Assemblea nazionale MGS

I rappresentanti dei vari MGS ispettoriali si sono trovati assieme per pensare la Proposta Pastorale dei prossimi tre anni.

Sei territori MGS, una sessantina di persone circa, la casa salesiana di Firenze e i giovani nel cuore. Forse questo basterebbe a schematizzare, ma sicuramente non a raccontare, ciò che abbiamo avuto la grazia di vivere all’Assemblea Nazionale MGS. 

Venerdì 20 ottobre ciascuno di noi è partito, a orari più o meno simpatici, da casa sua: direzione Firenze, via del Ghirlandaio 40. Quello che ci aspettava era logisticamente chiaro, ma il cuore era trepidante. 

Così ha avuto inizio questo weekend di condivisione, giunti alla casa di Firenze, dopo una piccola merenda, abbiamo brevemente introdotto l’Assemblea, per proseguire con una gustosa cena e una divertente serata di fraternità preparata dagli amici della Sicilia, per conoscerci ed entrare in quel clima di familiarità che ha caratterizzato queste giornate. Per concludere nel modo migliore abbiamo fatto la conoscenza di suor Rebecca e don Andrea, rispettivamente direttrice della comunità FMA e parroco e vicario della comunità SDB; nella buonanotte ci hanno raccontato della ricchezza che stanno vivendo in questo ultimo periodo, in cui SDB e FMA si sono trovati a vivere e lavorare fianco a fianco.

Sabato mattina ci siamo svegliati, pronti e carichi per iniziare i lavori. Dopo le lodi insieme e una generosa colazione, Fabio, coordinatore nazionale della segreteria, ci ha presentato per bene l’assemblea.

Innanzitutto hanno partecipato: 

  • I membri della Segreteria e della Consulta Nazionale;
  • Altri giovani rappresentativi per ogni territorio; 
  • Rappresentanti delle associazioni promosse e co-promosse dai Centri Nazionali;
  • Un SDB e una FMA di giovane età per ogni territorio;
  • Coloro che svolgono incarichi di rappresentanza a livello nazionale su mandato della Consulta Nazionale;

È poi stato presentato il metodo sinodale, che abbiamo utilizzato per lavorare, suddiviso nei tre momenti di riconoscere, interpretare, scegliere.

Abbiamo iniziato a lavorare basandoci su alcuni bisogni che erano stati precedentemente riconosciuti durante la consulta di maggio. Suddivisi in sei gruppi di lavoro, misti tra giovani, SDB, FMA e rappresentanti delle associazioni, abbiamo cominciato la fase del riconoscere. Abbiamo chiesto a ciascuno di condividere un’esperienza personale che riflettesse uno dei bisogni, ne sono nate condivisioni profonde e attente riflessioni. È stata occasione per conoscerci e per conoscere e riflettere sulla nostra e sulle altre realtà. 

Dopo il pranzo e animate partite a calcetto e pallavolo abbiamo ripreso i lavori catapultandoci nella fase dell’interpretare. Questo momento è stato sicuramente ricco quanto intenso: siamo scesi in profondità, abbiamo esplorato i bisogni identificati cercando in essi alcuni elementi costitutivi che ci aiutassero a snocciolarli. Tramite un grafico ogni gruppo è giunto ad avere 3 elementi caratterizzanti dei bisogni ritenuti più significativi. 

Questo momento ci ha richiesto molta attenzione e interiorizzazione, è stato impegnativo, ma allo stesso tempo gratificante: ci ha permesso di guardare i bisogni che i nostri ragazzi urlano, anche implicitamente; e in questo modo ci ha permesso di guardare a loro, e guardare a noi in quanto educatori.

A seguito di questa fase ci siamo dedicati un’ora di adorazione, in modo da riordinare i nostri pensieri alla luce di Cristo e dello Spirito Santo. Aiutati da alcuni passi sui temi di fede, speranza e carità, accompagnati dal testo dei discepoli di Emmaus, e confortati da alcuni canti ci siamo lasciati accompagnare da Dio, che è guida e centro del nostro lavoro.

In conclusione della giornata siamo stati accompagnati da Stefano, professore e appassionato di storia Fiorentina, in una visita della città di Firenze, guidati dalle figure di Giorgio La Pira, don Lorenzo Milani è il cardinal Elia Dalla Costa e dal loro impegno all’interno della chiesa e per la società. Ci siamo poi gustati una cena tipica e una vista notturna della città. 

La domenica mattina, infine, abbiamo affrontato l’ultima fase: lo scegliere. Durante questo momento la segreteria ha ascoltato i suggerimenti dei presenti, circa la futura proposta pastorale, che sarà strutturata lungo il prossimo triennio. Sono state condivise idee preziose sia sulle modalità di struttura del quaderno di lavoro, che sui contenuti.

A dicembre ci incontreremo nuovamente come segreteria nazionale e, tenendo conto di quanto proposto, ci impegneremo per organizzare al meglio i temi che ci accompagneranno nei prossimi anni.

Infine dopo un ultimo pranzo condiviso, siamo ripartiti verso casa, e arrivati alla meta negli orari più strani, come gli amici Siciliani che sono arrivati a Catania alle 5 del mattino. Eppure possiamo garantire che per esperienze simili vale la pena anche un viaggio così lungo. Siamo grati di questo tempo di condivisione, siamo grati per i frutti che abbiamo colto e preghiamo di coglierne altrettanti, vi chiediamo di accompagnarci nella preghiera affinché il nostro lavoro sia sempre il migliore possibile.

 

Tratto da: donboscoitalia.it

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