La sessualità è una componente fondamentale della personalità, un suo modo di essere, di manifestarsi, di comunicare con gli altri, di sentire, di esprimere e di vivere l'amore umano. La sessualità caratterizza l'uomo e la donna non solo sul piano fisico, ma anche su quello psicologico e spirituale, improntando ogni loro espressione.
del 29 settembre 2011
 
Lineamenti di educazione sessuale
Brani scelti 1. Lo sviluppo armonico della personalità umana rivela progressivamente nell'uomo l'immagine di figlio di Dio. 'La vera educazione deve promuovere la formazione della persona umana in vista del suo fine ultimo' (Conc. Vaticano II).4. La sessualità è una componente fondamentale della personalità, un suo modo di essere, di manifestarsi, di comunicare con gli altri, di sentire, di esprimere e di vivere l'amore umano. Perciò essa è parte integrante dello sviluppo della personalità e del suo processo educativo: 'Dal sesso, infatti, la persona umana deriva le caratteristiche che, sul piano biologico, psicologico e spirituale, la fanno uomo o donna, condizionando così grandemente l'iter del suo sviluppo verso la maturità e il suo inserimento nella società'. La sessualità caratterizza l'uomo e la donna non solo sul piano fisico, ma anche su quello psicologico e spirituale, improntando ogni loro espressione. Tale diversità, connessa alla complementarietà dei due sessi, risponde compiutamente al disegno di Dio secondo la vocazione a cui ciascuno è chiamato.5. La genitalità, orientata alla procreazione, è l'espressione massima, sul piano fisico, della comunione d'amore dei coniugi. Avulsa da questo contesto di reciproco dono - realtà che il cristiano vive sostenuto e arricchito in modo particolare dalla grazia di Dio - essa perde il suo significato, cede all'egoismo del singolo ed è un disordine morale.6. La sessualità, orientata, elevata e integrata dall'amore, acquista vera qualità umana. Nel quadro dello sviluppo biologico e psichico, essa cresce armonicamente e si realizza in senso pieno solo con la conquista della maturità affettiva, che si manifesta nell'amore disinteressato e nella totale donazione di sé.Alcuni principi fondamentali21. Ogni educazione si ispira a una specifica concezione dell'uomo. L'educazione cristiana tende a favorire la realizzazione dell'uomo attraverso lo sviluppo di tutto il suo essere, spirito incarnato, e dei doni di natura e di grazia di cui è arricchito da Dio. L'educazione cristiana è radicata nella fede che 'tutto rischiara di una luce nuova e svela le intenzioni di Dio sulla vocazione integrale dell'uomo'.Concezione cristiana della sessualità 22. Nella visione cristiana dell'uomo, si riconosce al corpo una particolare funzione, perché esso contribuisce a rivelare il senso della vita e della vocazione umana. La corporeità è, infatti, il modo specifico di esistere e di operare proprio dello spirito umano. Questo significato è anzitutto di natura antropologica: 'il corpo rivela l'uomo', 'esprime la persona' ed è perciò il primo messaggio di Dio all'uomo stesso, quasi una specie di 'primordiale sacramento, inteso quale segno che trasmette efficacemente nel mondo visibile il mistero invisibile nascosto in Dio dall'eternità'.23. C'è un secondo significato di natura teologale: il corpo contribuisce a rivelare Dio e il suo amore creatore, in quanto manifesta la creaturalità dell'uomo, la sua dipendenza da un dono fondamentale, che è dono d'amore. 'Questo è il corpo: testimone dell'amore come di un dono fondamentale, quindi testimone dell'amore come sorgente da cui è nato questo stesso donare'. 24. Il corpo, in quanto sessuato, esprime la vocazione dell'uomo alla reciprocità, cioè all'amore e al mutuo dono di sé. Il corpo, infine, richiama l'uomo e la donna alla loro costitutiva vocazione alla fecondità, come a uno dei significati fondamentali del loro essere sessuato. La distinzione sessuale25. La distinzione sessuale, che appare come una determinazione dell'essere umano, è diversità, ma nella parità di natura e di dignità. La persona umana, per sua intima natura, esige una relazione di alterità, implicante una reciprocità di amore. I sessi sono complementari: simili e dissimili nello stesso tempo; non identici, uguali però nella dignità della persona; sono pari per intendersi, diversi