Anche io ho molte amiche. E penso che sia un grande valore nella mia vita. Sono relazioni che durano da molti anni, che sono state esposte a molte prove...
del 02 febbraio 2017
Anche io ho molte amiche. E penso che sia un grande valore nella mia vita. Sono relazioni che durano da molti anni, che sono state esposte a molte prove...
“Avevo investito in questa amicizia. Accompagnavo Iga dal ginecologo quando era incinta. Ho portato io il marito in sala parto, perché per la tensione lui non era in grado di guidare. Sono la madrina della figlia, i miei figli la trattano come una sorella. Le ho prestato del denaro e mi ascoltavo le sue chiamate notturne, quando stava vivendo situazioni terribili sul posto di lavoro. Ma è stato un cattivo investimento. Non è che contavo di ricevere molto in cambio. Ma quando sono stata promossa al lavoro e ho iniziato a guadagnare di più, lei non poteva accettarlo”, racconta Sonia, 35 anni.
“Erano commenti apparentemente innocenti: diceva che non era giusto che le donne guadagnino più dei mariti e che il mio Martin non avrebbe resistito a lungo. E se mio figlio maggiore era peggiorato a scuola era colpa mia, perché non avevo più il tempo di fare i compiti con lui. Ero arrabbiata con lei per la sua gelosia e i suoi commenti spregevoli. Io sarei stata molto felice se lei fosse stata apprezzata a lavoro. Al contrario lei mi ha detto gridando che il denaro mi aveva dato alla testa”.
“Per un periodo non ci siamo parlate, ma poi abbiamo fatto pace. In seguito, per un po’ tutto è andato bene. Finché qualcosa tra noi si è rotto nuovamente, quando le confidai che stavo risparmiando per gli studi all’estero dei miei figli. Cambiò volto. Disse qualcosa ma per tutto il successivo tempo cercò un modo per andare via. Devo censurarmi in quello che dico perché lei si sente inferiore a me? Eppure si dice che si capisce chi è un vero amico nella povertà e non nel successo”.
L’amicizia tra donne a volte è ruvida
Lunedì è una confidente e martedì una gelosa. Ma venerdì diventa di nuovo l’anima gemella con la quale non si può smettere di chiacchierare.
Un’amica o una rivale?
Questa domanda è ricorrente. Le relazioni sono tempestose. Intensive. Dal sostegno si va alla competizione. Dal senso di comunità all’ostilità. Dalla fiducia alla lode. Eppure gli elementi di gelosia sono ricorrenti nell’amicizia. Questo sentimento di rivalità è molto naturale. Fin dall’infanzia vogliamo avere un’amica e questo bisogno è associato con il nostro sviluppo individuale.
Un’amica è una sorta di specchio
Noi ci rivediamo in lei. Come sta? Come si veste? Di chi è innamorata? Anche lei ha discusso con i suoi genitori? Questo confrontare la nostra vita con quella della nostra amica è una fonte di forza, motivazione al cambiamento; ma non è priva di gelosia, invidia, sviluppo di complessi.
Iga è gelosa di Sonia, ma ciononostante vuole starle vicino. Ma anche avere successo sul lavoro ed essere in grado di dare alla figlia un futuro migliore. I successi di Sonia le ricordano che nulla è andato come previsto. Che probabilmente è sottovalutata al lavoro. Che vorrebbe comprare vestiti migliori. E queste emozioni spiacevoli sorgono quando a Sonia le cose vanno bene.
Non è che Sonia debba censurare le storie sulla sua vita rosa, ma forse dovrebbe mostrare che la presenza di Iga significhi molto per lei. Che non avrebbe ottenuto ciò che ha ottenuto se non avesse potuto, in tempi difficili, lasciare suo figlio da lei, prendere in prestito un vestito o lamentarsi di tutto il mondo.
Bisogna distinguere tra la gelosia naturale che sorge tra amiche con l’amicizia interessata. Arrossire per l’invidia è una reazione psico-fisiologica. Meno innocenti sono le ruffianerie, il creare un falso senso di intimità e la dedizione per ottenere qualcosa.
La falsa amica è quella che approfitta di te o della tua posizione
Abusa della tua gentilezza o del fatto che non sai dire di no. Ti lascia costantemente il suo figlio piccolo. Prende in prestito del denaro. Si auto-invita a cena da te quando vuoi stare con la famiglia. Non riaggancia la cornetta quando dici che hai emicrania. Prende in giro il tuo essere religiosa. Esige che la presenti a qualcuno. Sta portando avanti qualcosa che ti nasconde perché per te non sarebbe una cosa giusta. E non lo sai che se ignori queste situazioni ti esponi a prendere la decisione sbagliata?
Anche io ho molte amiche. E penso che sia un grande valore nella mia vita. Sono relazioni che durano da molti anni, che sono state esposte a molte prove. Come psicologa, e per esperienza personale, posso dire che in un rapporto è molto importante porre dei limiti. Con molte persone questo viene naturale. Sappiamo che non è necessario raccontarsi ogni giorno ciò che accade per consolidare la vicinanza.
Non c’è bisogno e non dobbiamo dirci tutto. I segreti del marito non devono essere raccontati a persone terze. A meno che a lui vada bene che la nostra amica sappia i suoi problemi di salute e lavorativi. Lo stesso vale nel caso dei figli adulti. Quando sono piccoli hanno problemi comuni e la fiducia tra genitori rafforza l’amicizia, ma quando crescono la loro privacy va protetta.
Secondo le statistiche, una donna polacca ha cinque amiche. Ma quante sono reali?
Se dopo un incontro con la tua amica ti senti peggio di prima, è necessario fermarsi a riflettere. Può essere che ti critichi senza mai congratularsi. Che non puoi farci affidamento quando hai bisogno di essere confortata. Che trovi sempre qualcosa di negativo. O che sviluppi la conversazione in modo tale da potersi sentire migliore.
Appena arriva ti fa vedere un articolo su una nuova dieta. Apparentemente ha cura di te, ma allo stesso tempo ti sta inviando un messaggio: hai messo su peso. Poi ti dice che suo figlio ancora una volta ha ottenuto la pagella migliore e che suo marito ha appeso un nuovo scaffale in corridoio. È rassicurante, ma allo stesso tempo gioca costantemente a fare il tuo avvocato, giudice, psicologa, medico di fiducia e consulente di moda. Perché naturalmente lei sa meglio di te come va gestita la tua vita.
L’amicizia è la sorella dell’amore
A volte può essere possessiva, prepotente, competitiva e distruttiva. Pertanto, è necessario porre dei limiti. È bene imparare ad essere assertivi. Dille: “Per favore non mi chiamare di domenica, perché la dedico a mio marito e ai miei figli. Non ti arrabbiare, ma vado in vacanza insieme a mia sorella perché le ho promesso che avremmo trascorso insieme del tempo insieme. So che vuoi il meglio per me, ma permettimi di essere me stessa. Mi rendo conto che sei al mio fianco quando ho bisogno di te, e che sei la testimone della mia vita”.
Alcune amiche ci aprono delle finestre su nuovi mondi, altre le chiudono. Anche in amicizia vale la pena battersi per avere il diritto di prendere le nostre decisioni.
Zyta Rudzka [Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]
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