Con Don Bosco grido “Viva il Papa”

Il Papa è guidato dalla forza dello Spirito Santo. Il papa è sempre lo stesso. Cambiano i nomi, ma non la missioni. È ingrato e umiliante sentire insultare il successore di Pietro. Non solo. Il Pontefice persegue un mandato che gli è stato affidato sulle parole che disse Gesù Cristo: “Non voi avete eletto me, ma io ho eletto voi”.

Con Don Bosco grido “Viva il Papa”

da Teologo Borèl

del 23 giugno 2007

Si sta male quando uno della propria famiglia viene offeso, insultato ingiustamente. Come credente, appartenente al popolo di Dio, sono addolorato dalle false accuse di questi giorni, in cortei gonfiati per numero, contro il Papa. Lo voglio difendere di fronte ai miei giovani, farlo conoscere di più nel suo ruolo carismatico, parlare di lui come Vicario di Cristo, perché se ne parla troppo poco. Con entusiasmo vorrei gridare con loro: “Viva il Papa!”. Non “Viva Papa Ratzinger” o “Papa Benedetto” ma “Viva Il Papa!”, come consigliava don Bosco quando la gente inneggiava a Pio IX!

 

E’ il Papa, indipendentemente dalla persona che ne continua “la dinastia”, il centro di unità della Chiesa, la garanzia della fede, il custode della Tradizione, colui che dà continuità all’episcopato. I nomi cambiano, ma la “roccia”, scelta da Gesù Cristo, è sempre il Papa, successore di Pietro, che non si sceglie da se stesso come non si sono scelti i discepoli di Cristo. “Non voi avete eletto me, ma io ho eletto voi”.

 

E’ una lunga schiera di nomi: da Gregorio a Paolo a Pio a Giovanni… Qualcuno ha mostrato la sua fragilità umana, altri hanno dato la vita per difendere la Chiesa, altri ancora hanno salvato gli antichi patrimoni della civiltà, altri sono stati profeti di pace, testimoni della carità, altri maestri di dottrina. In tanti li hanno combattuti, hanno cercato di interromperne la serie, ma sono passati tutti mentre il Papa, dopo duemila anni di storia, è ancora in mezzo a noi ad illuminare il nostro cammino. Il Signore si serve dei Papi, uomini come noi, li fa diventare “roccia”, pur essendo di terra, li sostiene con la sua grazia, li rende vittoriosi sul male per il fuoco dello Spirito Santo che li ha temprati: da terra in materiale resistente, duro, impossibile da scalfire. I Papi durano, scriveva don Mazzolari, nonostante tutti gli attacchi, tutte le profezie, tutti gli scongiuri, tutte le diffamazioni.

 

C’è sempre stato gusto a parlare male del Papa, della Chiesa, ieri come oggi. Solo che ai Napoleoni della storia, che i Papi li imprigionavano; ai Stalin o agli Hitler che uccidevano chi era allineato nelle mitiche divisioni del Papa, oggi si sono succeduti “dittatori da operetta”! Non scrittori alla Nietzsche o alla Sartre , ma scribacchini di manifesti contro il Vaticano – no Vat – o contro Ratzinger, gente in maschere carnevalesche per offendere, insultare quelli che democraticamente, in coscienza, non la pensano come loro.

 

Mi rattrista il loro veleno, l’acidità di stomaco che li affligge, quando il Papa, sia Pio XII o Giovanni XXIII o Paolo VI o Giovanni Paolo II o papa Benedetto XVI, viene considerato “punto di riferimento” di popoli e nazioni, quando i Vescovi sono considerati ambasciatori di pace, quando i cristiani sono presenza d’amore in mezzo ai poveri…

 

Stanno demitizzando perfino madre Teresa di Calcutta! Al suo posto mitizzano gli idoli dello sport e della musica. Con i miei ragazzi preferisco gridare “Viva il Papa”: so che dura e ha a cuore le sorti dell’umanità, dei poveri, ai quali il primo papa, Pietro, ha detto: “Non ho né oro né argento, ma quello che abbiamo, nel nome di Gesù Cristo, te lo do: Alzati e cammina”. I cristiani, camminano a testa alta, avendo dalla loro parte Gesù Cristo, che ha dato al mondo la dinastia dei Papi, di coloro che non uccidono e vengono, se non uccisi, derisi, emarginati. Non abbiamo paura: per il dono dello Spirito, continueranno ad essere sempre nei tempi futuri “sale della terra e luce posta sopra il tavolo per tutti”.

don Vittorio Chiari

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