Come compiere una valutazione trimestrale della propria vita spirituale?

Come negli affari, dovremmo approfittare di ogni nuovo trimestre per analizzare la fecondità della nostra vita spirituale

Come compiere una valutazione trimestrale della propria vita spirituale?

 

di Philip Kosloski, tratto dal aleteia.org

 

Nel mondo degli affari, è una pratica standard rivedere il trimestre per analizzare profitti e perdite. Ciò permette all’impresa di aggiustare il modo di agire e intraprendere miglioramenti concreti.

 

Avete mai pensato di fare lo stesso per la vostra vita spirituale?

Tre mesi è un periodo di tempo idoneo per riflettere su ciò che è accaduto e sul fatto di aver compiuto o meno dei progressi nella vita spirituale. È un “inventario spirituale” più a lungo termine rispetto all’esame quotidiano, che è comunque raccomandato.

 

Nella sua Introduzione alla Vita DevotaSan Francesco di Sales esorta a dividere questo esame in quattro sezioni: “ciò che riguarda il tuo comportamento verso Dio”, “ciò che riguarda te stessa” “ciò che riguarda il prossimo” e “una riflessione sulle passioni”.

In questo modo, si possono individuare in modo più accurato le aree di crescita nella propria vita, esaminando se bisogna migliorare nella propria vita di preghiera o se si dovrebbe essere più caritatevoli.

“Dopo ogni punto dell’esame, terrai nota di ciò in cui hai scoperto di aver mancato o di essere carente; quali sono i principali squilibri di cui hai sofferto; questo per risolverti a prendere consiglio, a deciderti e dare coraggio al tuo spirito”.

 

Se non scoprite alcun miglioramento, cercate di non scoraggiarvi:

“Se, com’è probabile, scoprirai di aver fatto progressi insignificanti o addirittura di avere fatto dei regressi, prometterai che, nonostante tutto, non ti abbatterai e non ti lascerai intiepidire dallo scoraggiamento e dalla stanchezza di cuore, ma al contrario, con l’aiuto della grazia di Dio, vuoi prendere più coraggio e più animo, vuoi umiliarti e porre rimedio ai difetti”.

 

La cosa peggiore che possiamo fare è gettare la spugna nella vita spirituale. Dobbiamo mantenere la fiducia nel futuro e cercare di prendere decisioni concrete realizzabili.

L’umiltà è fondamentale per progredire, e aprirà la porta alle grazie divine. Più riconosciamo le nostre debolezze, più potremo contare sulla forza di Dio.

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