Altro che Facebook e Twitter, papa Francesco è una rete sociale. Il cyberteologo di Wired ci racconta i retroscena dell'intervista al pontefice.
"Papa Francesco non può essere definito un uomo da Twitter o Facebook, è lui stesso un social network", dice padre Antonio Spadaro, il cyberteologo gesuita direttore de La civiltà cattolica ed editorialista di Wired Italia, che per primo ha intervistato il pontefice. Mentre quotidiani italiani e internazionali continuano a cercarlo, lo abbiamo raggiunto in una pausa del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali, in corso al Vaticano, per farci raccontare il rapporto di papa Bergoglio con Internet e la tecnologia.
Il papa ama comunicare di persona, lo testimoniano le telefonante che fa alla gente comune, o le fotografie diventate virali su Instagram. "Nelle nostre conversazioni non abbiamo parlato esplicitamente di Rete, ma tutta l'intervista riguarda la comunicazione, perché per papa Francesco comunicare è un'esigenza", conferma Spadaro. Non esiste un mezzo preferito e non è importante la differenza tra i mezzi di comunicazione. "Quello che importa è l' immediatezza del messaggio", dice il cyberteologo. Papa Bergoglio è un uomo da Twitter allora? "No, lui è un social network. Ama la normalità comunicativa, ma non comunica: crea eventi comunicativi e dinamici". Basta ricordare i suoi primi istanti da pontefice, racconta Spadaro: per prima cosa chiese di pregare per lui, rese i fedeli attivi e partecipi di ciò che stava succedendo. "E nell'immediatezza del messaggio che lancia, si crea un paradosso: si avverte autorevolezza, ma non distanza", dice il direttore de La civiltà cattolica. Proprio per questo motivo era scettico dubbioso per l'intervista, ci racconta Spadaro: "Era a disagio con la formula e aveva bisogno di autenticità". Un contatto che si è andato creando in diversi incontri. Rigorosamente di persona.
Il papa infatti non possiede un computer o uno smartphone (anche se gli è stato regalato un iPad). Ma nonostante ciò, Bergoglio vuole andare in Rete. "La gente si trova anche su Internet, quindi bisogna andarci", dice Spadaro. Le parole di papa Francesco infatti continuano a girare sul Web, grazie al profilo Twitter che ha ereditato da Benedetto XVI. La stessa intervista al cyberteologo continua a spuntare con l'hashtag #HablaFrancisco. "Rispetto ai media tradizionali, che si concentrano sui temi etici, la conversazione sociale si articola attorno ai temi spirituali", afferma Spadaro. La Rete quindi può essere usata per colmare la distanza tra Chiesa e fedeli? "No", risponde il rubrichista di Wired, "già si parla di spiritualità sui social network. L'importante è integrare l'ambiente fisico e quello digitale".
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