Bocelli: "Ringrazio mia madre che non abortì"

Un videomessaggio caricato su youtube lo scorso novembre ma balzato agli onori della cronaca solo negli ultimi giorni; grazie all'attenzione di utenti e giornali di tutto il mondo.

Bocelli: 'Ringrazio mia madre che non abortì'

da Attualità

del 09 giugno 2010

             Un videomessaggio caricato su youtube lo scorso novembre ma balzato agli onori della cronaca solo negli ultimi giorni; grazie all’attenzione di utenti e giornali di tutto il mondo. Sullo sfondo del video ci sono un teatro ed un pianoforte vicino al quale è seduto Andrea Bocelli.

             Il famoso tenore, con aria accorata, racconta la storia di una giovane donna giunta in ospedale colta da dolori lancinanti che facevano pensare ad un’appendicite e che, invece, tradivano quella che sarebbe sta una gravidanza difficile:“I dottori le misero del ghiaccio sulla pancia - spiega infatti il cantante - e poi, quando il trattamento era finito, le dissero che avrebbe fatto meglio ad abortire. Che era la soluzione migliore, perché il bambino sarebbe venuto al mondo con qualche forma di disabilità. Ma la giovane e coraggiosa sposa decise di non interrompere la gravidanza e il bambino nacque”.

             Poi qualche secondo di pausa e l’ammissione: “Quella signora era mia madre e il bambino ero io…Sarò di parte - continua Bocelli - ma posso dirvi che è stata la scelta giusta e spero che questo possa incoraggiare altre madri che magari si trovano in momenti di vita complicati ma vogliono salvare la vita dei loro bambini”. In ultimo un accenno di canzone “Voglio vivere così... col sole in fronte…”.

             A precisare motivazioni e sensazioni della registrazione è Veronica Berti; compagna dell’artista reso quasi cieco da un glaucoma congenito: “Quando ha registrato il video io ero lì e quando ho sentito le sue parole sono dovuta uscire perché mi stavo mettendo a piangere”. La Berti spiega che il messaggio era stato preparato per la “Nph Italia”; collegata alla fondazione “Nuestros Pequenos Hermanos” (i nostri piccoli fratelli ndr) che da tempo si prende cura dei bimbi meno fortunati godendo anche della collaborazione proprio di Bocelli. In particolare, però, quella storia è dedicata a Padre Rick, prete-chirurgo che da 25 anni si trova ad Haiti per assistere i piccoli che versano in condizioni difficili:

             “Padre Rick cura tutti i bambini - racconta infatti la Berti - ma ha costruito un centro per le mamme con figli disabili. Perché in quel Paese, capita che i bimbi con menomazioni più o meno gravi non vengano accettati e curati”. Il messaggio di appoggio e solidarietà, dunque, risale a qualche mese prima del violento terremoto che ha devastato la povera isola “Il sisma non c’era ancora stato - ricorda difatti la Berti - ma Andrea voleva dire alle persone di quel un Paese tanto povero, dove i bambini disabili rischiano di non essere accettati dalle famiglie, che anche lui aveva rischiato di non vedere la luce a causa di una forma di disabilità”.

             La dedica di Bocelli ha fatto presto il giro del mondo ed è stata messa in estremo risalto da numerose associazioni pro vita. Tra queste, come si legge anche sul Daily Mail, c’è anche l’importante organizzazione pro-life statunitense Whole life initiative”. 70 milioni di copie vendute e la voce lirica tra le più conosciute ed apprezzate del mondo: la scelta di mettere al mondo un bimbo che pareva destinato ad una vita infelice, almeno per la coraggiosa madre di Andrea Bocelli, si è dimostrata la migliore possibile.

Germano Milite

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