Dal 27 dicembre al 1gennaio abbiamo partecipato ad una settimana di condivisione organizzata dalla Fraternità del Sermig.Il percorso si è sviluppato attraverso varie attività e laboratori, seguendo il motto:”Il bene và fatto bene”; per questo ogni cosa anche quella più umile come pulire un bagno era fatta con il massimo impegno e diligenza. (continua)
del 12 gennaio 2003
Il Sermig - Servizio Missionario Giovani - è nato nel 1964 da un'intuizione di Ernesto Olivero e da un sogno condiviso con molti: sconfiggere la fame con opere di giustizia e di sviluppo, vivere la solidarietà verso i più poveri e dare una speciale attenzione ai giovani cercando insieme a loro le vie della pace. Dai \\\'Si\\\' di giovani, coppie di sposi e famiglie, monaci e monache è nata la Fraternità della Speranza, per essere vicini all'uomo del nostro tempo e aiutarlo a incontrare Dio.
Dal 27 dicembre al 1gennaio abbiamo partecipato ad una settimana di condivisione organizzata dalla Fraternità del Sermig.
Il percorso si è sviluppato attraverso varie attività e laboratori, seguendo il motto:”Il bene và fatto bene”; per questo ogni cosa anche quella più umile come pulire un bagno era fatta con il massimo impegno e diligenza.
I laboratori che spaziavano fra temi come la pace, la mondialità, i giovani, la musica e la parola di Dio ci hanno permesso di confrontarci con altri 150 giovani di tutta Italia che hanno partecipato come noi a questa esperienza.
Il culmine della settimana è stato il giorno del 31 quando abbiamo partecipato alla marcia della Pace assieme ai cassaintegrati della Fiat per le vie di Torino ed alla veglia di fine/inizio anno con due segni molto importanti: il Cenone del digiuno e la Restituzione. Per Restituzione gli amici del Sermig intendono: \\\'Abbiamo pregato infinite volte con le parole di Gesù Padre Nostro.
Quando Nostro ci è entrato nel cuore abbiamo realmente scoperto la fratellanza fra tutti gli uomini, figli dello stesso Padre. La restituzione dei nostri beni, delle nostre capacità, del nostro tempo e di ogni nostra risorsa all\\\'umanità che geme ne è stata la logica coneguenza.\\\'
E’ stato chiesto a tutti i partecipanti (oltre 500) di rinunciare al classico cenone di fine anno (è stato servito un pezzo di pane con un bicchiere di thè) donando i soldi che si sarebbero spesi per questo.
La serata si è conclusa con la messa nel duomo di Torino presenziata dal vescovo e con un momento di festa all’Arsenale del Sermig.
Per chi fosse interessato ad avere maggiori info sul Sermig e sulle sue attività può collegarsi al sito www.sermig.org.
Enrico, Roberta Frasson
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