Oliviero Toscani, il noto fotografo, lancia un'altra delle sue campagne pubblicitarie shock.Sui muri si stagliano le immagini che ritraggono Isabelle Caro, modella francese di 31 chili, da 15 anni in lotta contro l'anoressia.
del 08 ottobre 2007
Toscani sostiene si tratti di una campagna contro l’anoressia.
Io credo si tratti del solito modo, oramai collaudato, di pubblicizzare un prodotto.
A chi può far bene vedere la pelle che ricopre le ossa della giovane modella, vedere la sua sofferenza, i suoi seni piccoli e flaccidi, simbolo di una femminilità costretta dalla malattia, ad una insana e precoce vecchiaia?
 
Il Ministro Livia Turco approva la campagna pubblicitaria, del resto approva anche gli spinelli.
 
Il presidente dell’associazione ABA“Associazione per lo studio e la ricerca sull’anoressia e la bulimia” definisce, inutile e dannosa la campagna pubblicitaria, perché rischia di scatenare, nelle persone malate, una sorta di competizione verso la magrezza estrema.
 
L'ufficio francese di controllo della pubblicità ha dato parere negativo per l'uso pubblicitario dell'immagine, perché la foto 'attenta alla dignità umana'.
 
Il sindaco di Milano Letizia Moratti, ha chiesto che le immagini siano rimosse dagli spazi pubblici comunali.
 
Oliviero Toscani, replica che si tratta di una 'censura, segno di una città che ha paura, una città cattiva e razzista'.
O si tratta solo del delirio di onnipotenza di un artista, che crede pi√π nello shock che nella bellezza?
 
Comunque vadano le cose, per Toscani sarà un successo. Infatti, tutti ne parlano. Anche noi.
 
Ma oramai siamo abituati a tutto e dopo i primi giorni, anche la povera modella anoressica finirà per far parte del paesaggio urbano.
Quello che mi chiedo, che vi chiedo, è: “qual è il compito dell’artista? Shockarci? Indicarci il male da evitare, l’errore da non compiere, spingerci all’impegno sociale?
 
O non è forse l’artista, colui che SVELA LA BELLEZZA, che la indica a chi non è attento a scorgerla, colui che ti stupisce, perchè rivela il bello nel quotidiano?
L’artista è un dono per l’umanità, non per la sua rettitudine, per il suo impegno civile, ma perché indica a tutti, qualcosa che solo la sua sensibilità coglie e sa esprimere.
 
L'arte e la bellezza introducono alla realtà in maniera non asettica. Il bello, dicevano gli antichi, è lo splendore del vero, in quanto colpisce, affascina, dà gusto a tutte le cose.
Allora chiediamo all’artista di farci scoprire questo gusto, di aiutarci a coglierlo, lo shock passa, ci si abitua, lo stupore invece permane, abitua l’anima a non saziarsi a cercarne sempre altro.
 
Pensate ad un’emozione improvvisa, provocata da una cosa bella, chi se la scorda più.
 
Scriveva Clemente Rebora a proposito dell'arte: “La risposta non può venire dallo sforzo morale, dall'impegno civile, dalla politica o dal sociale, dalla stessa ispirazione poetica o dall'ideologia della ragione (cagna che ha piscio per ogni cantone!)
 
Nerella Buggio
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