Tre ragazzi su cinque trascorrono il tempo libero chiusi in casa...
Tre ragazzi su cinque trascorrono il proprio tempo libero al chiuso, in casa, propria o di amici.
Oltre un quinto dei bambini (23%) in Italia non svolge regolarmente attività motorie nel tempo libero e circa un minore su dieci non le pratica neppure in ambito scolastico (11%), per mancanza di spazi attrezzati o perché non previste nel programma scolastico. Un ragazzo su cinque passa da una a due ore al giorno giocando con i videogame.
Sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca, presentata ieri a Roma, “Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi” realizzata da Ipsos per Save the Children e il Gruppo Mondelƒìz in Italia. Uno studio proposto in occasione dei cinque anni di “Pronti, Partenza, Via!”, progetto promosso nelle aree periferiche di 14 città a favore della pratica motoria e sportiva e dell’educazione alimentare dei bambini, realizzato in collaborazione con diverse associazioni, che ha coinvolto oltre 105 mila beneficiari tra bambini e genitori e più di 1.500 figure specializzate.
Secondo la ricerca, tra i genitori dei ragazzi che stanno a casa, uno su tre lo attribuisce alla mancanza di spazi all’aperto vicino a casa dove incontrare gli amici. L’83% dei genitori dichiara di conoscere le regole per una corretta alimentazione, ma il 38% dei ragazzi mangia quotidianamente davanti alla tv.
Circa un minore su 10 non fa colazione a casa tutti i giorni. Poco è il tempo libero che i figli trascorrono con i propri genitori al di là dei pasti e senza guardare la tv: per il 36% dei ragazzi è meno di un’ora al giorno durante i giorni feriali (il dato in Puglia balza al 48%).
Se il 12% dei bambini e ragazzi in Italia pranza abitualmente a casa solo (il 27% dei ragazzi pugliesi, seguiti dal 19% di quelli di Ancona), la cena rimane un forte momento di aggregazione: l’84% dei ragazzi intervistati dichiara di consumare il pasto serale in famiglia.
Ma nel 38% dei casi la tv è ospite d’onore a tavola e, secondo quanto dichiarato dai ragazzi, nel 52% dei casi ai genitori va bene così, nel 41% dei casi borbottano ma si rassegnano, mentre un residuo 7% guarda la tv a pranzo o a cena quando i genitori non sono presenti.
Davide De Amicis
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