“Un'esperienza molto semplice. Un gruppo di quaranta ragazzi del biennio accettano di trascorrere tre giorni a Roma, amicizia, curiosità, voglia di stare insieme? Probabilmente sì, ma a tutto questo si aggiunge una proposta un po' diversa, nuova: vivere una giornata in un ricovero per barboni e anziani soli e poveri gestito dalle Missionarie della Carità [...]
del 12 gennaio 2003
Siamo entrati con un po’ di timore (…chissà perché i poveri fanno sempre paura… forse perché ci fanno da specchio), e subito abbiamo cominciato il nostro servizio in chiesa, seduti davanti ad un enorme crocifisso. Qui sr. Maria ci ha raccontato l’esperienza di madre Teresa e delle sue suore, lo spirito che le anima nella missione verso i poveri, e mentre parlava forse piano piano intuivamo che il nostro servizio diventava per noi scuola di vita. Suor Maria ci diceva: «Noi cerchiamo di essere povere con i poveri, allo stesso loro livello, per sperimentare insieme la precarietà della vita e la provvidenza di Dio»; e noi imparavamo a tendere la mano non per dare ma per stringerne una. Suor Maria continuava: « Non cerchiamo gratificazioni, ma di amare come Gesù », e noi imparavamo a non sentirci bravi perché eravamo lì e ci domandavamo se abbiamo fatto esperienza dell’amore di Gesù. Ecco il nostro capodanno, non tanto alternativo; dipende da che parte lo si guarda.”
sr Francesca
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