Nella bolla gli amanti non sono due fratelli siamesi, re¬≠stano separati ma, poiché si ama¬≠no e sono totalmente comple¬≠mentari l'uno all'altro, si cerca¬≠no, si desiderano. Il desiderio nasce dalla di¬≠stanza, una distanza che si crea ogni volta grazie alla diversità, alla autonomia e alla libertà dei due amanti e che si colma ogni volta attraverso l'incontro.
del 04 ottobre 2011 (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) {return;} js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/en_US/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); 
 
          Lo psicologo Nicola Ghez­zani scrive che, attraver­so l'innamoramento, noi facciamo l'esperienza fonda­mentale che, nel mondo, è possi­bile un rapporto che non sia fon­dato sul potere e il dominio. Nel­la storia infatti il superiore ha sempre avuto nelle mani il desti­no dell'inferiore, ci sono sempre stati un padrone e un servo e la vi­ta è sempre stata una continua lotta per la supremazia.
          Questa situazione di danna­zione (il peccato originale) cessa solo nel caso del grande amore dove invece nessuno può volere il dominio sull'altro ma solo la sua libertà e la sua felicità, così come l'altro le vuole per lui. Questo amore costituisce l’uscita dal mondo del dominio e della vio­lenza. I due amanti costituisco­no allora un universo separato in cui trovano le radici profonde di se stessi e la sicurezza di fronte alle minacce del mondo esterno
          È la bolla, la sfera incantata della loro intimità, della loro uni­cità, il luogo della loro verità, del­la loro fedeltà, della loro felicità. Il luogo in cui si danno tutto ciò che desiderano. Ma, al suo inter­no, essi devono restare personali­tà distinte, libere, con propri gu­sti, proprie esperienze di vita, in modo da avere tante cose da rac­contare all’amato. E devono pos­se­dere propri punti di vista per di­scutere. Nella bolla gli amanti non sono due fratelli siamesi, re­stano separati ma, poiché si ama­no e sono totalmente comple­mentari l’uno all'altro, si cerca­no, si desiderano. Il grande amo­re è fatto a un tempo della man­canza e della sua eliminazione, della distanza e dell'abbraccio che l'annulla. Non può esserci de­siderio e quindi felicità senza la mancanza e, a ogni incontro, hanno l'esperienza sublime di trovare ciò che hanno sempre cer­cato, esattamente come la prima volta che si sono innamorati.
          L'amore non è uno «stato» co­me una lastra di marmo, ma un sistema ricco di energia quindi è fatto da onde come il mare, come la luce. Il desiderio nasce dalla distanza, una distanza che si crea ogni volta grazie alla diversità, alla autonomia e alla libertà dei due amanti e che si colma ogni volta attraverso l'incontro. E in ogni incontro essi si reinnamora­no. L'amore dura solo reinnamo­randosi continuamente. Nel grande amore totale in ogni in­contro, anche dopo moltissimi anni, i due amanti si dicono che non avrebbero mai immaginato che fosse possibile provare un piacere simile a quello che stan­no provando. Il grande amore è una continua stupefacente sco­perta.
 
Francesco Alberoni
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