O Emmanuele, nostro re e legislatore, speranza e salvezza dei popoli: vieni a salvarci, o Signore nostro Dio.
del 23 dicembre 2011
Antifona “O” dei Vespri del 23 Dicembre    
O Emmanuele,nostro re e legislatore,speranza e salvezza dei popoli:vieni a salvarci, o Signore nostro DioCANTICO DELLA BEATA VERGINE Lc 1, 46-55 Esultanza dell'anima nel SignoreL'anima mia magnifica il Signore *  e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *  D'ora in poi tutte le generazioni    mi chiameranno beata.Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *  e Santo è il suo nome:di generazione in generazione la sua misericordia *  si stende su quelli che lo temono.Ha spiegato la potenza del suo braccio, *  ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;ha rovesciato i potenti dai troni, *  ha innalzato gli umili;ha ricolmato di beni gli affamati, *  ha rimandato i ricchi a mani vuote.Ha soccorso Israele, suo servo, *  ricordandosi della sua misericordia,come aveva promesso ai nostri padri, *  ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
 
E siamo arrivati all’ultima antifona: O Emmanuel, l’appellativo più dolce e più caldo e l’ultimo: O Emmanuel.Sappiamo che questa parola ebraica esprime tutto quello che il credente può dire: Emmanuel – Dio con noi.
Lo stupore davanti a Dio che si china, che si piega. Il Dio della Bibbia, il Dio della nostra fede non è un Dio che sta seduto sulle galassie a cui l’uomo va con trepidazione, no, ma è Dio che scende, che rincorre l’uomo, che lo insegue con passione e con cocciutaggine per farlo ritornare a casa.
O Emmanuel, richiama la classica profezia dell’Emmanuele: Is 7: “la Vergine darà alla luce un figlio che sarà chiamato Dio con noi”.
“Io sarò con voi fino alla fine dei secoli”: grande tema del Vangelo di Matteo e di tutto il nuovo testamento: “Verbum Caro factum est – Dio con Noi”.
Dopo una cascata dolcissima di appellativi cedono le forze e si arrendono in questo Domine deus nostre : è stato invocato in mille  modi il Messia: Sapientia,, Adonai, dux domus Israël, Radix Jesse,  Clavis David, sceptrum domus Israël Oriens,splendor lucis  aeterna, e  sol justitiae, Rex Gentium, desideratus earum, lapisque angularis, Emmanuel, Rex et legifer noster,expectatio gentium,et Salvator earum  e alla fine :Domine deus nostre: è come dire sì, sì Tu sei tutto questo, tutte queste parole che ti h detto corrispondono a realtà, ma lasciami dire: Tu sei soprattutto il mio Dio, il mio Dio, il nostro Dio : Domine deus nostre.
E Così siamo arrivati al 23 Dicembre con quest’antifona, resta il 24, il giorno più dolce, dell’anno la vigilia di Natale in cui canteremo: ero cras – domani sarò qui.
Terminiamo con l’augurio che tutta la nostra vita sia una grande vigilia, che tutta la nostra vita sia un 24 Dicembre, in attesa dell’ora dello sposo, di quella mezzanotte santa  per cui siamo stati creati
Don Domenico Macchetta
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