Bernardini: i miei appunti sulla "sfida"di portare in Tv la fiction su S. Agosti...

Sintesi popolare, la storia per bigini e per frammenti, anche quella dei santi. Agostino, intelligente e presuntuoso oratore e servo dell'imperatore, che incontra il vecchio, saggio e libero vescovo Ambrogio.

Bernardini: i miei appunti sulla 'sfida'di portare in Tv la fiction su S. Agostino

da Attualità

del 01 febbraio 2010

 

          Portare il film tv su S. Agostino qui, nella sacrestia della chiesa romana degli agostiniani - dove persino Lutero veniva in visita prima dellla rottura - e poi parlarne nella meravigliosa biblioteca Angelica, è probabilmente il modo giusto, visto che qui riposano le spoglie di Monica, madre del santo.

 

          Sintesi popolare, la storia per bigini e per frammenti, anche quella dei santi. Agostino, intelligente e presuntuoso oratore e servo dell'imperatore, che incontra il vecchio, saggio e libero vescovo Ambrogio. Elementi alti e bassi, persino la sua paternità difficile, da intellettuale distratto. Virile e consapevole Ambrogio, che difende l'Incarnazione: 'La verità è una persona, Gesù Cristo'. Ma combatte contro il potere che vuole contrastare e controllare la Chiesa.

          Rieccheggiano le parole della Confessioni, parole intime, dirette. Come risolvere la 'notte' e la conversione di Agostino? Non vi anticipo come lo fa la fiction. Ambrogio diviene suo padre nello spirito. Agostino: 'Ho sempre parlato troppo, oggi per la prima volta ho ascoltato la Tua voce' e piange.

          Arriva il 'Tardi ti amai' di Agostino, che con la sua sola citazione suscita vera commozione. Sono le citazioni delle sue parole a dar fiato alla storia, insieme ai grandi attori come Nero, Guerritore e Giordana. Preziosi bello, moderno, forse di gamma limitata (sincero ma confuso nel raccontare la sua avventura di interprete).

          Altre suggestioni: la difficile messa in scena della disputa coi donatisti. Lux qui davvero temeraria. Franco Nero, Agostino da vecchio, domina con misura la crisi di Ippona invasa dal barbaro Genserico e dai suoi Vandali. È la fine dell'Impero.

Un po' di cose dette stamane:

          FABRIZIO DEL NOCE: Agostino peccatore che diventa santo. Tema difficile coniugato col linguaggio tv generalista. Certi aspetti non risolvibili in tv: l'Agostino filosofo non ci poteva essere. Il Santo padre mi ha detto: se suo padre Augusto fosse vivo sarebbe fiero di lei.

          ETTORE BERNABEI: Divulgazione e volgarizzazione popolare di un grande e di un padre della Chiesa. Il percorso di un uomo di oggi: la storia di tanti uomini e tante donne oggi. Uomo di cultura antica, retore, preso dal successo e dal potere ma fra tormenti e inappagatezza. Poi l'incontro con Ambrogio. Sono esperienze ancora attuali d cui ricavare un vantaggio per la propria vita: il Papa ci ha detto, dopo la breve anteprima tempo fa a Castelgandolfo: 'Speriamo che attraverso il film qualcuno si faccia trovare dalla verità e dalla carità'. Allora come oggi la Chiesa è capace di tenere nella crisi di un mondo e di una cultura (allora l'Impero). Stavolta non facile il lavoro per gli sceneggiatori.

          ALESSANDRO PREZIOSI: non basterebbe una vita per raccontarvi il mio S.Agostino. L'incontro con Luca Bernabei, il produttore, è stato decisivo: letta sceneggiatura in una notte, incontrato regista e abbandonatomi al lavoro. Credevo di poter raggiungere come uomo qualcosa di più, e forse anche come attore.

          FRANCO NERO: Io sono l'Agostino saggio, molti anni dopo la conversione. È il santo più completo e moderno.

          ANDREA GIORDANA: Prodotto straordinario, il regista con la camera in mano ci ha detto: emozionatemi e io vi vengo a cercare con l'obbiettivo. Lux coraggiosa e significativa, da Rai pubblica. Invidia umana verso Ambrogio e Agostino: sto ancora aspettando qualcosa che travolga la mia vita come la loro.

          ETTORE BERNABEI: il grande pubblico vuole altro, anche il nostro Pinocchio batté i trans del GF.

Massimo Bernardini

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