Quanto sarebbe bello poter contare sempre su uno sguardo d'amore ed essere sempre questo sguardo d'amore sulla vita di tutti!
del 06 settembre 2010
 
 
         'Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio”. (Lc 6, 36-38)
          Il mondo è pieno di gente che non prende mai posizione, che si adatta a tutto, che non si interessa di niente, che passa sopra il male e il bene con assoluta indifferenza, che non si ribella a niente; potrebbero anche ammazzargli sotto gli occhi qualcuno o fare violenze e lui si fa sempre e solo i fatti suoi oppure al contrario c’è gente che giudica tutti, che ha un veleno nel cuore che non può non riversare su tutti quelli che incontra. È l’immagine della cattiveria, del giudizio inappellabile, della acidità. Purtroppo non sono due categorie ben diverse di persone perché spesso siamo noi che fa e l’una e l’altra cosa.
         Quanto invece sarebbe bello poter contare sempre su uno sguardo d’amore ed essere sempre questo sguardo d’amore sulla vita di tutti! Quanto piacerebbe a un ragazzo non essere guardato da un adulto come una pezza da piedi, come un pericoloso delinquente, come un bastardo perditempo, ma come una vita che si apre che ha bisogno del sorriso di tutti per essere convinto che val la pena di vivere, che la vita possiede un lato bello che è difficile, ma raggiungibile!
         Quanto sarebbe utile e civile che un immigrato non fosse visto solo come un pericolo, ma sempre come una risorsa, un compagno di strada che affronta con noi il rischioso mestiere di vivere. Che assieme a noi impara a camminare su strade di giustizia e di solidarietà!
         Ogni persona proprio solo perché è tale ha sempre dentro il fascino del creatore, la bellezza di una poesia e ha diritto di essere guardata con amore e non giudicata. Si gabella per giustizia il giustizialismo, quell’aria di superiorità che non tollera errori, ma soprattutto caccia in gola alla persona debole il suo sbaglio e lo cancella dalla vita pubblica, dalla dignità sociale.
         Certi nostri talk show sono solo così, sono solo pietre scagliate senza preoccuparsi dove arrivano e chi uccidono. Tutto è sotto la dittatura dell’informazione, nobilmente chiamata libertà, ma spesso solo di diffamazione. Dice il vangelo: non giudicate e non sarete giudicati, non condannate e non sarete condannati, Perdonate e vi sarà perdonato, date e vi sarà dato.
         La bontà, il dono, il perdono sono contagiosi, creano attorno a noi e in noi bontà e perdono, sono una benedizione anche per la nostra stessa vita. Quando ti arrabbi invece, quando coltivi l’odio, ti cresce la bile, ti si alza la pressione, crei attorno a te zone di ostilità. La gente sembra ti dia ragione, ma se ne allontana infelice e con qualche speranza in meno. Se vuoi trovare bontà, seminala, qualcuno sicuramente la raccoglierà, perché sembra un seme che scompare, ma ha sempre dentro la forza di Dio e prima o poi rispunta e si fa grande.
         È possibile pensare al mondo con occhi diversi, come quelli pieni di speranza che aveva Gesù? Lui è passato facendo sempre del bene a tutti e l’ha trovato pieno infinito in Dio. È una speranza sempre disponibile. Basta cercarla.
mons. Domenico Sigalini
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