanto erasi celebrata solennemente nell'Oratorio la festa dell'Immacolata Concezione di Maria e Don Bosco in quella sera annunciava in pubblico come il domani, venerdì, avrebbe tenuta una conferenza speciale in sua camera dopo che i giovani si fossero ritirati a riposare. Quelli che dovevano intervenire intesero l'invito.

Il 9 dicembre 1859 si radunarono.

Invocato colle solite preghiere il lume dello Spirito Santo e l'assistenza di Maria, fatto cenno di ciò che aveva esposto nelle precedenti conferenze, Don Bosco descrisse che cosa fosse una congregazione religiosa, la bellezza di questa, l'onore immortale di chi si consacra tutto a Dio, la facilità di salvare l'anima propria…

Quindi con visibile commozione annunziò essere venuto il tempo di dare forma a quella Congregazione…

Quindi concluse essere giunto per tutti quelli che frequentavano le sue conferenze, il momento per dichiarare se volevano o non volevano ascriversi alla Pia Società che avrebbe preso, anzi conservato, il nome da S. Francesco di Sales. […] Dava a tutti una settimana di tempo per riflettere e trattare quell'importante affare con Dio.

Il Chierico Cagliero Giovanni era indeciso se dovesse o no prendere parte alla nuova Congregazione. Passeggiò per lunga ora sotto i portici agitato da vari pensieri: finalmente esclamò volgendosi ad un amico: - O frate o non frate, intanto è lo stesso. Son deciso, come lo fui sempre, di non staccarmi mai da Don Bosco!

La conferenza di adesione alla Pia Società fu tenuta il 18 dicembre 1859. Due soli non si presentarono. Dal seguente verbale esistente nei nostri archivi risulterà quanto si fece.

 

“Nel nome di nostro Signore Gesù Cristo. Amen.                    

L'anno del Signore mille ottocento cinquantanove alli 18 di dicembre, in questo Oratorio di S. Francesco di Sales nella camera del Sacerdote Bosco Giovanni alle ore nove pomeridiane si radunavano: Esso, il Sacerdote Alasonatti Vittorio, i chierici Savio Angelo Diacono, Rua Michele Suddiacono, Cagliero Giovanni, Francesia Giov. Battista, Provera Francesco, Ghivarello Carlo, Lazzero Giuseppe, Bonetti Giovanni, Anfossi Giovanni, Marcellino Luigi, Cerruti Francesco, Durando Celestino, Pettiva Secondo, Rovetto Antonio, Bongiovanni Cesare Giuseppe, il giovane Chiapale Luigi, tutti allo scopo ed in uno spirito di promuovere e conservare lo spirito di vera carità che richiedesi nell'opera degli Oratorii per la gioventù abbandonata e pericolante, la quale in questi calamitosi tempi viene in mille maniere sedotta a danno della società e precipitata nell'empietà ed irreligione.

Piacque pertanto ai medesimi Congregati di erigersi in Società o Congregazione, che avendo di mira il vicendevole aiuto per la santificazione propria, si proponesse di promuovere la gloria di Dio e la salute delle anime, specialmente delle più bisognose d'istruzione e di educazione; ed approvato di comune consenso il disegno proposto, fatta breve preghiera ed invocato il lume dello Spirito Santo, procedevano alla elezione dei Membri, che dovessero costituire la direzione della Società per questa e per nuove Congregazioni, se a Dio piacerà favorirne l'incremento…”.       

 

Sac. Bosco Giov.

Alasonatti Vittorio Sac. Prefetto

 

* * * * *

 

GRAZIE DON BOSCO,

amico, padre e maestro dei giovani,

per il tuo sguardo che infonde fiducia.

 

Nel sogno,

nella vita di tanti poveri giovani,

hai accolto con trepidazione e gioia

il piccolo seme della missione

che il Signore ti ha affidato.

L’hai coltivato con amore e passione.

Ed è fiorito in sorriso, speranza,

gioco, musica, scuola, laboratori,

proposta di vita e futuro.

 

Perchè i giovani

possano gustare gioia vera

nell’incontro con Gesù,

Pane, Perdono e vita riuscita.

 

Caro don Bosco, invoca anche per me

luce, docilità e forza

per segure la chiamata del Signore

ed essere, con l’aiuto di Maria,

tuo entusiasta collaboratore

per il bene dei giovani.

 

E l’antico sogno sulla collina dei Becchi

diverrà meravigliosa realtà

e compimento dell’eterna fedeltà di Dio

che sempre riempie

di ammirato stupore.

 

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