per completarsi reciprocamente.26. L'uomo e la donna costituiscono due modi di realizzare, da parte della creatura umana, una determinata partecipazione dell'Essere divino: sono creati ad 'immagine e somiglianza di Dio' e attuano compiutamente tale vocazione non solo come persone singole, ma anche come coppia, quale comunità di amore. Orientati all'unione e alla fecondità, l'uomo e la donna sposata partecipano dell'amore creatore di Dio, vivendo la comunione con lui attraverso l'altro.Degenerazione27. La presenza del peccato, che oscura l'innocenza originaria, rende meno facile all'uomo la percezione di questi messaggi: la loro decifrazione è diventata cosi un compito etico, oggetto di un difficile impegno, affidato all'uomo: 'L'uomo e la donna dopo il peccato originale perderanno la grazia dell'innocenza originaria. La scoperta del significato sponsale del corpo cesserà di essere per loro una semplice realtà della rivelazione e della grazia. Tuttavia, tale significato resterà come impegno dato all'uomo dall'ethos del dono, inscritto nel profondo del cuore umano, quasi lontana eco dell'innocenza originaria'. Di fronte a questa capacità del corpo di essere nello stesso tempo segno e strumento di vocazione etica, si può scoprire un'analogia tra il corpo stesso e l'economia sacramentale, che è la via concreta attraverso la quale giunge all'uomo la grazia e la salvezza.28. Poiché l'uomo 'storico' è inclinato a ridurre la sessualità alla sola esperienza genitale, si spiegano le reazioni tendenti a svalutare il sesso, come se per sua natura fosse indegno dell'uomo. I presenti orientamenti intendono opporsi a tale svalutazione.Nel mistero di Cristo29. 'Solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell'uomo' e l'esistenza umana acquista il suo pieno significato nella vocazione alla vita divina. Solo seguendo il Cristo, l'uomo risponde a questa vocazione e diventa così pienamente uomo, crescendo fino a raggiungere 'lo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo'. 30. Alla luce del mistero di Cristo, la sessualità ci appare come una vocazione a realizzare l'amore che lo Spirito Santo infonde nel cuore dei redenti. Gesù Cristo ha sublimato tale vocazione col sacramento del matrimonio. Verginità31. Gesù ha indicato, inoltre, con l'esempio e la parola, la vocazione alla verginità per il regno dei cieli. La verginità è vocazione all'amore: rende il cuore più libero di amare Dio. Libero dai doveri dell'amore coniugale, il cuore vergine può sentirsi, pertanto, più disponibile all'amore gratuito dei fratelli. La verginità per il regno dei cieli, di conseguenza, meglio esprime la donazione del Cristo al Padre per i fratelli e prefigura con maggiore esattezza la realtà della vita eterna, tutta sostanziata di carità. La verginità, certo, implica la rinuncia alla forma di amore tipica del matrimonio, ma la rinuncia è compiuta allo scopo di assumere più in profondità il dinamismo, insito nella sessualità, di apertura oblativa agli altri e di potenziarlo e trasfigurarlo mediante la presenza dello Spirito, il quale insegna ad amare il Padre e i fratelli come il Signore Gesù.Sintesi32. In sintesi, la sessualità è chiamata ad esprimere valori diversi a cui corrispondono esigenze morali specifiche. Orientata verso il dialogo interpersonale, contribuisce alla maturazione integrale dell'uomo, aprendolo al dono di sé nell'amore. Legata, inoltre, nell'ordine della creazione, alla fecondità e alla trasmissione della vita, è chiamata ad essere fedele anche in questa sua interna finalità. Amore e fecondità sono comunque significati e valori della sessualità, che si includono e richiamano a vicenda e non possono quindi essere considerati né alternativi né opposti.33. La vita affettiva, propria di ciascun sesso, si esprime in modo caratteristico nei diversi stati di vita: l'unione dei coniugi, il celibato consacrato scelto per il regno, la condizione del cristiano che non ha raggiunto il momento dell'impegno matrimoniale o perché rimane tuttora celibe, o perché ha scelto di conservarsi tale. In tutti i casi questa vita affettiva deve essere accolta e integrata nella persona umana.Fonte: Sacra Congregazione per l'Educazione 
Don Gabriele Mangiarotti
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